Cap.4"Mates"

258 14 2
                                    

Dopo 10 minuti Stefano bussò. Scendemmo le scale e io corsi nella braccia di Stefano. Non so perché ma quando era tra le sue braccia mi sentivo al sicuro. Io sono una di quelle ragazze che odia essere abbracciata. Non ho bisogno di compassione. Ma con Stefano é tutto diverso.
Ste: Ciao amore.- disse accarezzando i miei capelli.- Andiamo prendere gli altri.-
Sa: Che teneri i piccioncini. Cosa ne pensi Sabrina?-
Sabri: Anche troppo.-
Io: Ok stelle andiamo.-
Nel tragitto verso la vecchia ferrovia, dove ci saremo incontrati con gli altri, io Stefano ci tenevamo per mano mentre Sasha e Sabrina parlavano tra loro.[Ahhhh]
Arrivati alla nostra meta. Qualcuno mi salto addosso.
Io: Giulia non fare la cretina che mi fai cadere.-
Giu: Scendo solo perché ti voglio troppo bene per farti cadere.-
Mentre io chiacchieravo con le ragazze vidi Marina avvicinarsi a Stefano. Gli sussuró qualcosa per poi andarsene seguito a ruota da lui. Si lo ammetto. Marina era molto più bella di me perciò era normale che tutti ci sbavassero dietro. Ma Stefano. Dopo tutto ciò che quella vipera figlia di... buona donna gli aveva fatto.
Passammo tutto il pomeriggio a ridere e a scherzare.
Sal: Raga perché non apriamo un canale youtube?-
Sa: Si solo noi ragazzi! Senza offesa per le ragazze ma non credo vi piaccia fifa...-
Ste: Si poi facciamo qualche video con voi.-
Giu: Sono d'accordo.-
Io: Ma come vi chiamerete?-
Giu: Che ne dite di Mates?-
Sal: Tu sei un genio.-
Sa: Date un oscar a quest'uomo.-
Ste: Grande papà.-
Mar: Perché papà?-
Ecca . La vipera che rovina sempre tutto.
Ste: Perché é il piú grande e intelligente.-
Mar: A ok.-
Sabri: Raga sono le 8 io e Ludovica dovremmo andare.- [In questa fanfiction Ludovica e Sabrina sono sorelle.]
Io&Giulia: Anch'io.-
I ragazzi: Ci vediamo a scuola domani.-
Stefano mi diede in bacio e si diresse con gli altri verso casa sua.

Il mattino seguente.

Mi preparai e uscii. Arrivai in classe e mi sedetti al mio posto.
Salvatore sembrava diverso quella mattina. Era più tranquillo e faceva di tutto per far incrociare i suoi occhi con i miei, per una contatto tra le nostre mani, per far si che gli rivolgessi la parola. Arrivó l'ora di educazione fisica. L'ora in cui avrei dovuto parlare con Salvatore.
Sal: Vieni.-
Io: Arrivo.-

I Hate u, I Love u ||Surrealpower||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora