Apro gli occhi, vedo nero solo e soltanto nero intorno a me.
Mi alzo in piedi e cerco l'interruttore della luce senza trovarlo.
Sento dell'aria fredda accarezzarmi il corpo, sobbalzo, mi giro su me stessa e intravedo una luce.
Corro verso quella luce che da fioca, diventa sempre più luminosa.
Tutto d'un tratto diventa di un bianco luminoso, accecante.
Mi copro leggermente gli occhi con la mano per via della luce e intravedo una figura venire verso di me, sembra una donna.
Continuo a guardare la figura che pian piano diventa sempre più chiara e visibile, fino a quando capisco chi è, mia madre.
Riconosco i suoi occhi verdi lucenti, che sembrano perle, guardarmi dall'alto al basso fino a quando non sussurra:-Ma quanto sei cresciuta tesoro!
Continuo ad osservarla, incredula che la donna che ho davanti a gli occhi, è la persona che nei miei primi sette anni di vita mi ha cresciuta e mi ha insegnato a superare i miei problemi, che con il tempo sono cresciuti a dismisura finché sono diventati incontrollabili.
-Qualcosa che non va?
Mi chiede con sguardo preoccupato.
-No.
Le rispondo.Comincio a piangere dall'emozione, lei è qui, il suo viso, la sua voce, lei è qui.
Mi abbraccia stretta.-Scusa.
Mi dice.
-E perché?
Le chiedo.
-Perché me ne sono andata e non sono più tornata.
Alzo lo sguardo e vedo i suoi occhi brillare.
-E anche adesso me ne sto andando.Vedo la sua graziosa immagine scomparire nel nulla, la stringo ancora più forte per lasciarla andare, ma lei svanisce del tutto.
Mi siedo per terra e comincio a piangere e a urlare, senza darmi tregua, urlo più forte, strillo.
Vedo il nero avvicinarsi e inghiottirmi nelle sue oscurità.Mi sveglio di colpo e mi guardo in torno.
Stavo sognando.
Accendo la luce dell'abat jour e mi guardo attorno, cerco mia madre, ma non la trovo.
Guardo l'ora dal display del telefono e vedo che mancavano due minuti alle 6.30.
Mi stiracchio e mi alzo dal letto, vado giù in cucina e preparo la colazione per me e per mio padre che sta ancora dormendo.
Prendo un foglietto e scrivo:Questa è la colazione, spero ti piaccia, vado a scuola, ci vediamo sta sera.
Con affetto,
Lexie.Lo attacco sul tavolo accanto al piatto di pancakes, vado in bagno per sciacquarmi la faccia e lavarmi i denti.
Mi vesto con calma, preparo lo zaino con qualche libro messo alla rinfusa, prendo il telefono ed esco di casa.-----------------------
hei!
spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Lasciate una stellina se vi va😘
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what happen?
Teen FictionLexie, ragazza dentro la norma, tranquilla, appassionata di libri, diventò orfana di madre quando aveva 7 anni; da quel giorno si era promessa di continuare nonostante la grande perdita, ma il suo caloroso sorriso di una dolce bimba di 7 anni, da qu...