Che t'han fatto, sorella,
misero frammento di coste mortale,
figlia, madre, amica,
peso ed errore a tuo padre.
Fosti parte di un stuola derisa
fra malinconiche Vergini mute,
in mezzo ad esotiche bestie scambiate,
nel capriccio di ricchi,
per pie bambole immote:
ma sotto la scorza di marmo
c'era il rogo di bronzo greco
e fu sempre il tuo urlo
che squarcia ancora,
il silenzio di questo illuminante secolo.
Costante guerriera,
tu sola sai piangere ancora,
nell'anima aspra e distrutta
di ceneri, invidia,
amara passione.
Perchè cede nel tempo
quel fantasma d'ira,
erede del sangue guastato presto
nel petto angosciato
delle tue madri,
e vivi in un ideale per sempre
come unica, vera
promessa di pace.
E ritorni dolce
e umile,
la tregua, la sera,
piccola musa misericordiosa,
e leghi al tuo cuore ogni triste sofferente:
insegni una preghiera d'amore.
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Il Secondo Errore di Dio
Poetry《La donna è stato il secondo errore di Dio》F. Nietzsche Poesie e riflessioni di impronta femminista sul ruolo della donna, sulla sua indipendenza, sui suoi diritti troppo spesso ignorati e trafitti da una violenza, che ancora oggi sembra non avere f...