4. Stanford & Billie Joe

54 3 0
                                    

Avete presente quella sensazione fastidiosa di avere un ronzio continuo e costante nelle orecchie? Come se aveste una mosca sempre di fianco al viso? Vi presento mio cugino Ethan e suo fratello gemello Grayson. A soli 5 anni i due gemelli hanno l'energia di Calum prima che inizi una partita di rugby mentre la mia in confronto è pari a quella di un bradipo.
Un bradipo in letargo però. Aspettate, i bradipi vanno in letargo?

Tornando alla mia situazione attuale, mentre Grayson mi tira i capelli verdi guardandoli ammirato, suo fratello mi fa venire la voglia di prendere una padella e sbattergliela ripetutamente in testa.

-Mikey! Mikey! Posso vedere i tuoi orecchini? Anche io voglio gli orecchini!-

-No, Eth. I tuoi mi uccidono se ti convinco a fare gli orecchini.-

-Uf. Fa male farli?-

-Un po'.-

-Mikey! Quando ti tingi di nuovo i capelli?-

-Non lo so, Ethan.-

-Mikey! Dov'è il tuo joystick?-

-Ethan, se non stai...-

-Mikey! Mikey! Voglio ...- comincia il piccolino prima che Louis gli tappi la bocca con dello scotch.

-Grazie. Sei il mio salvatore.- dico per poi fare una carezza a Ethan. Povero bambino petulante. –Senti Lou, i bradipi vanno in letargo?-

-Sì...aspetta, no che non lo fanno! Ma che razza di domanda è?- chiede sconvolto

Il campanello suona salvandomi da quella conversazione e Calum fa il suo ingresso trionfale salutando tutti i parenti vari.

-Riunione di famiglia!- dice allegro posando le chiavi sul mobiletto.

Perché tutti sapevano di questo pranzo e io no?

-Cal, perché hai suonato se avevi le chiavi?- chiede Louis.

Il ragazzo fa spallucce e si toglie la giacca appendendola sull'attaccapanni rosa di mia madre. Conoscendolo si era dimenticato di avere le chiavi in tasca e se n'era accorto solo dopo aver suonato il campanello. Idiota.

-Calum!- lo richiamano i miei genitori accogliendolo come se fosse parte della famiglia. Calum ed io ci conosciamo da così tanto che i miei lo trattano come un figlio e, purtroppo per lui, non solo in maniera positiva.

-Sei in ritardo, ragazzo.- dice mio padre con voce severa. Che vi dicevo?

-Lo so, lo so, Aiden ma mio padre mi ha trattenuto per parlare di una cosa di scuola.- dice Calum dispiaciuto.

Il silenzio viene rotto da mia nonna che con l'eleganza che contraddistingue la mia famiglia comincia a sbraitare:- Forza Clifford! Tutti a tavola! Anche tu, Calum, il mio cinese preferito! Non vorrai mica scappare dalle mie lasagne!-

Trattengo una risata e guardo Calum sorridere rassegnato.

-Non mi perderei mai le sue lasagne ma, Meredith, le ho già detto che sono neozelandese non cinese!-

-E io ti ho detto di darmi del tu e di chiamarmi nonna! Siamo due testoni!- dice dandogli una carezza sulla guancia.

–Michael? Tesoro? Ti sei incantato?- mi chiede una vota congedato Calum.

-Oh, sì, scusami. Sono solo un po' stanco.-

-Non mi freghi, ne parliamo stasera.- dice tirandomi verso la tavola.

Tutta la mia famiglia (e Calum) mi guarda, con uno strano sorriso, come se avessi fatto qualcosa di male.

-Ho qualcosa in faccia? No? Ah...non mi guardate così, le ho lavate le mani!- dico cercando di scusarmi per qualcosa che neanche so.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 23, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Catch 22 / Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora