VII

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Un rauco colpo di tosse risuonò nella sala delle registrazioni, un colpo di tosse che obbligò entrambi gli amanti(?) a separarsi bruscamente. Maledizione. Era Rose, l'attrice che interpretava il personaggio di Campanellino, che guardava la stanza come se non avesse visto l'evidente. Colin grattò la sua testa, nervoso, e l'unica cosa che gli venne in mente fu di salutare, scusandosi che perdeva il volo, e uscire di fretta dalla sala, lasciando sole Jen e Rose; quest'ultima aveva uno sguardo accusatorio verso la bionda e, nonostante la situazione, anche divertito.

-State...?

-No!- La interruppe Jen senza nemmeno farla terminare la frase -E'... E' stato... Nemmeno io so cosa è stato...- Lasciò cadere il suo corpo lungo la parete, fino a sedersi sul pavimento con le mani sulla testa.

Rose non sapeva bene cosa dire e il silenzio si impadronì della sala. Si sedette al suo fianco e appoggiò una mano sulla sua spalla.

-Puoi raccontarmi tutto, Jen- nel vedere che Jen non si mosse, Rose continuò a parlare per aiutarla ad aprirsi su quel tema -Jen... Trascorrete molto tempo insieme. E' un uomo attraente e si comporta in maniera geniale con te. Non è un delitto se ti piace. Anzi, sarebbe strano se non fosse così- Cercò di aiutarla con le sue parole.

-E' sposato! Capisci? Indossa sul dito anulare un anello dove all'interno c'è un nome che non è il mio. Trascorre le mattine con me, ma quando sta in Irlanda, come tra qualche ora, trascorrerà le notti con un'altra persona. Con una persona con la quale è impegnato fino a quando la maledetta morte li separi- Il suo tono di voce era elevato. Non era diretto verso Rose, era solo la situazione che la alterava e ancora di più rendersi conto che era innamorata di lui. Sì, finalmente lo ammise.

-Due persone non si baciano se una non vuole... Che porti un anello al dito con un nome, non significa che il suo cuore non possa battere per un'altra persona. E non è la morte che separa una coppia, ma i sentimenti.

Le parole di Rose furono interrotte da una vibrazione e un suono proveniente dal cellulare di Jen. Prese il cellulare con le mani che tremavano. Non vide nemmeno di chi era il messaggio, sbloccò il cellulare e lo aprì:

"Non sono solo gli aerei quelli che volano, le opportunità anche. Di voli ce ne sono abbastanza, opportunità nella vita, poche.

Hotel Capital Resorts, 84 Main Street. La prenotazione è stata fatta. Sei tu quella che decide se nel letto dormirà una persona o due.

Colin."

Jen deglutì e lesse il messaggio più e più volte, fino a quando assimilò ciò che c'era scritto.

-Si può sapere cosa aspetti?- Rose si alzò dandole due pacche leggere, come se le stesse mettendo fretta. Jen pensò che stesse diventando pazza. Ma per caso non sapeva la situazione? Anche se moriva dalla voglia, era una grande pazzia -Per tutti gli dei, Jennifer Morrison, un irlandese dagli occhi azzurri, super bello, ti sta invitando a trascorrere la notte in un hotel di lusso del Maine.

-Un irlandese sposato- Aggiunse la bionda con un'espressione sul viso un po' strana, era un miscuglio tra confusione, smarrimento e, allo stesso tempo, come se fosse stanca di ciò e avesse in chiaro che non ci sarebbe andata. Rose spalancò gli occhi, ignorando la sua risposta.

-Chi è quello sposato? Lui. Chi lo ha proposto? Lui. Tu sei sola ed è un po' che non...- Il fulminante sguardo di Jen la obbligò a non continuare con quel tema -Nessuno è padrone di ciò che sente. Non sai nemmeno cosa succederà in quelle quattro pareti dell'hotel. Se non vai, te ne pentirai per tutte le notti della tua vita.


Mas allá de las camaras. [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora