BamBam fu svegliato dai raggi del sole caldi e luminosi.
Sentì una mano sul fianco, sorrise pensando a Jackson.
Poi, quando si girò, si accorse che la mano non era di Jackson.
Spalancò gli occhi e smise di respirare.
Si era trovato davanti un Yugyeom che ancora vagava nei mondi dei sogni.
In quel momento si sentì la persona più schifosa al mondo, ancora una volta.
BamBam si alzò di scatto dal letto e cercò di indossare la prima cosa che vide, per poi uscire.
Non poteva sorridere a Yugyeom o baciarlo senza sentirsi male, insomma come si poteva scambiare il fidanzato per un altro?
BamBam senza volerlo continuò a pensare a Jackson, mentre camminava per le vie fredde del mattino, vuote e poco luminose.
Arrivò ad un parco, il parco in cui si era incontrato con Jackson qualche settimana prima.
Alla vista di quella panchina, verde come se la ricordava, si sentì cadere.
La verità era che a BamBam mancava tanto Jackson.
BamBam voleva risentire la mano di Jackson sulla sua guancia, magari baciarla e poi stringerla tra le sue.
BamBam quando in quel parco, dall'altra parte, vide Jackson che camminava mano nella mano con un altro, smise di dare un motivo alla vita.
Aveva realizzato che da sempre, fin quando se ne era andato, non aveva mai smesso di amare Jackson.
Da sempre, sperava di poterlo rincontrare, anche solo una volta.
BamBam se ne era forse accorto troppo tardi? Jackson aveva già trovato, così velocemente, un sostituto sia a BamBam che alla dolce sorellina?
Una lacrima rigò la guancia del piccolo BamBam, che socchiuse leggermente gli occhi.
BamBam è fatto per amare Jackson.
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