Eravamo nel lontano '848, io Gregorio ci dovevamo recare in America per andare a lavorare in miniera.
Era una vitaccia:
Ci svegliavano alle 5 per prendere il treno delle 7 a Padova che ci avrebbe fatto arrivare a Boston alle 8.20 per poi arrivare in miniera in bici alle 9.Come sempre salimmo a bordo putuali sedendoci ai posti a noi assegnati.
Inaspettatamente trovammo due volti familiari : Elena, Jessica e Sabrina.
Il treno partì
"Dove scendete?" Chiedemmo"Transilvania" disse Sabrina
"Li per vacanza?" Chiese Elena
"Più o meno , voi?"
"Giappone" esclamarono Jessica e Elena.
Ci interruppe il controllore per il controllo dei biglietti, la solita routine quando dal fondo del vagone si sentirono due fischi rapidi seguiti da una persona che gridò "INDIANI!"
Il controllore sbuffò , ci rese i biglietti e ci indicò delle pistole sotto le poltrone e, estraendo un fucile a leva da un armadietto , corse in fondo al vagone.
Io Gregorio e Jessica eravamo tranquilli , mentre Sabrina e Elena un po' meno.
"È la terza volta questo mese no?" Chiesi a Jessica.
"Quarta"mi rispose.
"Cosa facciamo se vengono qui?" Chiese l'Elena.
"Tranquilla finché non suonano tre volte la campanella puoi stare tranquilla" disse Gregorio.
Neanche a farlo apposta...
In lontananza la campanella suonò tre volte..."..."
"CORRETE AL PROSSIMO VAGONE!!!"
Imbracciammo le pistole e ci dirigemmo nel vagone dopo.
Si udì in lontananza un fischio, seguito da una freccia che mi si conficcò in pieno ginocchio.
Caddi a terra ferito.
"Chi si ferma è perduto" disse Gregorio correndo avanti
"Ho io i soldi per le birre!" Gli urlai dietro.
Ci fu un momento di esitazione, poi torno indietro a prendermi.
Ci spostarmi nel vagone dopo e sganciammo quello dietro."Ok problema risolto" esclamò compiaciuta la Jessica.
Una campanella suonò cinque volte."Cosa vuol dire?" Chiese Sabrina
"Che sta succedendo qualcosa al vagone 5, noi ora siamo nel 4" risposi.
"BANDITI!!!" gridarono in lontananza.
"E che pillole però" esclamò Gregorio.
Prendendo la pistola e iniziando a sparare ai malviventi che stavano entrando dal vagone 5.
"Dobbiamo raggiungere il capotreno ,li saremo al sicuro"disse l'Elena.
"Il metodo più veloce è tramite il tetto" esclamò Sabrina.
Uscimmo da una finestra e ci arrampicano sul tetto.
Non fu semplice come avevamo previsto, e si presentarono altri scontri a fuoco.
Arrivati alla locomotiva bussammo allo sportello per entrare.
"Chi è? Banditi?"disse una voce
"No passeggeri" rispose Jessica
"Mostràte il bigliètto allòra"
Infilammo i biglietti sotto la porta e dopo pochi secondi ci apri un macchinista chiogiotto.
"Bènvenuti nel trèno trèntatrè, mi serviva un po' di aiuto in sala macchine ,seguitemi"
Ci fece entrare, era una cabina piena di indicatori di calore,con dei procioni che caricavano di tanto in tanto del carbone nel forno del mezzo
"Cosa facciamo con i banditi?" Chiesi
"Sganciano il trèno" disse il macchinista passandoci delle tronchesi
"Tagliamo il collegamento del vagone 6 e 7, così salviamo l'8-9 e la locomotiva, seguitemi"Passammo di nuovo per i tetti e in poco tempo arrivammo alla nostra meta è in men che non si dica ...
ZAC
Vagone sei e inferiori sganciati
"Bene ora ci siano sganciati anche i banditi" esclamò Gregorio
"Non vi sembra di star rallentando?" Chiese Elena
Il nostro vagone era anch'esso stato sganciato dai banditi che, passando dalle cabine , avevano raggiunto la locomotiva.
E così , amareggiati aspettammo fino a quando il vagone cessò di muoversi, e camminammo fino alla stazione più vicina.
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Nato vecchio
Short Story"Nato vecchio ,venuto al mondo per ringiovanire" Alcuni capitoli saranno lunghi, altri corti, alcuni elaborati, altri molto no-sense. Non aspettatevi storie complicate o complesse, questa infatti è una raccolta di deliri singoli o di gruppo ,il...