Servi di Dio Maria Airiau, Ludovico Minaud e 108 compagni

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Fanciulli martiri († Les Lucs-sur-Boulogne, Vandea, Francia, 28 febbraio 1794)

Nel 1793, durante la Rivoluzione francese, si scatenò, nella terra della Vandea, il primo genocidio di Stato della storia occidentale. Il regime rivoluzionario di Parigi venne imposto con la forza nelle province di Francia ed ebbe in Vandea, la più cattolica di esse, la reazione più coraggiosa e gloriosa.

I Blanchs (i vandeani) si contrapposero ai Blues (i giacobini): uniti a Dio e al Re, i contadini della Vandea, con i loro amati sacerdoti e i loro generali, si distinsero per la strenua difesa contro la dea ragione ed il principio deista dell’essere supremo; perciò, a causa del loro fermissimo Credo e della loro fedeltà monarchica, vennero massacrati.

Per odio ideologico perirono, in quell’ecatombe, più di 30 mila abitanti. Tuttavia di questo evento storico o si è parlato in termini negativi per esaltare i “benefici” della Rivoluzione e del Terrore sanguinario oppure lo si è del tutto omesso dai libri di storia.

Lascia scritto Aleksandr Isaevič Solženicyn:
«Già due terzi di secolo fa, da ragazzo, leggevo con ammirazione i libri che evocavano la sollevazione della Vandea, così coraggiosa e così disperata, ma non avrei mai potuto immaginare, neppure in sogno, che nei miei tardi giorni avrei avuto l’onore di partecipare all’inaugurazione di un monumento agli eroi e alle vittime di questa sollevazione. […] Gli avvenimenti storici non vengono mai compresi appieno nell’incandescenza delle passioni che li accompagnano, ma a distanza, una volta che il tempo li abbia raffreddati.

Per molto tempo ci si è rifiutati di capire e di accettare quel che gridavano coloro che morivano, che venivano bruciati vivi: i contadini di una contea laboriosa, per i quali la rivoluzione sembrava essere fatta apposta, ma che la stessa rivoluzione oppresse e umiliò fino alle estreme conseguenze: e proprio contro essa si rivoltarono. […]. È stato il ventesimo secolo ad appannare, agli occhi dell’umanità, quell’aureola romantica che circondava la rivoluzione del XVIII secolo.

Una delle principali fonti ai tragici eventi della Vandea e che testimoniano il genocidio operato dai presunti fautori della libertà, è costituita dall’opera del comunista utopista Gracchus Babeuf, dal titolo La guerra di Vandea e il sistema di spopolamento, dove viene confermata in Vandea, a partire dal 1793, l’eliminazione scientifica di un popolo giudicato non assimilabile per conformazione razziale al regime ateo e repubblicano.

Dal novembre al dicembre del 1793, con un totale di undici “naufragi”, il generale Carrier fece annegare nella Loira 4.800 tra preti refrattari (che non giurarono al nuovo regime), oppositori e semplici sospetti.

Significativo il commento contenuto in uno dei dispacci che Carrier puntuale inviava alla Convenzione: «…che torrente rivoluzionario la Loira!». Numerosi furono i villaggi cancellati, con i rispettivi abitanti massacrati e spesso bruciati vivi dentro le loro case.

In certi villaggi donne, bambini, anziani, feriti furono rinchiusi dentro il forno per il pane del paese, lì vennero bruciati vivi raccogliendone infine il grasso.
Il 17 febbraio 1794 fu ordinata una spedizione giacobina, che inseguiva il capo vandeano Charette, a Lucs-sur-Boulogne (dipart. Vandea e diocesi di Lucon): venne massacrata la maggior parte degli abitanti. Nel paese si trovavano due parrocchie: Grand-Luc con 2.500 abitanti e il Petit-Luc con 100 unità. Le cosiddette «colonne infernali» portavano la morte là dove non ci si piegava alle idee rivoluzionarie.

Il contingente rivoluzionario incaricato dell’operazione Lucs-sur- Boulogne era comandato dal generale Stefano Cordellier-Delanou. Il 28 febbraio la regione venne completamente devastata; ci furono vittime in quasi 60 paesi e furono realizzate  distruzioni sistematiche.

Nel Petit-Luc il parroco, l’abbé Michele Voyneau, fu barbaramente trucidato; nella chiesa si erano rifugiati, all'avvicinarsi della colonna sanguinaria, numerosi parrocchiani, vecchi e donne con i loro bambini, che recitavano il Santo Rosario per prepararsi alla morte. Giunti nel sacro luogo, i rivoluzionari scaricarono i loro fucili sulla folla inginocchiata, accanendosi quindi sui moribondi a colpi di baionetta e continuando la strage mentre si allontanavano.

Il campanile del Petit-Luc venne abbattuto a cannonate, seppellendo sotto le macerie i corpi delle vittime, i cui resti furono ritrovati soltanto nel 1863.
Subito dopo la partenza dei carnefici, il parroco del Grand-Luc, l’abbé Carlo Vincenzo Barbedette, si preoccupò di fare il computo delle vittime, impiegando un intero mese e riuscendo a raccogliere 563 nominativi, tra cui ben 110 bambini al di sotto dei 7 anni e di pochi giorni appena.

«I Lucs», fu detto, «con i loro martiri innocenti sono la Betlemme della Vandea». La festa dei Santi Innocenti si celebra il 28 dicembre. Leggiamo nel Martirologio Romano: «Festa dei santi Innocenti martiri, i bambini che a Betlemme di Giuda furono uccisi dall’empio re Erode, perché insieme ad essi morisse il bambino Gesù che i Magi avevano adorato, onorati come martiri fin dai primi secoli e primizia di tutti coloro che avrebbero versato il loro sangue per Dio e per l’Agnello».

Ecco l’elenco dei fanciulli martiri:

- Airiau Maria (5 anni),
- Airiau Tommaso (10 mesi),
- Archambaud Giuseppe (20 mesi),
- Arnaud Agata (4 anni e sette mesi),
- Bériau Stefano (15 giorni),
- Bériau Maria Maddalena (2 anni e 11 mesi),
- Bériau Giovanna (4 anni),
- Bernard Maria (3 anni),
- Boisseleau Celeste (6 anni),
- Boisseleau Pietro (2 anni e nove mesi),
- Boisseleau Giovanni (6 anni e sette mesi),
- Bossis Francesco (7 mesi),
- Bossis Giuseppe (23 mesi),
- Bossis Luigi (5 anni e un mese),
- Bouet Pietro (2 anni e tre mesi),
- Bouron Luigi (tre mesi),
- Bouron Maddalena (3 anni),
- Charrier Giovanni (3 anni),
- Charuau Maria (2 anni),
- Charuau Maria Maddalena (4 anni),
- Daviau Maria (un mese),
- Daviau Pietro (5 anni e 8 mesi),
- Daviau Giovanna (2 anni e 11 mesi),
- Daviau Pietro (4 anni e 10 mesi),
- Epiard Luigi (5 anni e 10 mesi),
- Erceau Gianfranco (2 anni e 3 mesi),
- Fétivau Pietro (2 anni e 3 mesi),
- Fétivau N. (3 mesi),
- Fèvre Giovanna (5 anni e 6 mesi, 
- Forgeau Susanna (20 mesi),
- Fort Rosa Amata (2 anni e 7 mesi),
- Fort Pietro Renato (5 anni e 9 mesi),
- Fournier Maria Anna (2 anni e 6 mesi),
- Fournier Giacomo (5 anni e 5 mesi),
- Garreau Maria (7 anni),
- Gautret Maria Anna (7 anni),
- Geai Pietro (2 anni e un mese),
- Girard Giovan¬ni (1 anno),
- Girard Maria Giovanna (4 anni e 2 mesi),
- Girard Pietro (6 anni e 4 mesi),
- Gouin Pietro (1 anno),
- Gralepois Luigi (13 mesi),
- Gralepois Giovanna (4 anni e 11 mesi),
- Graton Pietro (3 anni e 4 mesi),
- Gris Giovanna (5 mesi),
- Gris Pietro (5 anni),
- Guillet Lubino (6 anni),
- Guitet Maria (4 anni e 6 mesi),
- Hermouet Maria (5 mesi),
- Hiou Luigi (2 anni e 11 mesi),
- Joli Maria Anna (2 anni e 3 mesi),
- Malard Maria (4 anni),
- Malidin Giovanni (18 mesi),
- Malidin Maria (3 anni e 11 mesi),
- Malidin Giovanna (3 anni),
- Malidin Rosa (6 anni e 2 mesi),
- Mandin Giuseppe (23 mesi),
- Mandin Luigi (5 anni e 9 mesi),
- Martin Veronica (1 anno),
- Martin Maria Francesca (2 anni),
- Martin Luigia Anna (5 anni e 4 mesi),
- Martin Rosalia (2 anni e 10 mesi),
- Martin Luigia (5 anni e 3 mesi),
- Martinau Rosalia (2 anni e 11 mesi),
- Mignen Giovanni (1 anno),
- Minaud Luigia (15 giorni),
- Minaud Luigia Maria (15 mesi),
- Minaud Giovanni (5 anni e 3 mesi),
- Minaud Pietro (6 anni e 11 mesi),
- Minaud Giovanna (15 mesi),
- Minaud Andrea (4 anni e 2 mesi),
- Minaud Veronica (6 anni e 8 mesi),
- Minaud Pietro (4 anni e 2 mesi),
- Minaud Luigia (2 anni e 9 mesi),
- Minaud Maria Anna (6 anni e 11 mesi),
- Morilleau Anna (2 anni e 1 mese),
- Morilleau Celeste (6 anni e 5 mesi),
- Perrocheau Giovanni (5 anni),
- Pogu Pietro (22 mesi),
- Pogu Giovanni (5 anni),
- Prévit Rosa (10 mesi),
- Prévit Maria (6 anni),
- Remaud Rosa (4 anni e 11 mesi),
- Remaud Maria (4 anni e 8 mesi),
- Renaud Pietro (1 anno e 6 mesi),
- Renaud Cateri¬na (3 anni e 6 mesi),
- Renaud Giovanna (3 anni e 11 mesi),
- Renaud Maria Anna (4 anni),
- Renaud Pietro (6 anni e 7 mesi),
- Ricouleau Maria (1 anno e 10 mesi),
- Robin Giovanna (5 anni),
- Rortais Maria Anna (4 anni),
- Rousseau Giovanna (23 mesi),
- Rosseau Giovanni (3 anni e 11 mesi),
- Rousseau Luigi (7 anni),
- Rousseau Vittoria (11 mesi),
- Rousseau Giovanna (4 anni),
- Savariau Giovanna (5 anni),
- Simoneau Pietro (6 mesi),
- Simoneau Giovanni (4 anni e 10 mesi),
- Simoneau Giacomo (1 anno e 6 mesi),
- Simoneau Giuseppe Giacomo (4 anni e 11 mesi),
- Simoneau Perrina (8 mesi),
- Soret Enrico (2 anni),
- Sorin Giacomo (5 mesi),
- Sorin Giovanni (3 anni e 3 mesi),
- Tenet Maddalena (7 anni),
- Vrignaud Luigi (23 mesi),
- Vrignaud Maria Giovanna (3 anni),
- Vrignaud Gian Battista (4 anni e 6 mesi).

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