GIOVEDÌ: Soli a casa.

72 12 2
                                    

Oggi risveglio bellissimo.
La giornata precedente è stata meravigliosa. Però anche oggi dobbiamo andare a scuola, e quindi dobbiamo scrivere, leggere, studiare, ascoltare e... che palle.
La giornata parte bene, quindi in poco tempo sono già pronto per andare a scuola.
Arrivato sopra il bus vedo il ragazzo del mio condominio. Così decido di andargli a parlare, questa volta niente me lo avrebbe impedito!!!
Arrivato da lui mi presentai e gli dissi "Piacere di conoscerti. Io sono Michele, il ragazzo del 3 piano".  Lui mi guardo un attimo e mi disse con un fil di voce "Ciao. Io sono Emanuele( Un ragazzo con un volto tondeggiante, occhi verdi-azzurri, alto e robusto e con un vocione ) e come già sai mi sono trasferito da poco nel tuo palazzo".  Io gli chiesi "ti va di parlare un poco, per conoscerci meglio?"  lui mi ascolto e annuì.
Iniziammo a parlare, ma il tempo non ci permetteva di approfondire i nostri discorsi, cosi lo bloccai mentre parlava. E gli dissi "Scusa un attimo. Tra poco devo scendere alla fermata, ti va di continuare a parlare all' uscita della scuola?"  Mi guardò e mi disse "Per me va bene. Allora ci vediamo più tardi".
Ci salutammo con un gesto e riprendemmo ognuno la propria strada.
Arrivato davanti scuola vidi Marco, Alice e un altro mio caro amico: Francesco.
Un ragazzo di poche parole. Occhi verdi, capelli mossi castani, alto e magro. Una persona abbastanza silenziosa ma simpatica.
Stavano parlando tutti e tre della gita nel bosco, così mi avvicinai anche io a loro e li salutai.
Saliti in classe mostaì subito la giustificazione all'insegnante di turno che così facendo non mi interrogò.
Alla seconda e terza ora fú il turno della biologia, per fortuna oggi laboratorio .
Quarta e quinta ora invece interrogazione di fisica.  Ma io avevo pur sempre la giustificazione e quindi addio prof.
Passano le ore è Finisce anche questa giornata scolastica.
E così io, Alice, Marco e Francesco ci dirigiamo prima al panificio per comprare qualcosa da mangiare e poi verso la fermata.
Arrivati al nostro punto di attesa dell'autobus vediamo dalla parte opposta della strada due ragazzi ubriachi fradici che girano cantando a squarcia gola. Non ci facciamo caso più di tanto e distogliamo il nostro sguardo da questi due.
Iniziamo a parlare di cosa avremmo fatto alla festa, fino a quando Alice non mi guarda male e mi tira la maglietta dicendomi "Ed io? Che faccio? A me non mi inviti? Non mi vuoi questa sera con te?."  Io la guardo stupito e le dico "Aspetta non fraintendermi, non è che io non ti voglia invitare, ma saremo soltanto ragazzi, ti sentiresti a disagio".  lei "Allora inviteró una mia amica così potrò venire".  Io "Ma saremmo lo stesso tre ragazzi e due ragazze."  Lei "E allora tu invita quella ragazza lì, quella strana di ieri mattina."  Gli risposi subito con tono arrabbiato "NON È STRANA!!! E comunque si chiama Luna".  Alice mi rispose dicendo "Sarà, comunque trascurando ciò, stasera io e la mia amica siamo a casa tua giusto?"
Io "Se porti anche questa tua amica si. Così saremo tre ragazzi e tre ragazze. Quindi, mi raccomando questa sera tutti da me e non trovate scuse!.
Casa mia quella sera era libera, i miei genitori dovevano fare il turno di notte all'ospedale.Quindi casa era disponibile per questa festa tra amici.
Una volta arrivato a destinazione, salutai tutti e scesi dal bus con Emanuele. Gli parlai della mia giornata e ci salutammo.
Entrato a casa vedo già tutta la mia famiglia a tavola. Cosi vado a lavarmi le mani e poi mi siedo con loro. Arrivato a tavola mi sento ripetere per la miliardesima volta dai miei genitori la seguente frase "Michele ti ricordo che questa sera noi saremo all'ospedale a fare compagnia alla nonna. Tua sorella e tuo fratello andranno a dormire dalla zia Sara e tu invece resterai qua a casa da solo. Dato che ormai sei grande, non hai bisogno di qualcuno che ti faccia da babysitter. Però mi raccomando, noi ci fidiamo di te, non combinare guai".
Classica frase, alla quale io annui e dissi "Nono, tranquilli. Non preoccupatevi per me, non combineró nulla, starò qua a casa a vedere un film in salotto." Nel frattempo un piccolo sorrisino cercava di spuntare dal mio volto .
Dopo aver pranzato e aver preso il caffè sento provenire dalla cucina il solito grido quotidiano che ormai conosco a memoria  "MICHELEEEEEEE. HAI FATTO I COMPITIIII?" io "No mamma. Per domani non c'è ne sono". Lei "E PERCHÉ NON TE LI ANTICIPIII?".  Io "Perché mi annoia..".
In realtà i compiti per l'indomani c'erano e come: interrogazioni, la verifica e molti esercizi, ma avevo la piena intenzione di stampare, quindi non avrei avuto bisogno di farli.
Dopo essere stato spaparanzato nel divano per una paio di minuti, mi ricordo di dover ancora informare Luna per la serata!! Così prendo di corsa il cellulare e le scrivo testuali parole "ei,Ciao Luna, sono io Michele, lo scemo di ieri, Come stai? Spero bene, avrei una proposta da farti. Questa sera a casa mia ci sarà una festa tra amici, saremo tre ragazzi e tre ragazzi, tutti miei cari amici. Ci saranno Alice, la ragazza di ieri, e Marco che già conosci di aspetto e poi altri miei cari amici.
Allora ti piacerebbe venire alla mia festa questa sera? Aspetto una tua risposta.
Fatto ciò vado subito a farmi la solita doccia giornaliera.
Una volta finito di fare la doccia, asciugare il corpo e i miei capelli ricci vado a vedere quali vestiti avrei indossato la sera stessa.
Scelgo una camicia a quadri nera e rossa con una bellissima felpa grigia con una fascia di colore rosso e nero, con al centro la scritta Londra in bianco. Jeans blu e convers azzurre.
Prendo il telefono e vedo un messaggio da parte di Luna. Cosi vado a vedere quale sia la sua risposta. Sarà un si? Oppure sarà un no?.
Finalmente il telefono carica la chat e leggo il seguente messaggio:" Ciao Michy. Come potrei non ricordarmi di te, il mio scemotto ❤️, ho chiesto a mia madre se questa sera potevo uscire tutta la notte con un amico, e lei ha voluto sapere subito con chi?. Quindi le ho detto che sarei uscita con te, lei mi ha guardata e mi ha detto che di te si fida, perché gli sei sembrato un ragazzo affidabile e responsabile. Così mi ha detto di si!.
Quindi questa sera ci sarò. A più tardi scemotto❤".
Appena finì di leggere il messaggio mi venne quasi da esultare, ma mia madre da un paio di minuti mi guardava sospettosa.....
Passano due orette e una volta finito di cenare, i miei genitori, mia sorella e mio fratello finalmente si preparano per andarsene.
Una volta pronti si dirigono all'entrata, mi guardano, mi salutano e poi escono dalla porta.
Appena chiusa la porta corro subito a cambiarmi.
Dopo essermi vestito mi sistemo i capelli, mi metto il profumo, mi lavo i denti e metto in ordine un poco la casa.
Sono le 21:30, l'appuntamento è per le 22:00. Mentre preparo le birre e tutto ciò che sarebbe servito per la serata sento bussare al campanello. In quel momento vado un attimo in ansia. E Se i miei genitori fossero ritornati a casa per qualcosa che si erano dimenticato? E se quindi mi avrebbero visto vestito per una festa, e se avrebbero visto le birre sopra il tavolo? Cosa sarebbe successo??.
Allora andai a vedere, con un poco di ansia, chi fosse, guardando dall'occhiolino della porta. Era Luna.
Le aprì subito la porta, lei mi diede un bacio sulla guancia e la feci accomodare.
Era stupenda. Aveva un vestito stupendo che si abbinava con il suo bellissimo rossetto rosso vivace.
Le feci subito un complimento. Lei mi sorrise ed arrossì.
Le chiesti se voleva girare e guardare la casa,e fare come se questa fosse casa sua. Lei mi disse di si e quindi io le mostrati tutta la casa.
Arrivati nella mia stanza lei notò
Subito le mie foto incorniciate. Queste foto risalgono da quando ero appena nato, fino alla attuali scuole superiori. Tra tutte quella che le piacque di più, fu quella dove io avevo 2 anni ( circa ) e tenevo in braccio un orsacchiotto, che a quei tempi era più grande di me.
Appena finì di vedere tutte le foto ritornammo in salotto. Le feci cenno di sedersi nel divano e lei lo fece.
Inizziammo a scherzare, guardarci e ridere.
Continuammo cosi fino a quando non sentì suonare al campanello. Quindi ci alzammo entrambi dal divano ed andammo a vedere chi fosse.
Erano Alice e la sua amica(Sabrina). Aprì la porta e le feci entrare. Alice indossava un abito elegante mentre la sua amica, beh, era vestita da prostituta...
Presentai Luna a Sabrina e anche ad Alice anche se già si erano incontrate.
Mentre Luna e Sabrina parlavano nel salone, io me ne andai in cucina e con me si trovava Alice che mi seguiva.
Presi una bottiglia di acqua e ne versai un poco in bicchiere. Lo presi ed iniziai a bere, quando Alice decise finalmente di parlarmi e mi disse  "Tu e Luna siete fidanzati?". In quel istante quasi mi soffocai con l'acqua. Quindi posai il bicchiere e con il dolore nella gola le dissi "No, certo che no. Cosa te lo fa pensar-?".  Mi stava per rispondere quando suonò di nuovo il campanello.
Questa volta erano Marco e Francesco con Delle altre birre.
Li faccio entrare, li presento alle restanti persone e finalmente la festa può iniziare.
Ci sediamo subito sopra un tavolo e sopra di esso poggiamo birre, carte, soldi ecc.
Iniziamo a giocare a scopa con le carte. Marco e Francesco sanno giocare molto bene, quindi riescono ad arrivare in finale. E tra i due ha la meglio Marco.
Dopo è il turno dell'asso che corre, qui io sono imbattibile. Riesco a far eliminare tutti ed rimaniamo solo io e Luna, la quale guardo stupefatto mentre mi batte, e così vince lei.
Ed in fine è il turno di 31 . Qui invece avvantaggiato si trova Francesco, il quale riesce ad arrivare in finale con Alice, e a vincere con un grande colpo di culo ed un piccolo errore da parte di Alice.
Sono le 23:47 e notiamo che nel corso di tutte quelle partite a carte molte bottiglie di birra sono rimaste vuote. Quindi mi viene l'idea di giocare al gioco delle bottiglia.
Così ne parlo con il resto del gruppo e tutti accettano.
Ci sediamo nel tavolo. Io sono a capotavola, all'altra estremità si trova Francesco, mentre accanto a me si trovano Alice e Luna. Ed accanto a loro Marco e Sabrina.
Mettiamo la bottiglia sopra al tavolo e decidiamo di far iniziare il gioco a Francesco. Però ad un certo punto interviene Sabrina e dice "Facciamo un cosa per rendere il gioco più interessante. Leviamo l'opzione della verità e lasciamo solo l'obbligo, ci state si o no? Oppure avete troppa paura?".
Ci guardammo, ed ognuno pensò un attimo. Dopo un poco decidemmo di optare per il si!.
La bottiglia incominciò a girare e si fermò verso Marco. Francesco lo guardò e gli disse "Bacia il cane."  iniziammo a ridere tutti tranne Marco, che si trovo obbligato a baciare il mio cane Argo, che bacio appassionante ahahahahaah, povero Argo.
Poi tocco a Marco che girò la bottiglia ed essa si fermò davanti Sabrina. Così Marco le disse "Visto che poco fa ridevi tanto, da ora per il resto della partita giocherai soltanto in intimo. E questa fu la sua punizione, anche se lei non sembrava tanto dispiaciuta.
Quindi si spogliò e resto in intimo.. trasparente aggiungerei.
Poi toccò a Luna. Che dovette decidere la mia punizione.
Io inizia a sperare di non avere una punizione simile o allo stesso livello di quella di Marco.
Luna mi guardò mi fece un sorrisino e mi disse "Dato che tu hai un ottimo comportamento a scuola. Dovrai levare la sedia al professore mentre si siede".
E questa era pesante per me.. Io ho sempre avuto un comportamento impeccabile ma questo obbligo avrebbe cambiato il mio modo di essere visto dai professori. A mio malincuore accettai... Ma finalmente toccava a me.
Presi la bottiglia e la feci girare. Chi sarebbe capitato/a???. La bottiglia girò, girò e girò fino a quando non si fermò verso..
*Driiiiin* suonò il mio telefono..erano i miei genitori..
"Ragà zitti,su sono i miei non di stare muti".   
~"pronto? Ei ciano Mamma,si dimmi. Nono tranquilla,sono qui che vedo qualche serie tv,comunque dimmi tutto..ah..capisco..quindi starete fuori fino a domani pomeriggio sul tardi..uhm capisco..ok ,nono tranquilla non c'è problema,mi cucinerò io domani,sisi tranquilla,ciao."~
"allora ragazzi eravamo rimasti.."
Quindi ritornammo a giocare e questa volta usci Ciccio
Marco corse subito verso di me e mi bisbiglio all'orecchio un obbligo da poter proporre. Mi piacque e quindi dissi a Francesco "Cicco, ti è capitata una bella punizione, mi dovresti ringraziare".
Lui mi guardo e mi disse "Grazie compà, grazie, grazie ti adoro".  Io "Aspetta, fammi finire di parlare prima. La tua punizione sarà sfilare con addosso un tanga a scuola, con sopra di esso una tuta abbastanza trasparente. Sarà bello riprenderti col telefono mentre sfilerai."  .In quel momento partì una risata che durò per minuti e minuti, mentre Francesco mi guardava con uno sguardo pieno di odio.
Una volta finita la lunga risata continuammo il giro.
Ora era il turno di Alice che dovette decidere la punizione per Luna. Alice la guardo con un poco di odio e le disse  "Cara Luna tu dovrai sbatterti un uovo crudo in testa".
Luna rimase inizialmente scioccata ma poi mi chiese di darle un uovo. Cosi essa prese un uovo crudo e lo spiaccicò sopra la sua testa. Mentre lei stava andando a levarsi almeno le bucce dai capelli Alice rideva sotto i baffi.
Ed in fine tocco a Sabrina girare la bottiglia. A lei tocco dare la punizione ad Alice. Sabrina con tutta la sua perversione disse "Alice dato che ho notato che tu hai una certa "ammirazione" verso Luna, dovrai baciarla sulle labbra.
Alice si girò di colpo verso Luna e la fisso dritto negli occhi .
Dopo quasi 10 minuti di discussioni finalmente Alice decise di fare l'obbligo che le era stato assegnato. Così si avvicinò a Luna, la guardo negli occhi e con dispregio le diede un bacio a stampo sulle labbra.
Intanto si erano fatte già le tre e mezza. Ed Un poco per l'orario,un poco per Alice che continuava a guardare con odio Luna, Un poco per tutte le birre scolate e per Sabrina e Marco che iniziavano a sentirsi stanchi ebbriachi alcuni decisero di ritornare a casa.
Così Alice e Francesco capirono che forse era meglio andare. Salutai Marco e Francesco che intanto ritornarono a casa.
E mentre Luna aiutava Sabrina,  ubriaca fradicia, a rivestirsi, decisi di parlare un attimo con Alice.
Le chiesi come mai fosse stata cosi cattiva, invidiosa e antipatica con Luna.  Lei mi guardo con una lacrima che gli scendeva dagli occhi e abbracciandomi mi disse "Non voglio prenderti. Ho paura che lei possa riuscire a farmi odiare, e tu sei l'unica persona che mi e rimasta accanto per tanto tempo. Non voglio che ti porti via, che ti faccia dimenticare di me. NON VOGLIO PERDERTI...".
La strinsi ancora più forte e le dissi "Non potrei mai odiarti, sei la mia migliore amica, non ne avrei mai il motivo. Io ti voglio bene e lo sai, quindi non preoccuparti . Io ci sarò sempre per te come ho sempre fatto fin'ora e non me ne andrò mai, promesso".
Lei mi abbracciò forte e dopo un po mi lasciò andare. La guardai negli occhi le diedi un bacio sulla fronte, poi ce ne ritornammo in Salotto.
Una volta pronte Alice e Sabrina salutarono Luna, Alice questa volta la saluto con un poco di affetto, e poi se ne andarono.
Rimase soltanto Luna alla quale chiesi "Luna ma tu come vai a casa?".  Lei mi rispose con una strana faccia "Non lo so.. Sono venuta con l'autobus, ma a quest'ora non ne passano più ".
Io purtroppo avevo il motorino in riparazione, e quindi non l'avrei potuta accompagnare.
Pensai un po'. Fino a quando l'unica cosa sensata da dirle fu questa "Puoi rimare qui a dormire se vuoi. I miei genitori rimarranno fuori tutta la notte, torneranno domani. Quindi hai un posto dove poter dormire".
Lei mi guardo un poco stupita e mi disse "Se non dó fastidio per me va bene,ma non è che per te è un fastidio?"
Le dissi "Non dai fastidio, non me ne daresti mai tu. Non ti preoccupare. Tu dormirai sopra il mio letto, io in quello dei miei genitori. Mi dispiace solo per il fatto che non abbia pigiami della tua misura da darti. Per te va bene?". Lei "Va benissimo, stai tranquillo, grazie mille di tutto ".
Io "Un altra cosa, mi dispiace tanto per quello che è successo con Alice. Ora ti accompagno subito a farti fare lo shampoo.
Lo ha fatto solo perché lei ci tiene molto a me e non permetterebbe mai che nessuno mi possa separare da lei. Ma abbiamo chiarito poco fa ed ora è tutto apposto, scusa ancora".  Lei mi disse "La capisco. Io avevo una migliore amica tempo fa, ma un giorno una mia compagna stando sempre con lei riuscì a convincerla ad odiarmi. E da allora non mi rivolge più nemmeno la parola, e poi le farei anche io se qualcun'altra ti ronzasse attorno".  Le dissi imbarazzo " emh..grazie e scusa mi dispiace(?)".
Lei mi guardò e mi fece un piccolissimo sorriso.
Per fare prima l'aiutai a fare lo shampoo e poi l'accompagnai fino alla cameretta.
Lei si corico subito sopra il mio letto, io la coprì e le diedi un bacio della buona notte sulla guancia.
Ritornai nella camera dei miei genitori, spensi la luce e mi coricai sopra quel grande lettone.
Inizia a pensare alla serata trascorsa, a Marco e Sabrina ubriachi fradici, a ciò che mi aveva detto Alice e cosa avrei detto hai miei genitori riguardo Luna. Mentre pensavo con gli occhi chiusi sopra il letto, sentì in mezzo al buio dei passi. Cosi accesi la luce del lume e vidi Luna molto assonnata che si avvicinava al letto. Sdraiarsi nel letto e coprirsi.
Quindi, le accarezzai il viso e notai che stava morendo dal freddo, probabilmente dovuto sicuramente al suo vestito che aveva messo per l'occasione,dato che era bagnato.
Così l'abbracciai per farla stare al calduccio e le dissi "puoi rimanere qui con me se vuoi, ti riscalderò io".
Lei aprì leggermente gli occhi, mi accarezzò la guancia e con quelle sue guanciotte rosse mi baciò sulle labbra. Io ricambiai quel bacio pieno di amore e poco dopo lei si addormentò tra le mie braccia.
Le sfiorai il volto, le diedi un ultimo bacio sulla fronte e poco prima di addormentarmi anche io le sentì pronunciare sotto voce "ti amo..".
Le diedi un piccolo bacio sulle labbra e risposi "ti amo anche io Luna".
Poco dopo mi addormentai anche io in quel lungo e caloroso abbraccio.

Settimana Da Adolescente Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora