Capitolo 3

87 12 1
                                    

È da quasi un'ora e mezza che rido a crepapelle.

Vale mi sta raccontando alcune sue figure di merda fatte in passato.

Ma questa le supera tutte.

Aveva circa 16 anni e a quel tempo era follemente innamorata di un ragazzo, un certo Fabio.
Stava tranquillamente facendo una passeggiata per strada ma con gli occhi fissi sul cellulare, di conseguenza non vedeva quel che aveva davanti.
D'improvviso scivola su non so cosa e cade col culo in una pozzanghera, poiché il giorno prima aveva fatto un acquazzone.
La cosa peggiore è che si  macchiò proprio lì.
Nessuno la vide per fortuna, tranne lui.
Imbarazzatissima si alza e corre a casa.
Mi ha raccontato che non uscì di casa per due settimane e che da allora non è più tornata nel "luogo oscuro" come l'ha chiamato lei.
Da quel giorno non ha più visto Fabio,e ci credo! Sarà rimasto traumatizzato poverino.

-E dai piantala!-dice Valentina dandomi un piccolo schiaffo sul braccio per farmi smettere, ma senza successo.
Mi sto sbellicando dalle risate e Vale continua a fare la finta offesa.
Mi fermo quando ormai sono senza fiato e non ho più la forza di respirare.
Nello stesso istante sento il mio telefono vibrare, lo prendo e vedo che è un messaggio di mia mamma.

"Tesoro, questa sera Jo e gli altri restano qui a cena.
Io e Jo siamo andate al supermercato, papà e Alfonso sono andati a fare un giro.
Se avete bisogno, giù ci sono Ben e Fede."

"Come se quei due servissero a qualcosa" penso tra me e me.

Ma poi, veramente spera di trovare qualche supermercato aperto a quest'ora?
Bah, le mamme.

-Chi è?-chiede curiosa la mia amica.

-Mia madre, questa sera restate tutti e cinque qui a cena. Giù ci sono quei due.

Naturalmente quando dico "quei due" intendo i due che ora sono nel mio salotto, lei lo sa bene.

-Yee! Ovviamente sta sera dormo qui.-dice lei saltando dalle gioia.

-Ovviamente- dico io imitando il suo tono di voce.

Di tutta risposta lei mi lancia un cuscino in piena faccia.

Ne prendo uno a caso e glielo lancio.

Inizia così la guerra, tra risate e cuscini in faccia.

Mi mancavano queste serate cosi, solo me e lei.
In tutti questi anni non mi sono mai sentita sola, nonostante tutti i chilometri che ci dividevano.
In fondo l'amicizia è più forte di qualsiasi cosa, se tieni veramente ad una persona niente può fermarti.

                    <<<>>>

Sono sfinita.
Mi butto a peso morto sul letto e chiudo gli occhi.
Neanche un secondo che quella babbana della mia amica si butta su di me, schiacciandomi.
Peccato che io sappia qual è il suo punto debole, i pizzicotti sul braccio.
Può sembrare una cretinata ma è così.

-Ahi!- dice lei mettendosi a sedere e massaggiandosi la parte dolorante.

-Te lo meriti- dico facendole la linguaccia per poi alzarmi.

-Dove vai?

-A prendere una bottiglietta d'acqua, sto morendo di sete.

-Non scatenare una guerra!-sento urlarmi dall'altra parte della porta, ma ormai sono già fuori.

Ovviamente si riferiva a quei due.

Scendo le scale e vedo Benjamin spiaggiato sul divano, col culo all'insù nel mondo dei sogni.
Entro in cucina e vedo Federico appoggiato al tavolo impegnato a cazzeggiare sul cellulare.

Apro il frigorifero e prendo quel che mi serve.

-Avete finito di fare chiasso?

Dio.
La sua voce.
Non la sentivo a sette anni.

-No-rispondo indifferente, salendo al piano di sopra.

Con la coda dell'occhio lo vedo alzare gli occhi al cielo, ma fottiti vah.




















































































Okaaaay.
Questo è il capitolo più corto che abbia mai scritto, sorry ma questo periodo non è dei migliori.-.-
Prometto che il prossimo sarà più lungo.;)

Solitamente aggiorno ogni sette giorni,ma questa domenica non posso proprio, quindi accontentatevi!;)

Zauu.

Never Alone•FedericoRossi•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora