V. Lilith

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Fugge da un Eden

di artifizio e illusioni,

si nega ai suoi ordini,

rifiuta il miserabile,


lo esilia dal cuore

senza incertezza,

lo scaccia

dalla dimora dei sensi

senza colpa.

Non è strano e ilare

che una femmina

osi il ripudiare

d'un uomo?

E adesso

non v'è vittoria

più gloriosa,

sollievo più dolce

del danzare senz'odio,

le mani prive

di catene mortali,

urlando al cielo infinito

"Io sono donna"

"Io sono donna"

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Il Secondo Errore di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora