Prologo

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-10 anni prima-

Quando il ragazzino di sette anni uscì fuori di casa con un piccolo sacco di immondizia da buttare via, vide due poliziotti avvicinarsi a lui, che spaventato, si immobilizzò.
Che cosa aveva fatto? Sua mamma gli aveva detto che sarebbero venuti solo se si fosse comportato male.
Ma lui non aveva fatto niente..

"Piccolo? Tuo padre è in casa? Ci piacerebbe parlargli un attimo." Uno dei due disse lentamente, guardando in basso verso il bambino.

Lui annuì, correndo in casa dopo aver messo a terra il sacco.

"Cosa vuol dire che la polizia è qui? Che cosa hai combinato peste?" Il suo patrigno lo sgridò, uscendo di casa infuriato, ma poi il suo sguardo si fermo sui due poliziotti.

L'uomo sorrise simpaticamente ai due.

"Torna dentro casa Zaynie, papà deve parlare con questi due signori ora." Un rapido cambio di atteggiamento da parte sua fece confondere il piccolo Zayn che fece scorrere il suo sguardo da lui ai due signori prima di annuire.
Come gli era stato detto, si voltò e corse dentro casa, salendo le scale sempre in fretta per potersi rifugiare nella sua stanza, che aveva fatto insieme alla sua mamma.

Fece passare le sue manine sul suo peluche a forma di coniglio, che teneva poggiato sul letto e usava per dormire.

Passò un po' di tempo prima di poter vedere la porta aprirsi rivelando Ross, il suo "papà".

"È tutto ok? Dov'è la mamma?" Zayn chiese innocentemente, stringendo il peluche al suo petto.

"Zayn, tua mamma ha avuto un incidente."

Il piccolo alzò di scatto la testa, sorridendo appena con quelle sue labbra rosa.

"Mamma e una ragazza forte. Le ragazze forti non fanno incidenti."

Ross fece il possibile per non afferrarlo per la sua piccola gola.

"Tua mamma non tornerà." Disse con cattiveria.

Lui non aveva mai amato Trisha, lui amava i soldi, adorava la sensazione di ricchezza e avidità. Ecco perché si era sposato con lei, non aveva solo guadagnato molti soldi ma anche il controllo di un piccolo ristorante, una tavola calda.
Era molto popolare, molte persone andavano lì per mangiare e questo, non faceva che far aumentare la cifra di soldi che già possedeva.

Zayn boccheggiò " ma.. Non sono arrabbiato! Anche io faccio degli incidenti ogni tanto, ma non vado via. Ti prego, voglio la mia mamma.." pianse, sentendo il suo cuoricino sbattere contro la gabbia toracica.

L'uomo sospirò.

"Lei è morta Zayn." E con quelle parole, lasciò la stanza.

A soli sette anni non aveva mai sentito un dolore così forte, la sua mamma? La donna che amava di più.. era morta?
Zayn non capiva cosa fosse successo, l'unica cosa che capiva era che lei non sarebbe tornata da lui.

~

Lavorare in giro per casa era diventato più difficile. Suo padre aveva.. aveva creato delle regole. Regole per Zayn.
Già all'età di nove anni il piccolo dovette imparare a lavare e pulire l'intera casa..

La cosa peggiore della lista di regole era che lui doveva fare tutto quello che i suoi fratelli gli chiedevano. Calum e Andrew non facevano che torturare il piccolo.

Aveva dovuto spostarsi in una nuova stanza. Beh stanza non era il temine adatto, era un attico. Aveva una piccola stanza nell'attico, con una piccola finestra, un letto cigolante e il pavimento rotto.

Ma lui non capiva..

~~

Ed ecco il prologo della storia, magari non è molto chiaro ma dal primo capito tutto sarà scritto meglio e capirete meglio se da qui non è tutto chiaro.

È una short story e spero di riuscire a farvi piacere anche questa mia traduzione.

Non so che altro dirvi quindi... al prossimo e primo capitolo 💋

Alena.xx

Just another Cinderella story     (Traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora