Capitolo 6

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-E daii!- esclama Vale stritolandomi il braccio.

-Ho.detto.di.no- scandisco bene le parole per farle arrivare il concetto.

- E io ho detto di sì-

- Appunto, tu l'hai detto non io. Torna a dormire e non rompere.- dico infastidita, rimettendomi sotto le coperte.

- Io non dormo.- dice con la voce da bambina piagnucolona.

Ma come mi è venuto in mente di farla dormire qui?

- Affari tuoi.- mormoro da sotto le coperte.

- Stronza- bisbiglia lei arresa, andando finalmente a dormire.
Spero.

È da circa mezz'ora che cerca di convincermi a fare 'una passeggiata notturna' per la città.
Se fosse stato di mattina forse l'avrei anche fatto, ma che cavolo, sono le quattro del mattino porca vacca!

Ovviamente dopo la sua cazzo di doccia durata due ore come la sottoscritta aveva previsto, non aveva nulla di meglio da fare oltre che rompere le scatole a me.

"E che dovevo fare scusa? "

È stata sua risposta quando le ho posto la domanda.

Mmh, dormire forse?
Beh, la sua testolina non ci sarà arrivata.

                      <<<>>>

I raggi del sole penetrano nella stanza, così come il caldo: ma chi ha aperto le finestre?

Mi giro dall'altra parte per impedire a me stessa di aprire gli occhi, perché so che poi non sarei più riuscita a dormire.

- Sveglia dormigliona! - perché mia madre deve sempre rompere le palle?

-Alzati forza, sono le undici!

-Altri dieci minuti.- mi lamento con voce assonnata mettendo il cuscino sulla faccia, almeno finché lei me lo strappa via dalle mani.

- Assolutamente no, hai dormito fin troppo.- dice prendendomi per un braccio, mettendomi a sedere.

-Dov'è Vale?- chiedo sbadigliando, non vedendola nel suo letto.

-È già in cucina a fare colazione, fatti una doccia e raggiungila- risponde lei uscendo.

Valentina che si sveglia prima di me? Strano.

Apro l'armadio e prendo l'intimo, un pantaloncino nero e un top bianco.

Anche se sono in casa mia, voglio essere almeno decente.

Li appoggio sul piccolo comodino ed entro in doccia.

I capelli sono ancora puliti, quindi dopo averla fatta li raccolgo direttamente in una coda alta.

Metto un pò di correttore per coprire le occhiaie e sono pronta.

Sì, sono una maniaca.

Scendo in salotto e trovo Vale intenta a guardare Peppa Pig.

Avere diciannove anni e mostrarne quattro.

Sul tavolino di fronte al divano ci saranno almeno una decina di bustine di brioche, più un bicchiere di tè freddo.

Ah, ecco perché sta guardando Peppa, vuole diventare come lei.

Al contrario di me lei mangia tanto e rischia di ingrassare, quindi deve stare attenta se non vuole diventare un maiale.

- Sei consapevole del fatto che dopo dovrai pulire tu no?- chiedo sprofondando nel morbido divano, accanto lei.

-Sì....dopo.- dice lei continuando a guardare il televisore, segno del fatto che se ne frega prorio.

Alzo gli occhi al cielo afferrando una delle poche brioche che si sono salvate, per non dire l'unica, e comincio a mangiare. 










































Ma ciaoo.
Come statee?

Domani comincia la scuola e io mi fucilo. :)

Avete fatto tutti i compiti? Ringraziando Dio io sì.

Come avete passato il Natale?
Avete fatto qualcosa a Capodanno?

Okay ora mi faccio i cazzi miei...

Questo capitolo è più povero rispetto agli altri, ma dal settimo in poi ci saranno tante nuove sorprese. ;)

Alla prossima.!

Never Alone•FedericoRossi•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora