Capitolo 12: "Vuoi che ti baci?"

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Canzone del capitolo: Love me like you do - Ellie Goulding

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Shiri's Pov

Avevo caldo. Troppo caldo. Il caldo di Jason. Avevo la grossa figura muscolosa di Jason che mi schiacciava così da farmi lottare per muovermi. Eravamo nel letto di Melissa ma lei non era più qui quando mi svegliai. La luce brillava perfettamente dalla porta scorrevole di vetro, alla mia faccia ovviamente accecandomi!

Grugniti esplosero dalla mia gola con ogni tentativo che feci per spostare Jason. La scorsa notte ci eravamo addormentati, con me accoccolata sotto il braccio destro di Jason e lui sotto la stretta di sua madre. Il suo letto matrimoniale californiano era molto comodo per dormire.

"Okay Jason, non posso provarci più. Scendi." Riuscii a malapena a far uscire le parole dal soffocamento. Okay, potrei aver esagerato giusto un po', ma era un ragazzo pesante.

"Hmm?" Seppellì la sua testa ancora di più nel mio collo. Presi l'iniziativa di schiaffeggiargli la testa con il braccio che avevo libero.

"Non riesco a respirare Jason." Continuai a schiaffeggiargli leggermente la testa, la sua gamba continuava a tenermi intrappolata sotto di lui senza alcuna via di fuga.

Finalmente iniziò a spostarsi così che fosse soltanto steso sul mio braccio. Respirai l'aria di cui ero stata privata e mi voltai verso Jason.

"Cosa devo fare con te?" Mossi la mano verso il suo viso e ovunque io volessi. Il suo collo, indietro verso la sua mascella, lungo la sua ispida guancia non rasata, e la mano destra posata di fianco la sua testa.

"Ora sei tu l'inquietante." Il suo stridio mi fece qualcosa. Era così attraente. Era... sexy.

"Sei caldo." Sentii il bisogno di dirglielo solo perché potevo.

"E tu sei fredda." Allungò l'altra mano e seppellì il viso alla base del mio collo.

"Odori di buono," Il suo mormorio fu quasi difficile da comprendere. Provai a spingerlo via così da potermi alzare. "no, non muoverti, sto comodo." Il suo respiro era rilassato e mi colpiva la pelle. Era calmante, ma stavo leggermente sudando.

"Ohhh andiamo Jason. Lasciami uscire." Continuò semplicemente a grugnire essendo la testarda persona che è. Emisi un sospiro sapendo che non si sarebbe mosso.

Hm hm hm forse posso...

Senza dargli altro peso ficcai il dito indice nel suo fianco. Appena si ritrasse e cambiò la sua posizione sdraiandosi sulla schiena, saltai fuori dal letto ridendo come una spensierata scolaretta.

Ero genuinamente felice. Qualcosa che non sentivo spesso prima di Jason

Saltò su e mi guardò. I suoi occhi luccicavano con qualcosa che non avevo visto prima. Era divertimento? Desiderio forse? Spinsi i pensieri verso il retro della mia mente. Di certo non mi avrebbe desiderata.

"Andiamo a vedere se mamma ha preparato la colazione." Jason saltò completamente sveglio con i pantaloni del pigiama appesi vagamente ai suoi fianchi. Sembrava cooooosì delizioso. Fai uscire questi pensieri dalla tua testa! È cinque anni più grande di te! Oh cielo, sono così confusa.

Scendemmo le scale verso la cucina. Quando arrivammo alla nostra destinazione, Melissa non era in vista.

"Forse è uscita. La chiamo." Jason prese le scale per prendere il suo cellulare. Tornò giù con il cellulare già premuto contro l'orecchio.

"Si.. Okay mamma," Un giocoso, sorriso da bambino era piazzato sul suo viso. "lo faccio subito." Attaccò e si avvicinò al frigo.

"Vuole che prendiamo il necessario per preparare i french toast. Sta uscendo da un centro commerciale ora." Disse tirando fuori un cartone di uova e latte e posò gli ingredienti sul bancone. Lo vidi prendere padelle, ciotole, piatti, e posate da vari armadietti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 27, 2016 ⏰

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