Sono seduta su una panchina del parco, amo questo posto è tutto così tranquillo e rilassante.
Qui posso riflettere senza che nessuno mi disturbi, qui ho così tanti ricordi.
Ricordo che ci venivo a giocare con mia madre e dell'altalena su cui mi spingeva, mi faceva sentire bene. Ormai sono 10 anni che non c'è più e me ne sono fatta l'abitudine.
È da quel giorno, quando è morta, che ho smesso di sorridere e non c'è rimedio.
Prendo dal mio zaino il mio quadernetto dove appunto i miei pensieri.
L'ho decorato io con foto di cantanti e band, cibi, oggetti, fiori che mi piacciono e lo trovo davvero carino.
Quando lo apro entro in un mondo tutto mio e nessuno può disturbarmi.
Mi piace scrivere i miei pensieri su un foglio di carta. La carta si può stropicciare, strappare, bruciare...
...e nonostante tutto non dice niente.
Per la gente normale pensa che sia ovvio che non dica niente, è semplicemente uno stupido oggetto inanimato su cui si può scrivere.
Io però non la vedo così; io penso che si possa comunicare con qualunque cosa si voglia.
Scrivo, scrivo, scrivo con la mia penna nera fino a quando la vibrazione del mio telefono mi sveglia dall'incanto.
È la sveglia del copri fuoco che mio padre mi aveva permesso. Alle 19.00 precise dentro casa.
Il parco è appena due isolati da casa mia, se affretto il passo arriverò in tempo e volendo anche in anticipo.
Metto il quadernetto dentro lo zaino, mi alzo dalla panchina e mi giro verso il parco per osservarlo: vuoto.
Chiudo gli occhi e cerco di ritornare al passato:-Spingi più forte mamma così posso toccare l'albero!-
Urlo.-Guarda quanto sei alta tesoro! Se spingo più forte voli via!-
Mia mamma mi dice con affetto nelle sue parole.Mi manca. Mi chiedo perché proprio a me è stato voluto questo.
Sospiro mi giro e mi incammino verso casa.-------------------
Scusatemi per la mia inattività.
Spero che questo capitolo vi piaccia😘
Lasciate una stellina e un commento se vi va.

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what happen?
Teen FictionLexie, ragazza dentro la norma, tranquilla, appassionata di libri, diventò orfana di madre quando aveva 7 anni; da quel giorno si era promessa di continuare nonostante la grande perdita, ma il suo caloroso sorriso di una dolce bimba di 7 anni, da qu...