Hell Look ||Dylan O'Brien||

Prologo

Un'ondata di calore invase la sua anima, un grido vuoto, quasi assente, e le lacrime giunsero.
Una strana sensazione di acidità lo pervase fino alle viscere, fino a stenderlo per terra, il dolore più acuto che si potesse provare si protrasse lungo ogni spazio della sua pelle chiara, un pò arrossata dallo sforzo delle ultime ore.

Washington, 19 febbraio 2017.

Valentine spazzolò i suoi lunghi capelli ramati, quell'incarnato così chiaro.
Gli occhi di suo padre si illuminarono, per poi diventare lucidi, il suo volto triste pieno di rimpianto.
«Hey Valentine.» i suoi occhi guizzarono a destra e a sinistra fino ad incrociare quelli di suo papà.
Poi si voltò di nuovo verso lo specchio.
«Sì?» un tono stanco, quasi malinconico.
Egli prese una scatola grigia con un fiocchetto rosa attaccato all'estremità del coperchio, e gliela porse.
«Cosa sarebbe?»
«Aprila.» poi allungò la mano verso la maniglia della porta, la abbassò e uscì, chiudendosela alle spalle con un tonfo sordo.
Valentine aprì la scatola con enorme curiosità, facendo cadere il coperchio grigio per terra, ma non se ne curò e continuò a osservare il contenuto.
Una sagoma rosa si differenziò dall'alone scuro intorno.
Imprecò sbattendo contro il mobile che sosteneva lo specchio enorme in cui pochi minuti prima si stava sistemando.
Si sedette massaggiandosi l'alluce e, con molta cura, estrasse la sagoma, era un...diario?
Era rosa scuro, con varie scritte e disegnini colorati.
Un nome, però, la fece balzare in aria, e subito si raggelò.
«Leyla Cooper...» un dolore si propagò nelle sue vene, gelandola, e poi arrivarono i singhiozzi.
«Mamma...» ripeté la parola più volte, fin quando la gola non le bruciò, e smise di colpo.
Sfogliò le pagine fino ad arrivare a l'ultima in cui sua mamma aveva scritto, il resto l'avrebbe letto in seguito.
-Ora, so, io so, che tu sarai bellissima, crescerai benissimo anche senza di me, io ci sarò comunque, e lì, con te ci sarà tuo papà, Dylan-
E prima che tutto le sembrò distaccato e triste, raccolse l'ultimo briciolo di coraggio, e riporse il diario in un angolo speciale.
Adesso, ce l'avrebbe fatta.