QUASI BACIO, BACIO!

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""JOSH""

Ho conosciuto la famiglia di Angy. Suo marito Andrea non è niente male, adatto per lei, anche se pensavo e continuo a pensare che quello giusto sono io. Amo mia moglie, ma Angy mi fa ancora un certo effetto.

Sono agitato stasera, in realtà sempre quando vengono Angy, ma sono mesi che quando ci guardiamo negli occhi vedo quella luce che mi regalava quando andavamo a scuola. Non saprei se è una cosa che mi è rimasta impressa di lei oppure è una cosa che veramente succede perchè ancora tra di noi c'è quella scintilla che emana ancora passione.

Ora che sono nel mio piccolo mondo, sto guardando le persone dai cui sono circondato. Stefy con la bambina in braccio, i bambini che giocano mentre le loro mamma li rimproverano dicendogli di fare i bravi, Alberto che cerca anche lui di tenera a bada il suo bambino e poi c'è Angy... sta sistemando Josh nella sedia riuscendo a farlo calmare. Poi, alza lo sguardo verso di me e ritrovo quello sguardo che scintilla.

<<Josh, Josh>> esco dal mio mondo trovandomi tutti, compreso i bambini, a guardarmi... <<Perchè mi state guardando così>> al momento sembrano seri, non ho fatto nulla di tanto serio... Ok che l'uomo sognatore è strano ma fa ridere la cose non da far diventare seri le pers... senza farmi smettere di pensare sento delle risate. Ritorno ancora in me e vedo tutti ridere con gusto. Ah ecco...

<<Josh, mi fai morire dal ridere amico. sicuro di stare bene?>> ok, ha fatto impressione vedermi sognare ad occhi aperti.

<<Amore tutto bene? stavi sorridendo mentre ci stavi guardando...>> sorridendo... Oddio ecco perchè ridono con le lacrime, stavo sorridendo. Sono diventato un pappamolle.

<<Ehm... si, cioè stavo pensando.>> finiamo di mangiare e le donne rimangono in cucina mentre noi maschi in sala sul divano a vedere la partita.

Ovviamente non riesco a concentrarmi sulla partita. Non capisco perchè ma sono giorni, se non mesi, che senza accorgermene entro nel mio mondo. Infatti, ora, invece di vedere la partita sto pensando ad una scena che è successa prima di mangiare tra me e Angy.

Lei era così concentrata a preparare da mangiare mentre Stefy cercava di addormentare la bambina, che per un momento ho pensato che fosse Angy mia moglie. Così, d'imbulso, l'ho abbracciata da dietro dandogli dei leggeri e umidi baci sul collo. Lei, ovviamente, pensando che fosse Alberto si è fatta baciare con tanta facilità. Poi il suo corpo quando ho parlato ha reagito diversamente. Esattamente come reagiva quando stavamo insieme anni indietro.

All'improvviso si gira verso di me. I nostri respiri erano vicinissimi, stavo per baciarla quando entrò il piccolo Josh chiamandola facendo smarrire la magia. So che è sbagliato, ma vorrei solo baciarla un ultima volta, niente più.
***

Passate un paio d'ore, i bambini si sono addormentati compresa Angy mia faglia dopo essersi svegliata un paio di volte per colpa dei bimbi che facevano casino, noi adulti siamo nel divano dove le donne parlano dei fatti loro e io con Alberto finiamo di parlare di lavoro e sport.

Ogni tanto, senza farmi vedere, sbircio nella direzione di Angy e la scopro a fissarmi. Non so come dovrei interpretarla, ma se mi fissa un motivo c'è.

un'ora più tardi Angy si è addormentata sul divano... <<Ragazzi, forse è meglio che andiamo. Angy è raro che dorme e ora che ci è riuscita vorrei farla riposare come si deve. Grazie per la serata>> Alberto si inchina e la sveglia. Angy apre lentamente gli occhi, si guarda in giro, appena vede che si è addormentata non a casa sua si alza agitata.

<<Oddio mi sono addormentata, scusatemi è che sono molto stanca.>> lo dice guardandomi. Non siamo più dei ragazzini questo è palese, ma ora mi sento tale.

<<Non preoccuparti, si vede che sei stanca. Sai i maschi non lo sanno, ma fare la mamma, la moglie e lavorare contemporaneamente non è facile.>> Ovviamente Ste da ragione a lei. Guardando bene Angy, a me non sembra faticata fisicamente... sembra più stanca di qualcos'altro che in questo momento non riesco a decifrare nemmeno io.
***

In ufficio le cosa stanno andando a rilento. Le consegne sono in ritardo, e le altre aziende sono più veloci facendoci concorrenza.

Dal giorno in cui ho avuto quel quasi bacio con Angy, non faccio altro che pensarci, e la cosa peggiore è che la vedo ogni mattina al lavoro... calcolando che sono ancora il suo capo.

In ditta ci diamo del lei, ancora, dice che vuole essere professionale e non far capire molto ai colleghi, anche se come già detto hanno capito che tra noi la conoscenza è vecchia, ma lei insiste con la storia del professionale, così le persone non pensano che lei è qui per la nostra amicizia senza pensare che lavora qui prima del mio arrivo.

<<Signorina Angy vorrei parlarle>> l'ho chiamata nel mio ufficio perché vorrei parlare definitivamente di ciò che è "quasi" successo a casa mia. Vorrei dirle tante cose e quello che effettivamente vorrei, magari vuole la stessa cosa.

Sento bussare, faccio un bel respiro.
<<Avanti>> si apre lentamente la porta facendo vedere la figurata di Angy un po' intimorita.

<<Vieni qui a sederti>> con passi decisi si mette seduta davanti a me, io con delicatezza mi alzo dalla sedia e mi siedo vicino a lei.
Le prendo la mano accarezzandola. La sua espressione è indecifrabile.

<<J-Josh che fai?>> senza dirle nulla, annullo di più le distanze e la bacio.

Non pensavo di amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora