Capitolo 2

31 7 0
                                    

Entro dentro casa e mi levo le scarpe come detta la regola data da mio padre.

-Sono a casa!-
Dico aspettandomi una risposta.
Niente.
Dev'essere andato a 'fare la spesa' come dice lui, non gli credo molto.
Salgo le scale ed entro in camera mia, appoggio lo zaino accanto alla porta, mi dirigo verso la libreria e prendo un libro.
Tutti i libri che tengo sugli scaffali li ho letti e riletti, sono pieni di sottolineature e graffette che servono a tenere le pagine che mi interessano, faccio questa cosa ogni pomeriggio, mi apre ad un lato migliore della mia vita, anche se solo per un minuto.
Apro una pagina a caso e trovo:

'Hai presente la prima sigaretta del pacchetto? Quella che fumi tranquillo perché, avendolo appena comprato, <per un po' sei a posto>?
Hai presente le mattine in cui piove, sei tremendamente in ritardo e stai per perdere l'autobus, ma poi corri e riesci a prenderlo?
E sei davvero felice perché con un altro ritardo avresti rischiato la sospensione?
Hai presente quando ti sta per cadere il telefono, ma lo prendi al volo poco prima che sfiori il pavimento?
Che ringrazi tutti i santi in ginocchio?
Hai presente quando pensi di aver fatto un'interrogazione bruttissima, ma la professoressa è presa bene e ti mette sei?
E torni al posto cercando di non festeggiare troppo quando in realtà vorresti urlare?
Hai presente quando stai aspettando un messaggio importante, hai il telefono scarichissimo e riesci a metterlo in carica poco prima che si spenga?
Per me lui è un po' tutte queste cose.
Un sospiro di sollievo incredibile durante qualsiasi momento della giornata.' -Sofia Viscardi, Succede.

Adoro questo libro, penso sia uno dei miei preferiti, mi fa stare bene.

Sento la porta di casa cigolare e poi sbattere contro l'uscio, mio padre è arrivato e da come ha sbattuto la porta sembra nervoso.
Scendo le scale per andare a salutarlo e aiutarlo a riordinare la spesa negli scaffali.

-Ciao.
Lo saluto.

-Ciao tesoro.
Mi risponde.

Prendo le borse della spesa dalle sue mani e le vado ad appoggiare sopra al tavolo della cucina, apro le borse e comincio a tirare fuori il cibo e a riporlo negli scaffali.

-Com'è andata a scuola oggi?
Mi chiede mio padre con voce rauca.

Tremo un po' alla domanda, io oggi non ci sono andata e non so come dirglielo.
-Bene.
Mento.

---------------------------
Ciao a tutti,
scusate se è da molto che non posto capitoli, ora ricomincio.
Spero che la storia vi piaccia, schiacciate la stellina mi raccomando.

what happen? Where stories live. Discover now