Avete presente quella sensazione fastidiosa di avere un ronzio continuo e costante nelle orecchie? Come se aveste una mosca sempre di fianco al viso? Vi presento mio cugino Ethan e suo fratello gemello Grayson. A soli 5 anni i due gemelli hanno l'energia di Calum prima che inizi una partita di rugby mentre la mia in confronto è pari a quella di un bradipo.
Un bradipo in letargo però. Aspettate, i bradipi vanno in letargo?Tornando alla mia situazione attuale, mentre Grayson mi tira i capelli verdi guardandoli ammirato, suo fratello mi fa venire la voglia di prendere una padella e sbattergliela ripetutamente in testa.
-Mikey! Mikey! Posso vedere i tuoi orecchini? Anche io voglio gli orecchini!-
-No, Eth. I tuoi mi uccidono se ti convinco a fare gli orecchini.-
-Uf. Fa male farli?-
-Un po'.-
-Mikey! Quando ti tingi di nuovo i capelli?-
-Non lo so, Ethan.-
-Mikey! Dov'è il tuo joystick?-
-Ethan, se non stai...-
-Mikey! Mikey! Voglio ...- comincia il piccolino prima che Louis gli tappi la bocca con dello scotch.
-Grazie. Sei il mio salvatore.- dico per poi fare una carezza a Ethan. Povero bambino petulante. –Senti Lou, i bradipi vanno in letargo?-
-Sì...aspetta, no che non lo fanno! Ma che razza di domanda è?- chiede sconvolto
Il campanello suona salvandomi da quella conversazione e Calum fa il suo ingresso trionfale salutando tutti i parenti vari.
-Riunione di famiglia!- dice allegro posando le chiavi sul mobiletto.
Perché tutti sapevano di questo pranzo e io no?
-Cal, perché hai suonato se avevi le chiavi?- chiede Louis.
Il ragazzo fa spallucce e si toglie la giacca appendendola sull'attaccapanni rosa di mia madre. Conoscendolo si era dimenticato di avere le chiavi in tasca e se n'era accorto solo dopo aver suonato il campanello. Idiota.
-Calum!- lo richiamano i miei genitori accogliendolo come se fosse parte della famiglia. Calum ed io ci conosciamo da così tanto che i miei lo trattano come un figlio e, purtroppo per lui, non solo in maniera positiva.
-Sei in ritardo, ragazzo.- dice mio padre con voce severa. Che vi dicevo?
-Lo so, lo so, Aiden ma mio padre mi ha trattenuto per parlare di una cosa di scuola.- dice Calum dispiaciuto.
Il silenzio viene rotto da mia nonna che con l'eleganza che contraddistingue la mia famiglia comincia a sbraitare:- Forza Clifford! Tutti a tavola! Anche tu, Calum, il mio cinese preferito! Non vorrai mica scappare dalle mie lasagne!-
Trattengo una risata e guardo Calum sorridere rassegnato.
-Non mi perderei mai le sue lasagne ma, Meredith, le ho già detto che sono neozelandese non cinese!-
-E io ti ho detto di darmi del tu e di chiamarmi nonna! Siamo due testoni!- dice dandogli una carezza sulla guancia.
–Michael? Tesoro? Ti sei incantato?- mi chiede una vota congedato Calum.
-Oh, sì, scusami. Sono solo un po' stanco.-
-Non mi freghi, ne parliamo stasera.- dice tirandomi verso la tavola.
Tutta la mia famiglia (e Calum) mi guarda, con uno strano sorriso, come se avessi fatto qualcosa di male.
-Ho qualcosa in faccia? No? Ah...non mi guardate così, le ho lavate le mani!- dico cercando di scusarmi per qualcosa che neanche so.
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Catch 22 / Michael Clifford
FanfictionSiamo un circolo vizioso. Sei il comma 22 al mio 21. Siamo la contraddizione e allo stesso tempo l'unica soluzione alla natura l'uno dell'altra.