10.

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[Ringraziate SeforaHoranStyles,è grazie a lei che ho aggiornato,mi dileguo.]

L'aria di inizio novembre era pungente sul viso del ragazzo riccio,che da circa dieci minuti aspettava un qualche segnale di vita dentro casa di Louis. Aveva le mani così fredde da far fatica anche a suonare il campanello. Fin quando non abbassò lo sguardo sulle sue Timberland nere,dello stesso colore del suo maglione. In quel momento venne investito da un'ondata di aria calda,segno che la porta era aperta. Alzò la testa,ma niente,nessun sorriso. Lo sguardo del maggiore era cupo,mentre stringeva una tazza di té. Gli fece cenno di entrare,senza dire una parola. Mentre era assorto nei suoi pensieri,una palla di pelo grigia saltò sul divano e si posò sulle sue gambe. Estre,la gatta persiana di Louis,sembrava l'unica ad averlo accolto.
"Lou?"
Si girò,sorridendo. Un sorriso aspro,mentre respirava a fondo, e nervosamente faceva avanti e indietro di fronte a Harry,che non faceva altro che sentirsi confuso.
"Harry,ho ventisei anni" cominciò,fermandosi un attimo.
"Molti miei colleghi o amici sono sposati,hanno famiglia" 
Il più piccolo non stava capendo,lo guardava soltanto.
"E quindi,cosa vorresti dirmi?"
Il blu degli occhi del più grande si incastrò con quello verde del più piccolo,in uno sguardo nuovo,pieno di disperazione,repulsione e in parte tristezza.
"Davvero non riesci a capire?"

You're mine,prof! ➠L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora