VIII

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Non si poteva più tornare indietro. Né potevano, né volevano fermare ciò. Colin stava scoprendo con la sua lingua ogni angolo della bocca della bionda, facendo sue quelle labbra al sapore di ciliegia. Separavano le loro labbra solo per prendere aria sufficiente, prima di tornare, poi, ad assaltare nuovamente le labbra dell'altro. Colin, collocato nella perfetta posizione sopra di lei, incastrando entrambi i corpi, spostò un paio di ciocche dei capelli della bionda e con l'altra mano iniziò a vagare per le sue gambe, infiltrandosi sotto il vestito bianco, quello che iniziava ad odiare. Accarezzò, senza separarsi dalle sue labbra, la parte interna della sua coscia, un gesto che fece rabbrividire Jen, facendole venire la pelle d'oca. Fu Jen a mettere fine a quel selvaggio bacio, che sembrava non finire mai, quando la mano dell'irlandese raggiunse il suo sesso con una delicata carezza. Si separò dalle labbra di lui per mordere il suo stesso labbro inferiore, cercando di reprimere (senza successo) un gemito dalla sua bocca. Colin notò sulle sue dita quanto fosse bagnata la bionda e, quando lei tirò leggermente i suoi capelli per tornare ad attaccarsi alle sue labbra con disperazione, lui avvolse la sua intimità senza contenersi, pressionando le sue dita al di sopra della biancheria intima.

Jen tornò a separarsi dalle sue labbra, inclinando la testa e senza reprimere nessuno dei gemiti che chiedevano di uscire dalla sua bocca. Lui approfittò di quel gesto per lanciarsi sul suo collo, leccandolo, disperato, impaziente per quella sensazione sentita al contatto con la sua pelle. Quella donna gli risvegliava un fuoco interno per tutto il corpo, una passione impossibile da frenare, e quella dolcezza che lei emanava, faceva sì che volesse amarla e prendersene cura per sempre.

La notte era appena iniziata e Colin potè confermare sin dall'inizio di essere stato a letto con la miglior donna, soprattutto per il modo in cui Jen, senza nemmeno preoccuparsi di slacciare la sua camicia, la tolse tirando via i bottoni, lasciando scoperto il suo petto. Sentì che sarebbe potuta impazzire in quello stesso momento in cui vide per la prima volta il suo torso nudo. Quei muscoli tonici, marcati, un corpo creato per il peccato.

Le delicate mani di lei iniziarono a muoversi senza sosta sul petto di lui, fino ad arrivare alle sue spalle, dove, con l'aiuto di un movimento delle braccia di lui, si liberò della camicia, lanciandola sul pavimento.

Per non restare in svantaggio, l'irlandese la obbligò a inarcare la schiena per trovare l'apertura del suo vestito e tirare giù, con lentezza, la zip, scoprendo man mano il suo corpo. Colin contemplò, per alcuni secondi, il corpo di Jen, quando il suo vestito intraprese la stessa strada della sua camicia: il pavimento.

Un rossore crebbe sulle guance della bionda quando osservò come quegli occhi azzurri erano posti sul suo corpo, quasi nudo, con sfrontatezza. Sentiva che lui avrebbe potuto fare l'amore con lei con solo quello sguardo.

Le mani ruvide di Colin accarezzarono completamente tutto il corpo di lei, ammirando dettagliatamente ogni parte del suo corpo, sembrava stesse registrando nella sua mente ogni parte della sua pelle. Una delle sue mani finì per chiudersi attorno ad uno dei seni della bionda, facendola gemere nuovamente. Un gemito che l'irlandese assaporò e fece suo.

Coprì completamente con la sua mano il seno e ringhiò per come lo infastidì l'indumento. Non tardò a liberarsi di lui. Nemmeno Jen si rese conto in quale momento esatto il suo reggiseno aveva liberato i suoi seni, facendoli restare allo scoperto. Nuovamente, le sue guance si colorarono di rosso per quel lampante modo in cui Colin le divorò i seni con lo sguardo. L'irlandese non perse tempo ad inclinarsi su di loro e coprire uno di loro con la bocca, cercando di saziare la sua fame, tirando il suo capezzolo con un leggero morso.

Mentre lui divorava ogni parte del suo corpo fino al punto in cui Jen pensò che le sarebbero rimasti i segni dei suoi denti e della sua bocca, lei graffiò con dolcezza il suo petto, obbligandolo a ringhiare, e afferrò poi il bottone del suo pantalone. Tra l'eccitazione e il nervoso, impiegò un paio di secondi per cercare di sbottonarlo. Con un paio di scossoni, Colin si liberò del pantalone, lanciandolo vicino al resto dei vestiti.

Un gemito involontario risuonò in quelle quattro pareti quando i loro corpi nudi aderirono e i loro sessi si sfiorarono a causa di una provocazione di Jen, che intrecciò le sue gambe ai suoi fianchi e fece dei lievi circoli con il suo bacino, al di sopra dei tessuti che restavano sui loro corpi. Inoltre, a Colin non importò mostrare la sua disperazione davanti a lei. Mostrarle quanto desiderava quel momento, farla sua, sia nel corpo che nell'anima.

Afferrò le mutandine di Jen con le sue dita e le fece scivolare lungo le sue gambe con una certa delicatezza e lentezza. Una lentezza che torturò la bionda, la quale non restò indietro, e in quanto l'irlandese strisciò sul suo corpo per recuperare la sua posizione, si liberò anch'ella dell'ultimo indumento, ma con molta differenza di come lo aveva fatto lui: con una lentezza dove poi lasciava una scia di caldi baci per le sue gambe.

Ogni carezza, ogni bacio... Jen per un momento pensò che avrebbe perso la sua sanità mentale, le mani di Colin facevano meraviglie e le sue labbra, un paradiso. Suppose che stava provando tanto, non solo per quel modo così estremamente sensuale con la quale lui faceva tutto, né per quel modo di controllarsi e portarla sull'orlo di un abisso, ma perché era follemente innamorata di lui.

Colin continuò con i suoi baci umidi fino a quando udì quello che stava cercando: una supplica di Jen. E quando lei supplicò, lui si posizionò su di lei, rivolgendosi poi un ultimo sguardo di complicità, uno sguardo carico di lussuria, amore e passione. Carico di sentimenti, di quei sentimenti che erano nei loro cuori e che prima o poi dovranno affrontare. Colin scivolò lungo il suo corpo e, con un solo movimento dei suoi fianchi, sprofondò in lei, con delicatezza e dolcezza, formando con entrambi i corpi, uno solo.

I movimenti di entrambi aumentarono man mano che i secondi passavano ed aumentava anche il loro piacere. Jen muoveva i suoi fianchi al ritmo che l'irlandese imponeva, assecondando tutti i suoi movimenti.

Nella stanza governava il suono del letto e i gemiti che non si preoccuparono di contenere. Gemiti carichi di piacere e che aumentavano ad ogni cambio di ritmo. Colin voleva soddisfarla completamente, saziarla, portarla in cima, e per questo le sue spinte erano selvagge e allo stesso tempo veloci. Una velocità che nemmeno lui stesso pensò di poter imporre, ma desiderava farla camminare per il sentiero della follia; e così fece, fino a che Jen fermò i suoi fianchi e inarcò la schiena, separando il suo corpo dal letto, raggiungendo il massimo piacere e scoppiando anche lui dentro di lei allo stesso tempo in cui gemette le cinque lettere del suo nome.

Quell'orgasmo che portava il suo nome a Colin sembrò la miglior melodia che avesse mai sentito. Non tardò a fermare i suoi doloranti fianchi quando insieme a lei, raggiunse il culmine.

Restarono nudi, lui su di lei, appoggiato sul suo petto, godendo delle carezze che la bionda esercitava con la punta delle sue dita sui suoi capelli. Risuonavano ancora i loro respiri agitati e nessuno dei due osò dire nulla. E prima di poter rompere quel silenzio, entrambi entrarono in un sonno profondo, dove ognuno di loro appariva nei sogni dell'altro.

Jen era un'anima libera, che volava nella parte più alta del cielo e non aveva un padrone. Ma per quella notte lui si sentì il suo padrone, per quella notte lui volò e toccò il cielo con le sue mani.


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Mi piacerebbe sapere cosa pensate della storia. Alla prossima! :)

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Questa è solo una traduzione della storia di MrsCristySwan , autorizzata dalla stessa autrice.

Spero vi piaccia e buona lettura! :)

Vi lascio il trailer della storia [Dato che su Wattpad non è possibile copiare i link, ho inserito un collegamento esterno. In basso c'è appunto la scritta "Collegamento esterno", cliccate lì e vi porterà alla pagina allegata].

Canale youtube dell'autrice: xAs You Wish_

Twitter dell'autrice: @mxrrisoncabello

Mas allá de las camaras. [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora