Family

43 2 12
                                    

<L'ultima trasformazione...la forma...ibrida> dice Jonghyun più sorpreso di me

<La forma...ibrida?> chiede Bea che finora era rimasta in silenzio ad osservare la scena esterrefatta <Di che diavolo state parlando!? Siete dei vampiri? Dei licantropi?! Esistete veramente?!> alza la voce in preda al panico. Spero che nessuno ci senta. Jong le va affianco per calmarla e soprattutto per farla stare zitta, io invece cerco di ritornare normale. E dopo vari tentativi riesco finalmente a tornare umana. Ho avuto paura, mi é sembrato di appartenere a un altro corpo e di non avere il controllo di me stessa! Potrei diventare pericolosa!

<Ragazze datevi una calmata! Non agitatevi così tanto!> dice l'unico maschio presente, povero, solo lui riesce a stare tranquillo in mezzo a due pazze sclerotiche

<Tranquilla?! Io dovrei starmene tranquilla dopo quello che ho appena visto? Stai scherzando?> ribatte la bionda puntandogli un dito davanti al viso <Prima non credevo all'esistenza di nessun essere anormale e ora mi vieni a dire che il mondo é completamente ribaltato? Ehy, mi pare ovvio che sia fuori di me!> poi viene verso di me e mi guarda dritta negli occhi <Sai, probabilmente avrei preferito un po' più di sincerità da parte tua, dopo tutto quello che ho rischiato per voi due> fa un'espressione mista tra il triste e l'arrabbiata e poi esce di corsa dalla stanza sbattendo forte la porta.
Cado per terra e mi porto le ginocchia alla testa, nascondendo il viso tra di esse. Ho un talento innato per far scappare via le persone

<Oi...tutto ok?> il ragazzo appoggia una mano sulla mia spalla lasciandoci un tiepido calore

<No...> sussurro facendomi ancora più piccola

<Vuoi andare a casa?> chiede gentilmente, mentre io mi limito a fare su e giù con la testa come una bimba piccola <Ok...andiamo...> mi tira su per un braccio e insieme lasciamo la S.M.. Non so se possiamo farlo, dato che in teoria sarebbe ancora orario di lavoro, ma in questo momento proprio non mi interessa, ho ben altro a cui pensare.

Arriviamo a casa e subito Jong mi fa appoggiare sul divano, portandomi pure una coperta é un tea. L'incidente lo ha sconvolto parecchio. Una volta soddisfatto del suo lavoro mi si affianca e si arrotola pure lui nelle coperte <Senti qualche dolore in particolare?>

<Sì...>

<Dove?> si fa più attento, e se avesse le orecchie ora ce le avrebbe rizzate all'insù

<Al cuore...> mi metto una mano sul petto e sospiro

<Al cuore? Ma é un dolore fisico o emotivo?> chiede rilassandosi leggermente

<Emotivo...> mi porta la tazza alla bocca e bevo un lungo sorso di quel liquido aromatizzato così buono

<Aish...mi stavi facendo allarmare!> mi da un colpetto sulla testa facendomi imbronciare

<Che intendi? Guarda che stare male emotivamente é peggio!>

<A volte si. A volte no. E questo non é il tuo caso. Hai litigato con un'amica che ti vuole bene e che sicuramente vorrà fare pace con te! Quindi non stare troppo a rimuginarci sopra ok?> la stessa mano che prima mi aveva colpito ora mi sta accarezzando dolcemente

<Dovevamo dirglielo prima vero?> chiedo con un filo di voce godendomi le sue carezze

<No...abbiamo fatto la scelta giusta. Fidati di me, ne sono certo> sorride rassicurante e mi abbraccia

<Se fosse la scelta giusta ora non saremmo arrivati a questo>

<Allora volevi dirglielo prima? Quando ancora ci conoscevamo poco? Cosa avrebbe pensato?> dice serio e zittendomi. Non ha tutti i torti, le cose potrebbero essere andate molto peggio di come sono...e poi non ha detto che non vuole più vedermi! Posso ancora fare pace con lei! I miei angoli della bocca si alzano, facendo ridacchiare il ragazzo <Eheh sono proprio bravo con le parole, ti ho pure fatto pensare e tirato su il morale!> inizia a vantarsi come fa spesso, e ad alcuni potrà anche essere antpatico, ma ai miei occhi appare come un piccolo cucciolo patatoso, persino quando si comporta così!

Demon GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora