<Jonghyun...non voglio più rimanere sola...> sussurro più a me che a lui. Mi trasformo in forma umana e lo fisso seria. Anche lui ritorna umano e mi stringe le spalle.
<Q-quindi mi accetti?> chiede balbettando, e sbattendo le palpebre più volte <Accetti che io stia al tuo fianco anche se sono il figlio dell'assassino dei tuoi genitori?> dice tremando, sembra così indifeso.
<Sì...però vorrei sapere perché non me lo hai detto prima> punto gli occhi nei suoi.
<Cosa hai fatto quando te l'ho detto?> chiede, rimango spiazzata dalla domanda, e aspetto qualche secondo prima di dare la risposta.
<S-sono scappata...>
<Ecco, pensa se te lo avessi detto prima, quando ancora ci conoscevamo poco...saresti andata via definitivamente...non avrei più potuto averti nella mia vita...in poche parole, ho avuto paura di perderti> dice tutto d'un fiato. É bello essere importanti per qualcuno, in qualche modo sento di poter servire per qualcosa.
Lo abbraccio, e mi avvicino al suo orecchio.<Sai, é bello sentirsi dire queste parole...grazie> sorrido e mi appoggio sulla sua spalla, inspirando il suo odore, sa di fresco...di nuovo.
<Non le dico soltanto, le penso anche, giuro che non sto mentendo> mi stringe di più a se, mi piace quando fa così.
<Ok, ti credo...ti va di raccontarmi cosa é successo il giorno dell'omicidio della mia famiglia?> non sono sicura di volerlo sapere, comunque però devo scoprire la verità
<Mh...ok...> fa una pausa di pochi secondi e poi comincia <Quel giorno io e mia sorella litigammo con nostro padre...ci disse che vi aveva trovato e che vi avrebbe ucciso tutti, senza risparmiare nessuno. Non hai idea di quante volte abbiamo provato a fermarlo o a persuaderlo...ma non é servito a nulla> stringe i pugni sulla mia giacca e ringhia frustrato, sembra parecchio arrabbiato <Abbiamo fatto un sacco di manifestazioni per diffondere la vostra innocenza e per proteggervi...ma proprio quando sembrava che tutto andasse a gonfie vele, mio padre bruciò tutte le firme che avevamo raccolto...lasciandone un misero mucchietto di cenere. Tutto il branco, intimorito, decise di non andare oltre, e accettò semplicemente ciò che già era stato prestabilito> prende fiato e poi riprende <Quindi...quel giorno...senza che lui ci disse niente, venne ad uccidervi insieme alle sue guardie. Quando ci è stato raccontato siamo rimasti senza parole, tra lupi non ci si nasconde mai nulla, ognuno ha fiducia nell'altro, ma non è stato questo il caso.
Così, io e mia sorella decidemmo di scappare nel mondo umano. Creammo molto scompiglio nel branco, e molto probabilmente è questo il motivo per cui sei ancora in vita...> sospira <Sono contento, che in qualche modo qualcuno si sia salvato> si stacca leggermente dall'abbraccio e intreccia le mie mani con le sue.<Alla fine mi salvi sempre eh?> accenno un sorriso e una lacrima mi riga il volto. Tutte le volte che ripenso al passato piango...sono così debole...
<No, ti sbagli, prima dall'orso mi hai salvato tu. Ora sarei un mucchietto di ossa> sorride e asciuga la lacrima. Se ci fosse una parola per descriverlo sarebbe dolce. È così cute!
<Mh, sì, forse hai ragione. Comunque mi dispiace...ti ho accusato ingiustamente. D'ora in avanti mi assicurerò di sapere tutta la storia nei minimi dettagli...in caso avessi altri litigi con altre persone...> ride e passa una mano sui miei capelli, scompigliandoli
<Brava bimba> mi perdo a fissarlo. É perfetto. Davvero. Non so come ho fatto a resistergli prima, come ho fatto a non notare la sua dolcezza...al solo pensiero mi sento così in colpa...vorrei scomparire sotto terra.
Mi avvicino al suo viso lentamente, lui sembra stupito, mentre io sorrido e chiudo gli occhi, ma proprio quando sto per far combaciare le nostre labbra una fitta allo stomaco mi impedisce di muovermi.
Rimango paralizzata sul posto, impaurita. Jonghyun cambia subito espressione, e una maschera di preoccupazione si fa largo su di lui.
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Demon Girl
FanfictionIn un mondo in cui nessuno ti vuole al suo fianco, in cui tutti ti vogliono morta...qual é l'unica soluzione? Scappare. Scappa piccola ragazza demone, scappa...e da incubo diventa un sogno.