capitolo 7.

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Mi sono alzata, e era una ragazza.
<<Scusami tanto ragazzina ma c'era il compagno di mia madre che mo inseguiva, ti sei fatta male?>> disse.
<<No, tranquilla mi fa male leggermente la mano, ma niente di che! >>dissi
<<Mi devi scusare, comunque piacere Cleo. >>

Cleo era una" ragazza " per dire.
Aveva i capelli cortissimi come quelli di un maschio biondi ossigenato, poi gli occhi azzurri, magra e soprattutto molto ma molto alta.
Indossava un maglione molto largo e una tuta.

Ci siamo fatti una camminata , e a una certa le chiesi di parlarmi un pò di lei. Accettò anche con un pò di malincuore.
<<Io sono Cleo, ho 19 anni, vado ancora a scuola dopo che sono stata bocciata 3 volte.
I miei genitori si sono separati quando mio padre ha iniziato a frequentare gli alcolisti.
Mio padre tornava la sera tardi sempre ubriaco, e menava a mia madre.
Un giorno sono tornata a casa e lei era distesa per terra tra pezzi di vetro.
Mia madre è una grande donna, e vorrei essere come lei, perché ogni volta che cadeva, aveva sempre la forza di alzarsi, da SOLA.
Sono quella ragazza che vedi sul pullman, quella con le cuffie alle orecchie, con la testa appoggiata sul finestrino e con mille sogni nella testa.
Sono quella ragazza che vedi sempre seduta nel posto vicino al finestrino.
Sono quella ragazza che vedi per la strada con i maglioni larghi, per nascondere le proprie insicurezze, per usarlo come scudo.
Sono quella ragazza a cui si illuminano gli occhi grazie a un libro o una cioccolata calda.
Sono quella ragazza che farebbe di tutto per gli altri, ma nessuno farebbe niente per lei.
Sono quella ragazza che vedi camminarea testa bassa davanti ad un gruppo di ragazzi.
Sono quella ragazza che diventa rossa ad un semplice complimento.
Sono quella ragazza anonima, quella con niente di particolare che non viene mai ricordata da nessuno.
Sono quella ragazza che entra su tumblr e dice 'ci sto solo 5 minuti' poi guarda l'ora è vede che sono passate ore e ore.
Ore e ore passate a guardare quante persone simili a lei esistono nel mondo, quante persone, anche se a chilometri di distanza, riescono a capirla alla perfezione.
Sono quella ragazza che non prova mai, con mille insicurezze e fragilità, che non riesce a prendere più di 7 a scuola e si sente uno schifo e inutile.
Sono quella ragazza che adesso si é stufata del mondo e del giudizio delle persone.
Sono quella ragazza che adesso sta mandando a fanculo tutto e tutti, sono diventata molto più che Acida.
Tutto qua.
Ora parlami di te.>> disse.
<<Io sono Alice e ho 16 anni.
I miei genitori sono morti quando avevo 7 anni in un incendio.
All'età di 8 anni sono andata con mia sorella dentro una casa famiglia , ma sono scappata qualche giorno fa perché mi ero stufata di tutta la situazione.
Ho lasciato mia sorella lì, ma non mi faccio problemi, anche perchè era come se non fosse con me.
Non ho nulla di speciale, spesso rimango in silenzio, guardo tutti con occhi curiosi come se non conoscessi niente del mondo e, infatti, più o meno non conosco nulla. Sembro spesso acida, ma in realtà nessuno sa che dentro, tutta la mia dolcezza, sta marcendo. Se mi guardi sembro persa nei miei pensieri, e non sbagli, sono davvero persa. Se mi senti parlare sono un treno con i freni rotti e se mi guardi negli occhi non capirai se sono felice o triste. Sono una tipa molto strana. Ci sono giorni che voglio disperatamente un abbraccio ed altri che se mi tocchi, ti uccido. Sono cresciuta con la diffidenza stampata nel cuore, ma poi mi aggrappo a chiunque mi dia un briciolo d'amore. Sono malata d'incompletezza e di illusioni. Ho degli sbalzi d'umore assurdi. Ho tantissimi difetti cuciti addosso. Ho l'estate nel sorriso e l'inverno negli occhi. Mi tingo i capelli rossi per adeguarmi all'autunno. Odio la primavera, maledetti pollini. Sono sempre stata la ragazza che a scuola fa bordello, che prende tante note e che spesso finisce in direzione. Quella che vuole sempre fare la dura, ma che, appena ne ha l'occasione si rifugia in camera per starsene un po' da sola.
Mi ritengo una ragazza ribelle, è così che mi chiamano.
Faccio molti casini.
Sono ribelle fuori, ma dentro sono marcia,grazie a tutti i miei problemi.
Ogni tanto mi consolo con la mia amica lametta.
Ma sono sempre una ragazza ribelle. >> risposi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 03, 2016 ⏰

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