"Da quanto tempo non ci vediamo!" dice Samanta, abbracciandomi forte, così forte che quasi mi toglie il fiato.
"Da un sacco. Da quando sono entrata in Accademia non abbiamo mai avuto modo di trovarci anche un semplice caffè o per una semplice chiacchierata tra due amiche. Lei è Erin, una mia collega" dico io, presentando la Detective Lindsay.
Si scambiano una stretta di mano e ci sediamo al bancone, dove ad attenderci c'è Herrmann.
"Cosa vi posso portare signore?" domanda Christopher tutto sorridente e felice, visto che il Molly's non è mai stato così pieno.
"Per me una birra" dice Erin.
"Io un bicchiere di Wishky" la segue Sam
"Io un'acqua tonica grazie" dico al pompiere, con lo sguardo stranito delle mie due amiche.
"Non se ne parla che tu ordini un'acqua tonica. Portale una birra per favore" dice Sam, dandomi una piccola pacca sulla spalla.
Non sto molto bene, anzi, mi sento uno straccio. Mi sento così da quando eravamo a New York anche se non l'ho dato molto a vedere: ho sempre male alla testa e mi sento sempre stanca, come se avessi corso una maratona di cinquanta chilometri prima di andare al lavoro.
Cerco di far capire ad Erin e Sam che non me la sento di bere oggi, senza dire però il motivo, mi non mi ascoltano.
"Allora? Che mi racconti?" domanda la mia amica, che ora ha i capelli color rosso fuoco.
Incomincio a raccontarle di Jeremy e del tentato stupro.
"Mi dispiace Val. Non pensavo che potesse arrivare a tanto quel pazzo" dice la ragazza, cercando di consolarmi.
"Sono stati attimi davvero terribili, ma ora sono riuscita quasi a dimenticare grazie al mio ragazzo, almeno spero lo sia ancora" dico io, abbassando la testa.
"Come lo speri ancora? Che è successo?" domanda Sam, con lo sguardo curioso di Erin fisso su di me.
"Lui si chiama Antonio ed è un collega di Erin e anche mio ora, visto che sono nella sua stessa unità. Quando ho iniziato a provare qualcosa per lui stavo insieme al mio partner di allora Sean. Dopo che Sean ha saputo dei sentimenti che provavo per Antonio, lui mi ha lasciata e mi sono messa con il Detective. Solo che da stamattina si comporta in modo strano e non so nemmeno il motivo. E' diventato freddo e distaccato e a me fa male vederlo così" dico io, nello stesso momento in cui Herrmann arriva con le nostre ordinazioni.
Nonostante il mio stato non sia dei migliori, decido che bere sia l'unica soluzione per poter dimenticare per un momento i problemi che ci sono tra me e Dawson, ma non appena arrivo alla metà della mia birra, mi fiondo in bagno con una velocità sovrumana e incomincio a vomitare come una pazza.
Dopo che ho finito, vedo davanti all'ingresso dei bagni Sam, tutta preoccupata.
"Stai bene Val?" domanda lei, anche se dal mio stato si possa anche intuire.
"Non sto per niente bene, Sam. Ho una nausea pazzesca e mi fa male alla testa in maniera allucinante. Scusa se ho rovinato la nostra serata" dico io, dispiaciuta che la nostra rimpatriata sia stata per certi versi un completo disastro.
"Erin possiamo andare a casa?" domando ed Erin prende le chiavi della macchina dalla borsa e mette ii soldi dei nostri drink sul bancone.
Usciamo dal pub e saliamo in macchina.
"Tutto ok? Sembri uno straccio" domanda lei, ancora più preoccupata di quanto non lo fosse Sam prima.
"È da un paio di giorni che mi sento così in realtà. La testa che mi fa un male cane, la nausea e sono sempre più stanca" dico, in risposta alla mia amica.
Un pezzo del tragitto lo abbiamo fatto nel più totale silenzio, poi Erin accosta.
"Non è che per caso..." dice Erin e io, sapendo dove vuole andare a parare, la blocco subito "No! Ma che dici? Non sono incinta".
"Ma i sintomi sono quelli Val" dice lei, fermandosi sul vialetto di casa mia.
Entriamo in casa e vedo Hank seduto sulla poltrona davanti alla TV a vedere gli highlights della partita dei Blackhawks.
"Tutto bene Val?" domanda lui, preoccupato.
"Tutto bene papà" dico io, abbracciandolo.
Salgo in camera mia e mi butto sul letto, ripensando a ciò che ha detto Erin.
Non può essere! Non posso essere incinta! Antonio ha usato le dovute precauzioni e anche Sean, almeno penso.Continuo a ripetermi queste parole fino a quando non mi arriva un messaggio. Da Antonio.
Dobbiamo parlare.
-Antonio
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CHICAGO 2
FanfictionSEQUEL DI CHICAGO E SECONDO CAPITOLO DELLA CHICAGO SERIE Ora che Val è entrata nell'Intelligence, la sua vita è cambiata: il lavoro nell'Unità è molto duro, richiede molti sacrifici, ma questo significa anche confrontarsi con Antonio. Dopo tutto que...