Capitolo 8

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-MAMMAAA- urlo sbattendo forte la porta di casa.

La chiamo per non so quante altre volte e finalmente la trovo in cucina, con in mano una delle sue solite riviste.

- Ciao tesoro- dice senza guardami continuando a leggere.

- PERCHÈ NON MI HAI DETTO CHE DA DOMANI ANDRÒ A VIVERE DA QUEI DUE?

-Perché sapevo ti saresti arrabbiata, e comunque ti ricordo che oltre quei due come li chiami tu, c'è anche Valentina.

-Ma ci sono anche loro e io non voglio vederli neanche in foto!- continuo a sbraitare ma lei sembra non importare.

- Cat,calmati.- dice alzandosi dalla sua sedia per venire di fronte a me- io e papà ci faremo una piccola vacanza in Australia, con Jo e Alfonso. Non sei ancora maggiorenne e di certo non puoi restare qui da sola per un mese e mezzo, se non di più, quindi starai da Vale.

-E non voglio lamentele- continua puntandomi un diti contro con fare autoritario, per poi andarsene.

Che odio, come se poi loro fossero i più responsabili della Terra.

Non mi dispiace passare un mese e mezzo in compagnia della mia amica, anzi, ma se ci sono quei due preferirei evitare.

Con Benjamin le cose dovrebbero essere migliorate, ma comunque dopo la sua confessione non ci siamo più parlati.

Con Federico non ne parliamo proprio: se anche solo ci vediamo da lontano cominciamo a prenderci a parole, come l'altro giorno.

Eccomi qui, in giardino per recuperare il più bel libro che abbia mai letto, Colpa delle Stelle.

Mi giro per entrare dentro casa ma qualcosa colpisce il mio sedere.

Mi volto e vedo a terra un pallone arancione (che rimbalza talmente forte che mi sta facendo venire il mal di testa, assieme al dolore del mio povero culo, visto che quella cavolo di palla è stata lanciata con molta forza) della Super Santos e un esemplare di Federico affacciato alla finestra che ride come se fosse successo la cosa più divertente del mondo.

-MA CHE HAI IN QUELLA TESTA?

-Ei ei calma bambolina, non l'ho fatto apposta a colpire il tuo fondoschiena- dice l'idiotia appoggiandosi al bordo della finestra, cadi che mi fai un piacere.

-Sì che l'hai fatto apposta e non chiamarmi bambolina, imbecille.- dico furiosa calciando il pallone a una meta a me sconosciuta, visto che non ho nemmeno guardato.

-Imbecille sarai tu, ora prendi quel quel cazzo di pallone e lanciamelo.

- Se vuoi il tuo caro pallone alza quel culo e cercalo.

- Non ne ho voglia, dai prendilo tu che magari mi fai una anche una visitina- dice guardandomi con un sorriso malizioso.

- Fai schifo- dico quasi in un sussurro per poi rientrare in casa, nel frattempo lo sento sghignazzare.

Che cretino.

                       <<<>>>

Il calore del sole scalda il mio corpo, mentre le voci dei passanti accompagnano il tutto.

Dopo essermi sfogata sul mio povero peluche (ti voglio bene, Teddy) ho deciso di fare una passeggiata per la città.

Ripenso a quanto fosse facile la mia vita a Napoli, alle mie pazzie con Maddie e a Ash.

Ash era il mio ragazzo quando vivevo lì, da un bel po' di anni.

Dopo tutti quegli anni passati con Benjamin e Federico e soprattutto dopo il loro trasferimento divenni acida e scontrosa, nemica di tutti.
(o almeno così pensavo)

Lui però riuscì a farmi diventare la ragazza che sono ora, dolce (non con tutti) e socievole.

Era l'unico oltre a Mad che riusciva a capirmi, avevo tanti amici certo, ma non tutti erano fedeli.

Un giorno però mi lasciò, con un semplice messaggio.

Non siamo fatti per stare insieme, ho bisogno di prendermi una pausa.
Ti lascio.

Lo ricordo benissimo, quelle parole sono incatenate nella mia testa.

Ci rimasi malissimo, fortuna che c'era Mad, la mia migliore amica.

È scoppiata a piangere davanti a me quando le ho detto che mi sarei dovuta trasferire, avevo un vuoto allo stomaco.

Ci è sempre stata, non so come ringraziarla.

Cerco nelle tasche degli shorts il mio iphone per chiamare Maddie: è da quando sono partita che non la sento.
Continuo a cercarlo come una disperata, quando mi ricordo di averlo lasciato sul tavolo della cucina.

Mi schiaffeggio mentalmente per poi fare dietro front e tornare a casa.

Ora che ci penso ho anche fame, non ho nemmeno pranzato e si è fatta ora.

Infilo la chiave nella serratura e giro, quello che vedo mi lascia spiazzata.

































































Secondo capitolo del giorno, amatemi.

Come avrete capito, ho fatto un piccolo cambiamento: da ora Cat (e quindi anche Valentina) avrà 17 anni, Federico 19 e Benjamin 20.

Secondo voi, cosa avrà visto Cat quando è entrata in casa?
E perché è rimasta così scioccata?

Sciaoo.

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