Il drammatico ritorno ad Onibus |Special Extra|

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|ATTENZIONE|
Io non lo so...
Quale droga ho assunto prima di partorire questa cosa.
Vi dico solo.
Leggete.
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Pov luna.

Sbatto la testa assonnata sul tavolo in gilda cercando di recuperare il sonno che in quei mesi era andato perduto.
Tra i continui diabolici piani di papà per tenere lontano Storm da me e le lamentele di Nash riguardo alla nostra storia l'unico momento libero per parlare con Storm era la notte.

-ehi Luna! - mi salutò Rosemary mentre addentava la sua torta alle fragole gentilmente offerta da Rin.

La rossa aveva preso solo di recente in considerazione la presenza del giovane fullbuster e direi fosse anche l'ora.
Quel povero ragazzo le aveva provate tutte in quei mesi per attirare la sua attenzione.

-Dormito poco? - domandò Rosemary.

-Credi che con mio padre intento a provare strane magie quasi esorcistiche durante la notte io possa dormire? - sbuffai con fare sarcastico.

-Tuo padre é troppo iperprotettivo-sbottò Nova avvicinandosi a me.

-Ma va?  Hai scoperto l'acqua calda? - la presi in giro cercando di rallegrarmi.

-divertente- mugugnò la bionda.

-Quindi Storm é ancora vivo? - chiese la rossa.

-Incredibile ma vero! - sbottai io sbattendo nuovamente la testa sul tavolo.

-Ehi attenta!  I tavoli poi li deve ricomprare mio padre! - mi riprese Nova

Le lanciai un occhiata maligna per poi sollevarmi ed osservare gli altri.
Nash stava amorevolmente parlando con Sylvia.  Mi faceva rabbia pensare che lui potesse lamentarsi su me e Storm e non io su lui e Sylvia.  E pensare che ancora nostro padre non sapeva nulla della piccola simpatia tra di loro, anche se a mio parere quel biondino senza cervello non prova assolutamente nulla di serio.  Potrebbe persino scoppiare una nuova Guerra mondiale di Magia se mio padre sapesse.
I miei occhi poi si posarono su Reiki,  gale e Storm? 
Mi soffermai su quest'ultimo.
Stiamo insieme già da due mesetti e non sono ancora riuscita a metabolizzare la cosa.  Continuo ad andare in tilt alla sua vicinanza sciogliendomi come gelato al sole questo lui sembra apprezzarlo anche fin troppo.  A causa di ciò non riesco neanche quasi a baciarlo,  é tutto troppo imbarazzante.
Osservai in torno alla ricerca di una chioma rosata, accorgendomi della assenza di mio padre scattai verso Storm.

Lui mi aveva già notata,  mi stava fissando sorridendo sghembo,  mi metteva tremendamente in soggezione.

-hey Storm. - lo salutai arrosendo.

Non va bene, non é cosí che ci si saluta tra fidanzati.

Storm mi sorrise abbracciandomi di scatto.

-Buongiorno Luna - disse dolcemente.

Ed eccolo che riparte, il mio cuore stava correndo come fosse matto e il suo profumo stava inebriando le mie narici.

-blah piccioncini- sento prenderci in giro Nash.

-Ti conviene non prenderli in giro,  Nash- gli rispose satirico Reiki

Nash avvampò
Sospetto. Molto sospetto.
Sapevo ci fosse qualcosa sotto!  Questa ora era la certezza.

-Dai su sarebbe meglio che vi calmiate- si intromise Gale cercando di placare gli animi.

Improvvisamente Il master fece la sua entrata sollevando Nash.

-Sei tale e quale a tuo padre,  senza cervello.  Piuttosto che perdere tempo a tubare perché non partite in missione mocciosi- sbottò Luxus

Una Testa Calda e un Ghiacciolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora