Meno tre minuti.
Meno due minuti.
Meno un minuto.
Atterrata a Modena.
Benvenuto inferno.Odio la mia vita.
Odio la mia vita.
Odio la mia vita.Perché tutto a me?
Cosa ho fatto di male?Dopo queste domande cui nessuno sa dare risposta, vi spiego il problema:io sono originaria di Napoli e ho sempre vissuto lì,ma per lavoro di mio padre devo trasferirmi a Modena.
Andremo a vivere in una casa di fronte a quella di alcuni amici dei miei genitori.Non posso credere che dovrò lasciare tutti i miei amici,tutta la mia infanzia, tutta la mia vita...
Il vero problema però ha nome e cognome, o meglio, due nomi e due cognomi:Benjamin Mascolo e Federico Rossi.
Benjamin ha 23 anni, ciuffo castano e occhi fra l'azzurro e il verde chiaro.
Federico ha 22 anni, ciuffo biondo e occhi color ghiaccio.
Quei due si conoscono fin da bambini, dato che i loro genitori lavorano insieme.Ragazzi normali insomma.
Magari.I nostri padri hanno sempre lavorato nella stessa impresa, ecco spiegato perché li conosco fin da bambini.
In teoria dovremmo essere amici, come persone normali.
Invece no, essere loro amica è impossibile.
Tra sgambetti e prese in giro, tra odio e antipatia,non li ho mai sopportati.
Ad esempio, quando avevo cinque anni e loro otto e nove, le nostre famiglie andarono in campeggio insieme, loro cercarono di "sperdermi " per il bosco.
Per mia fortuna sono sempre stata molto sveglia, e con gli anni ho imparato a non fidarmi di loro.Quando qualcosa andava bene, intervenivano loro, rovinandola del tutto.
Quando ero felice,intervenivano loro.
Quando mi sentivo una merda, loro peggioravano le cose.
Eppure con gli altri sono diversi, con me no.
E non ho mai capito perché.
Non ho mai capito perché mi trattassero così male.
Non ho mai capito perché dovessero sempre ferirmi, eppure io non gli ho mai fatto nulla.I miei genitori lo sanno benissimo,malgrado questo mi costringono ad andare con loro.
Ho provato a convincerli a farmi rimanere dai nonni, ma non c'è stato verso.Sono stata con loro fino ai 13 anni, quando poi si trasferirono a Modena, dato che anche loro prima abitavano a Napoli.
Pensavo che il mio incubo fosse finito, invece no.
Mamma dice che un giorno questo cambierà, e che noi tre diventeremo buoni amici.
Papà invece dice non dovrei farmi
tutti questi problemi, e che dovrei lasciarmi andare.
Che tutti quegli "scherzi" che a me facevano male, erano innocui.
Ma ripensandoci,lui che ne sa.
Non gli è mai capitato quindi non può capire.Le uniche chat vuote su Whatsapp sono con quei due.
In questi anni non li ho mai sentiti né chiamati,stessa cosa loro,quindi tutto normale.NON VOGLIO RIVEDERLI.
In tutto questo non mi sono ancora presentata.
Il mio nome è Cat Henderson,19 anni.
Ho una statura normale e sono abbastanza magra.
Capelli color nocciola e occhi verdi.
Socievole e simpatica,stronza e acida con chi non sopporto.
Ho sempre avuto molti amici, alcuni di cui mi sono sempre fidata, altri che mi hanno delusa.
Alcuni fedeli, altri no.
Alcuni santi, altri odiosi.Adoro leggere e scrivere, ma soprattutto correre!
Quando corro,mi allontano da tutto e da tutti.
Quando corro mi sento io.
Quando corro la mia tristezza scompare.Mi piace sentire il vento sul mio corpo,mi piace sentire miei capelli svolazzare.
Mi sento libera.
È il mio rifugio insomma.Non sono mai stata una persona pigra, al contrario.
Da bambina non stavo un attimo ferma, questo ha reso più facile gli "scherzi" di quei due babbani. Ogni volta che correvo mi facevano lo sgambetto e poi scappavano.
Intanto io rimanevo lì con ginocchio sbucciato a piangere come un ebete.
Scherzi innocui dicevano.-Cat, sbrigati!- a rompere i miei pensieri è la voce di mia madre,a venti metri di distanza da me.
Senza pensarci due volte corro(come al solito) verso i miei genitori.Dopo aver recuperato le valigie ed essere usciti dall'aeroporto, prendiamo un taxi per andare nella nostra nuova casa.
Heilaa!
questa è la prima storia che scrivo qui su Wattpad, quindi sorry se è scritta un po male.E niente,se volete lasciate taante stelline.
Ci vediamo domenicaa.:)
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Never Alone•FedericoRossi•
FanfictionUna ragazza costretta a trasferirsi a Modena per via del lavoro di suo padre. Lì rivedrà le due persone che ha sempre odiato, fin da bambina. Questo cambierà? Oppure no?