Siamo fermi in autogrill, non so bene dove e non mi interessa.
"Quanto manca?" chiedo impaziente
"È la decima volta che lo chiedi Asia, potresti toglierti le cuffie e mangiare ora?" disse mio padre porgendomi un panino al salame.
Sbuffo, a volte proprio non lo sopporto, pero' ha ragione , devo smetterla di essere così impaziente, prima o poi arriveremo. Tolgo le cuffie, mangio il mio panino, e ripartiamo.
Il resto del viaggio passa in fretta, cantando qua e la qualche strofa di Eminem, lo adoro, ritrovo nelle sue canzoni tutto quello che cerco, quando somo triste mi aiuta a sfogarmi, quando sono felice, lo ascolto, e lo sono ancor di piu.
"Smettila di cantare, sei stonata!" grida mia sorella seduta affianco a me, si chiama alexia, ha 17 anni, quando deciderà di farsi una vita? lei è tutto il contrario di me, è prepotente, è la "bulla" della scuola, è quella rispettata, a volte la ammiro, a volte vorrei che scomparisse.
"SIAMO ARRIVATI" grido riconoscendo subito dal finestrino il cancello che porta al residence. Quando mio padre parcheggia la macchina, scendo di fretta, "dio quanto mi è mancato questo posto"
mi guardo attorno, quell"aria fresca di mare, i vecchietti che giocano a carte mi salutano, ormai mi conoscono. Mi sento gia un altra persona, non ricordo piu niente di quello che ho vissuto negli ultimi 11 mesi, quello che importa è essere qui.
Vedo da lontano Marco, ha 14 anni come me, gli occhi verdi e i capelli neri, il mio migliore amico da una vita. scoppio in un sorriso a mille denti e come nei film gli corro incontro.
"Bentornata fragolina" disse a braccia aperte.
Quasi, non ricordavo piu quel soprannome, me lo dava fin da quando eravamo piccoli, non ricordo bene il perché, forse per le mie perenni guancie rosse.
Faceva strano sentirglielo dire di nuovo, strano quasi da farmi scendere una lacrima.
"mi sei mancato tantissimo" dico con un filo di voce.
Lui mi da un bacio sulla fronte, non sono solita alle smancierie, non credo di aver mai ricevuto un bacio sulla fronte da un ragazzo,o almeno, mi sembró di non averlo mai ricevuto prima.
"ho un sacco di cose da farti vedere" dice prendendomi per mano.
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UN VIAGGIO ALLA VOLTA
Ngẫu nhiên"sali in macchina, è ora di partire" disse la madre sollevando le valige, era ora di un altro viaggio "alla ricerca di se stessa" o almeno,così lo chiamava Asia, una ragazza di 14 anni dai capelli ricci , gli occhi scuri, un corpo tutt"altro che pe...