2. "C" for Clifford

65 5 6
                                    


Ci sono situazioni da cui uscirne è facile come bere un bere un bicchier d'acqua. Quando per esempio si scuoce ls pasta puoi semplicemente cuocerne altra, quando finisce un episodio di Teen Wolf puoi guardarne un altro o riguardare la tua stagione preferita oppure quando tua madre ti urla addosso puoi isolarti in camera tua con i Nirvana a tutto volume. Ci sono, invece, altre situazioni che sono talmente insidiose che neanche Indiana Jones riuscirebbe a salvarsi.
Qualche esempio?
Quando compri dei calzini troppo grandi e durante la giornata scivolano inevitabilmente giù dal tallone distruggendoti la caviglia; o anche quando davanti a tutti entri nel bagno del sesso opposto e non puoi evitare una figuraccia; oppure la situazione in cui si trova Michael Clifford, ovvero il sottoscritto. Lo sguardo della professoressa di Inglese vaga  sui volti spaventati, incappucciati o abbassati dei poveri studenti dell'ultimo anno. Un po' ti tregua per i senior no, eh, arpia?
Guarda Calum e poi guarda me. Lo sapevo io. Glielo avevo detto a quella testa di...

- Kennedy e Peterson.-

- Vuole farci prendere un infarto?- chiede Calum sconvolto mentre io faccio un urlo di vittoria.

- Aspettavo con impazienza una vostra reazione! Hood e Clifford, venite pure alla cattedra. Vediamo se i due nerd si interessando anche di Oscar Wilde.- dice con un ghigno malefico in volto.

- Ma ti prendo a martellate in faccia.- sussurra Calum.

- Hood, cosa dici? Vuoi che Clifford vada per primo?-

- No, io...-

- Su Mitchell? Mitch? Mi... Clifford muoviti.-

La odio. Io la odio quella donna.
Mi avvio riluttante alla cattedra con Calum che mi segue, stiamo entrambi aspettando una morte lenta e dolorosa a colpi di Ritratti di Dorian Gray. Certo che lo zio Dory era un po' autoriferito.

***

- Beh, vedi il lato positivo, Mike. Hai preso una C di Clifford!- dice Calum mentre inserisce un dollaro nel distributore di merendine. Perché diavolo il prezzo è così alto? Non gli basta un quarto di dollaro per uno stupidissimo Bounty?

- Sì, Mr. B+. Vallo a dire tu a mia madre. Mi darà in pasto al cane della signora Roberts.-

- Ma è un chiuaua!-

- È molto aggressivo.- mi difendo dando un morso alla merendina di Calum, facendo poi una smorfia.

- Cal, non prendere merendine che non mi piacciono! Non posso neanche rubartele poi!- protesto deglutendo a fatica. (N/A: tutto ciò mi capita davvero. Mi ritrovo a rimproverare alle mie amiche la scelta delle loro merendine perché se no non posso rubargliene un pezzo. Scusate ragazze, sono più strana di Mike)

- Lo faccio proprio per questo, mucca affamata.-

(grazie mrstomlinsongrier le tue risposte amorevoli)

Scoppio a ridere, sapendo che tra poco avremo avuto ginnastica e lì non riuscirò nemmeno a sorridere, figuriamoci a ridere.

- Cal?-

- Dimmi, Lattuga.-

Ah, ma allora è un'abitudine.

- C'è Brooklyn.- dico ammiccando  alla ragazza dai capelli tinti di grigio chiaro.

Se ve lo steste chiedendo, sì ci piacciono le ragazze dai capelli tinti.

- Non può essere già tornata dall'Italia!- dice il finto asiatico con occhi sognanti.

- Evidentemente può. Sta per passare qui di fianco.- dico osservando la ragazza entrare in corridoio.

Calum eccitato come lo era sua sorella al concerto di Justin Bieber, si dirige verso di lei sistemandosi il ciuffo e ammiccando per poi dire un - Ciao Brooklyn.- che voleva risultare sensuale ma che sembra solo imbarazzante. La ragazza si gira verso di lui squadrandolo con un sorriso per poi tornare seria.

- Sparisci Calum.- dice per poi andarsene in classe.

Ouch. Questa sì che faceva male. Povero Cal Pal, sarà sicuramente distrutto e...

- È pazza di me.- afferma il ragazzo appoggiandosi agli armadietti.

- Cosa?-

- Non lo vedi? Le piaccio troppo.- dice sospirando come un dodicenne alle presse con la prima cotta.

Non vorrei a mettere a freno la sua positività ma sono cinque anni che Brooklyn lo friendzona. Il povero Calum potrebbe riempire un Boeing 747 dei 2 di picche di Brook e nonostante ciò continua a provarci.
Che uomo il mio migliore amico, che uomo.

La campanella suona, ricordandoci che il professore ci aspetta insieme ad altri 26 alunni in palestra.
Sento già i brividi.

***

- Papà, ti prego, non contro Eddie. È il capitano della squadra di calcio e anche di basket... E di football e lacrosse!- dice Calum pregando il professore di ginnastica che, ebbene sì, è suo padre.
Ingiusta la vita.

- Forza Calum, in campo! E... Michael?- mi richiama.

Mi ha beccato nel mio tentativo di fuga. Accidenti, Calum!
Niente miopia in famiglia? Anche se di certo i miei capelli verdi non aiutano.

- Sì?- chiedo con il mio migliore sorriso innocente.

- Tu e Calum siete i co-capitani della vostra squadra. Che il dodgeball abbia inizio!- dice il prof per poi soffiare nel fischietto e dare inizio alla partita.

I palloni vengono presi soltanto dall'altra squadra mentre la nostra, composta da nerd e sfigati cerca di schivare meglio che può i colpi degli altri.

- Calum!- lo richiamo allarmato.

- Che?-

- Palla a ore dodici!-

- Ricevuto!-

Calum prende al volo la palla di Gus, un gigante dai capelli lunghi e unti con una statura di un grizzly e mi ringrazia. Schiviamo altri palloni quando la mia mente decide di elaborare una fantastica similitudine per rappresentare la situazione e così decido di comunicarla a Calum.

- Cal? Sai una cosa? Odio questo gioco!-

- Ma dai!- dice ironico mentre colpisce Jeanine, una ragazza con lunghi capelli neri e unti, rossetto nero e pelle pallida con la voglia di vivere alta come Ariana Grande.

- Mi sembra di essere un tacchino che sta per essere farcito il giorno del ringraziamento! Io non voglio essere spennato, Calum! Non voglio essere spennato!-

- Michael! Stai per essere spennato a ore nove!- mi urla il mio migliore amico.

Non faccio in tempo a girarmi verso la direzione indicatami da Calum che vengo colpito dolorosamente da Eddie e mi accascio a terra.
Penso che tutti voi abbiate capito dove mi ha colpito quel bastardo.
Il professore fischia e la partita si interrompe, permettendo alla classe ma soprattutto a Calum di avvicinarsi al me rantolante sdraiato sul pavimento polveroso della palestra.

- Mike! Stai bene?- domanda Calum.

- Ti sembra che stia bene, eh, finto cinese?- urlò ancora in prenda al dolore.

- Cosa? - domanda il prof confuso.

- Tranquillo, fa sempre così.- lo rassicura Calum mentre io continuo a contorcermi in preda al dolore.

- Portalo in infermeria, Calum.- dice il Prof.

Calum mi alza da terra e muovendomi come un pinguino con le convulsioni riesco ad uscire dalla palestra ed arrivare in infermeria.
Avete presente le situazioni talmente imbarazzanti o terribili da non poterne uscire di cui vi parlavo prima?

Ecco direi che trovarsi nella stessa stanza della ragazza di stamattina con del ghiaccio sui gioielli di famiglia può rientrare tranquillamente in quella categoria.

Julie's corner
Hello boys and girls!
Il secondo capitolo è qui è Michael diventa sempre più sfigato.
Nulla di nuovo.
I prossimi 3/4 capitoli sono per inquadrare meglio i personaggi e dare una cornice alla storia quindi la vera e propria trama sarà introdotta intorno al capitolo 6.
Spero che la storia vi piaccia e nulla, vi mando un abbraccio.

julie
xx

Catch 22 / Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora