Avete presente quando la vostra giornata sembra iniziare incredibilmente bene?
Quando per la prima volta in diciotto anni di vita vi alzate dal letto con un sorriso in volto e pensate che nulla potrebbe andare storto e comiciate a programmare la giornata per evitare qualsiasi tipo di errore? Oppure quando vi svegliate prima che la sveglia suoni, perfettamente riposati e guardando la vostra camera vi complimentate con voi stessi per averla messa in ordine la sera precedente? O anche quando riuscite a beccare la temperatura giusta dell'acqua della doccia al primo colpo e a non bruciare il vostro toast al formaggio fornendovi una sana colazione?Ecco, io no.
Ed è proprio a questo che penso, a quanto io sia un caso perso, mentre mi rotolo giù dal mio letto alla quarta volta che la sveglia suona perforandomi i timpani. Giuro che uno di questi giorni la lancerò contro il muro senza pensare alle conseguenze, ovvero mia madre. Posso davvero farlo? Osservo con sguardo assassino la sveglia e poi il muro... no, è meglio di no. Tengo alla mia vita. Guardo poi la mia camera con una smorfia di disgusto. Mucchi di vestiti, come fossero tante trincee, sono sparsi sul pavimento e la scrivania è talmente piena di libri, dvd di videogiochi e cd punk-rock che non si riesce più a vedere il ripiano. Sì, avrei proprio dovuto pulire ieri sera.
Con la velocità di un bradipo mi alzo dal letto pestando qualcosa e sentendo uno spiacevole scricchiolio. Non può essere. Ditemi che non ho appena distrutto il mio joystick nuovo e che era solo la mia anca. Sposto il piumone cascato interamente sul pavimento e mi accascio al terreno. Ditemi che sto sognando. Ditemi che...
- Michael! Sei in ritardo!- urla mia madre dal piano di sotto.
- Mamma, sono in lutto!- urlo di risposta osservando i resti del mio fidato compagno di avventure. Avevamo combattuto draghi e sconfitto mostri di ogni genere insieme... i migliori se ne vanno sempre per primi.
Guardo l'orologio del mio cellulare e vedendo che segna le 7 e 15 impallidisco. Se non mi do una mossa perderò l'autobus... che equivale al prendere la metropolitana che a sua volta equivale a passare venti minuti costretto ad annusare il terribile odore di ciccioni vestiti da statua della libertà. Qualcuno gliel'ha detto che siamo in Australia?
Rabbrividendo al pensiero di quel viaggio infernale, afferro un paio di skinny jeans strappati e una maglietta degli All Time Low e mi dirigo in bagno. Ovviamente sbaglio la temperatura dell'acqua passando dal saltellare come un canguro al polo Nord a fare dei falsetti che neanche Adam Levine saprebbe eguagliare. Dopo essermi lavato, esco dalla doccia quasi inciampando rovinosamente sul bagnato e mi vesto alla velocità della luce per poi afferrare il mio zaino mezzo vuoto e infilare i miei anfibi neri. Per la fretta volo giù dalle scale.... letteralmente.
- Michael! Stai bene?- chiede spaventata mia mamma sollevando la mia faccia dal pavimento.
- Potrebbe andare meglio...-
Mi rialzo e prendo il toast che mi sta porgendo mio padre per poi salutare entrambi i miei genitori e correre verso la fermata. Do un morso al mio panino e mi trattengo dallo sputare tutto per terra, ovviamente è bruciato. Sono le 7 e 25, posso farcela. Posso arrivare alla fermata entro le 7 e 30. Ce la posso anzi ce la devo fare. Pensa al ciccione sudato, pensa al tuo povero naso. A interrompere il mio discorso motivazionale ci pensa l'autobus che mi sfreccia di fianco facendomi quasi urlare dalla disperazione.
- A noi due pezzo di rottame.- sussurro tra me e me correndo verso il veicolo.
Per qualche strano miracolo, il semaforo diventa rosso facendomi guardagnare tempo prezioso per arrivare alla fermata e proprio qaundo le porte scorrevoli stanno per chiudersi, mi infilo nell'autobus aiutato da due braccia tatuate. Respirando a fatica, incrocio due occhi vagamente asiatici che mi guardano divertiti.
- Che agilità, Mike. Che agilità.- dice applaudendo per poi scoppiare a ridere.
- Taci, Calum- dico tirandogli un pugno sul braccio.
- Come stai, Clifford?- chiede Calum mentre io accendo spotify per ascoltare un po' di buona musica.
- Giornata iniziata con il piede sbagliato. Letteralmente.- Calum mi rivolge uno sguardo confuso e pensando agli avvenimenti di stamattina mi incupisco.
- Ho ucciso Edward.- dico abbassando lo sguardo.
Non giudicatemi, persone che si credono normali. Il fatto che io abbia chiamato il mio joystick Edward non sta a significare che siate più sani di me e di Calum. Anche se, in effetti, il nostro potrebbe essere un sintomo di pazzia.
- Pace all'anima sua.- dice Calum imitando il saluto militare e prenotando la fermata della nostra scuola.
Guardo la fauna che mi circonda e non posso fare a meno di notare la maggioranza di studenti che si trova nel nostro autobus. I miei pensieri vengono interrotti dalla vibrazione del telefono che fa arrestare per un secondo Wake Me Up When September Ends dei Green Day. Che mi abbia finalmente scritto amazon per avvisarmi della consegna imminente di fifa? No, ovviamente no. E' soltanto la Vodafone che mi dice che sto per terminare i Giga. Compagnia telefonica di merda, come mi puoi togliere internet? E spotify poi?
- Mike, dobbiamo scendere.- dice Calum tirandomi il braccio.
Obbedisco agli ordini del mio amico e mi siedo sul muretto vicino all'entrata insieme a lui. I nostri discorsi da poveri nerd sfigati vengono interrotti dal mio silenzio, e no non mi è entrata una mosca in bocca, tranquilli. A farmi zittire è un'alta ragazza con delle grandi cuffie nere che ci passa davanti. Ha dei lunghi capelli biondi con le punte azzurre e indossa una maglietta dei Blink-182.
- Michael, ci sei?-
- Cal.-
- Dimmi, lattuga.- dice alludendo al mio colore di capelli.
- Credi che le dee esistano?-
- Beh, io...-
- E credi che possando portare magliette dei Blink-182?- lo interrompo subito dopo seguendo con lo sguardo dove quelle vans consumate portano la ragazza misteriosa.
- Mike, che stai...?-
- Alza il culo, Calum. Dobbiamo stalkerarla.-
LUKE IS A PENGUIN
Ciao gente!
Sono tornata con una storia su metà dei cinque secondi di estate e dopo una storia su Ashton e una su Luke... perchè non Mikey? (considerando anche che dopo Ash, è il mio preferito)
Premetto che in questa storia Lucas e Ashtonno non compariranno, sorrynotsorry... anche perchè parliamoci chiaro, Ash è come il prezzemolo nelle mie storie: è ovunque.
Detto ciò, dopo Castaway questa è la mia prima vera e propria fanfiction quindi spero che vi piaccia come quanto piace a me scriverla! Mi vedo molto in Michael e Calum come personaggi e alcune delle disfatte che capitano a loro sono capitate anche a me... come la routine mattutina di Mike.
kisses,
julie
xx
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Catch 22 / Michael Clifford
FanfictionSiamo un circolo vizioso. Sei il comma 22 al mio 21. Siamo la contraddizione e allo stesso tempo l'unica soluzione alla natura l'uno dell'altra.