A 6 anni ero minuto.
In realtà lo sono stato fino a 16 anni.
I miei genitori spaventati da questo stato di minutezza (i muscoli sembravano essere stati risucchiati dalle ossa) mi iscrivono in piscina.
Corso intensivo estivo.
Gran sballo.
Il mio istruttore è polacco.
Il primo giorno apnea.
Aiuto fatemi respirare.
Dove cazzo sono finito.
Che puzza sto cloro.
Iniziano le bracciate, nuotare, nuotare, nuotare.
A volte tavoletta.
E poi bracciate, nuotare, nuotare, nuotare.
La piscina non mi piace.
Lo confesso ai miei: "Finisco il corso solo perché avete pagato".
Non diventerò mai un nuotatore e i miei muscoli resteranno sempre nascosti dietro le ossa.
Voglio giocare a pallone.
Lo sento come una droga nelle vene.
Sgambate, sgambate, sgambate. Pallone, pallone, pallone. Calci, goal, fuorigioco. Tornei provinciali. Questo si che è un gran sballo.
Non diventerò mai un nuotatore ma non diventerò mai nemmeno un calciatore.
Gran sballo di sto cazzo.
Non ero nemmeno tanto male. Avevo le qualità tecniche per diventare professionista ma sono restato minuto per troppo tempo, in un calcio in un cui all'epoca prediligeva l'aspetto fisico.
Un sogno che non si è realizzato non ha spazzato però via la passione.
Sgambate, sgambate, sgambate.
Sgambetto ancora sui campetti di provincia perché per me il calcio è un atto di fede.
Mi emoziona talmente tanto giocare a calcio che un giorno (avevo circa 7 anni) mi sono cagato addosso e quel giorno ho segnato 3 gol. Mentre scendevo la scala svedese in un esercizio di allenamento, metto male il piede e scivolo procurandomi una contusione al polso. Sento tutti gli altri bambini ridere di me, nel frattempo dallo spavento tre piccoli stronzetti sono rimasti nelle mie mutande. Ed ora come faccio? La partita sta iniziando. Non ho alternativa. Gioco con gli stronzetti nelle mutande. Gli altri stronzetti che ridevamo di me sono nel campo e li punisco con tre gol. Dicono che calpestare la merda porti bene. Io direi anche portarsela in giro nel culo, l'ho testato sulla mia pelle, del culo.
Arrivo a casa in lacrime: "Mamma, mamma, mi sono cagato addosso ma ho fatto tre gol."
Si è disposti anche a camminare nella merda per raggiungere la libertà dell'anima.
Questo ho imparato tra una bracciata e una sgambata.
Bracciata, sgambata.
Bracciata, sgambata.
Cloro no. Erba sì.
Profumo d'erba.
Gran sballo.
STAI LEGGENDO
VITA DA ME
Ficción GeneralAd un certo punto mi sono fermato, mi sono guardato allo specchio e mi sono chiesto: Ma che cazzo ho combinato fin'ora? La risposta è tutto quello che leggerete qui, in chiave auto-ironica, spirituale, prospettica, profonda, drammatica.