Capitolo 10.

44.8K 2.5K 939
                                    

Canzone per il capitolo:

Seafret - Atlantis

"Non ogni Amore è bello e meritevole di essere lodato, ma soltanto quello che spinge ad amare bene. - Platone"

' Il buongiorno si vede dal mattino' dicevano, e a quanto pare la persona che aveva invitato quel detto aveva completamente ragione. Quello doveva essere il mercoledì dei dolci di Ale, ossia una giornata speciale e sacra per me. Il mercoledì, tutto doveva andare alla perfezione, come volevo io. Nessuna persona che potesse buttarmi giù di morale... Almeno io ci speravo, tanto... Ma sapevo bene che quando speravo troppo che succedesse una cosa, avveniva esattamente il contrario. Avevo dalla mia parte la sfortuna, non la fortuna, e la cosa mi dava terribilmente fastidio perché sapevo bene che se Ethan non avesse scelto la facoltà nella mia stessa città, le cose sarebbero andate centomila volte meglio.

Mi alzai con la voglia di affrontare la giornata al meglio, ossia stando attenta alla lezione di filosofia e studiando a casa, con l'obiettivo di portarmi più avanti possibile per non arrivare al giorno prima dell'esame con tutto il programma da fare. Era mercoledì, e tutti sapevano bene che il tavolo della cucina di Ale era prenotato per la sottoscritta. I dolcetti mi stavano aspettando, e io cercai di darmi una sistemata il prima possibile perché sentivo già l'acquolina in bocca.

Mi fiondai in bagno per farmi la doccia e aspettai qualche minuto fino a quando non pensai che l'acqua della doccia fosse abbastanza calda, infatti, quando entrai nella cabina di vetro, l'acqua ghiacciata scivolo lungo il mio corpo facendomi quasi gridare dalla mia sofferenza. Con un balzo rapido, presi l'asciugamano e lo avvolsi attorno al mio corpo. Lasciai scorrere l'acqua, nella speranza che prima o poi si riscaldasse, ma niente... Continuò ad uscire solo acqua gelida.

Alla fine presi la decisione di chiedere ad Ale e Nico di ospitarmi da lui anche per la doccia. Mi rimisi il pigiama, afferrai i vestiti puliti e bussai alla sua porta.

<< Sei in anticipo... Ma per tua fortuna ho già preso i pasticcini>> disse Ale quando aprì la porta.

<< Sono in anticipo perché ho bisogno di un piccolo favore. Non so perché, ma nel mio appartamento non c'è più acqua calda... Posso farmi la doccia da te? >> domandai.

<< Certo, vai. Io intanto ti preparo il tè>>

Quando arrivai davanti alla porta del bagno, notai che era chiusa a chiave, e così, per sicurezza, domandai:<< Nico, sei dentro?>>

<< Daisy?>> la chiave del bagno girò e la porta si spalancò. << Cosa ci fai qui?>> domandò.

<<Ho bisogno del bagno. Nel mio appartamento non va la caldaia>> spiegai.

<< Ah, si, certo.>> disse. << Non badare al disordine. Dopo Ale pulirà tutto>>

Infatti quando si spostò dall'ingresso della stanza, notai asciugamani e vestiti sparsi ovunque su pavimento del bagno. Cercai di traquilizzarmi e di ignorare tutto. In fondo. Ale e Nico erano stati carini a lasciarmi usare il bagno, e io meno contestavo, meglio era.

Mi fiondai nel suo bagno, e cominciai a far scendere l'acqua nella vasca... Sì, Ale aveva la vasca al posto della doccia, ma a me non creava alcun fastidio. Anzi, mi andava più che bene dato che avevo bisogno di un bel bagnato caldo, dopo l'ondata d'acqua ghiacciata del mio appartamento! Quando il mio corpo venne completamente immerso nell'acqua bollente, sentii tutti i miei muscoli finalmente rilassarsi... Avrei voluto passare tutto il giorno in quella vasca.

Per paura di fare tardi, non ci misi molto a lavarmi, e uscii da quella meraviglia in pochi minuti...

Mi misi addosso i miei vestiti e passai un po' mascara sulle ciglia per non sembrare completamente uno zombie.

STARLIGHTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora