Sono passati un paio di giorni dalla mia conversazione con Lexy e il dolore, la sensazione che qualcosa mi stringa gli organi in una morsa, non è passato, anzi si è intensificato.
Da una parte è un bene, vuol dire che nessuno è ancora morto, dall'altra significa che probabilmente la fine è vicina.
Se le mie ultime deduzioni sono corrette, potrebbe essere chiunque, purché non si tratti di morte naturale.
Ora, nella mia vita, ho avuto la sensazione quattro volte: i miei genitori, Grant e probabilmente uno dei ragazzi del Respite.
Se fossi una persona che scommette, punterei ancora sui gruppi del locale.
Mi rimane solo un interrogativo: aspetterò che la sensazione sparisca e che qualcun altro muoia, o questa volta proverò a fare qualcosa?
Prendo il telefono e chiamo l'unica persona che può aiutarmi.
«Ciao, Lexy» esordisco appena risponde.
«Ehi, qual buon vento?»
«Lex, ho bisogno che tu faccia una cosa per me senza chiedermi il motivo.»
Mi risponde solo il silenzio, posso a malapena sentire il suo respiro, il tempo sembra non passare più mentre mi rendo conto che forse le sto chiedendo troppo.
«D'accordo, di cosa si tratta?»
Sospiro di sollievo. «Potresti scoprire dove posso trovare Ren stasera?»
Altra pausa, altro silenzio infinito.
Alla fine, Lexy si arrende, riesco a intuirlo dal tono rassegnato della sua voce. «Conosco un paio di ragazze che lo stalkerano sui social per capire sempre dove va. Ti faccio sapere appena so qualcosa. Comunque, a onore di cronaca, è una pessima idea Raya.»
Riattacca prima che possa controbattere, e forse è meglio così. Non avrei saputo comunque giustificarle la mia curiosità.
Mi accascio sul letto fissando il soffitto, però nell'immobilità e nel silenzio i tremiti lungo la schiena e il mal di testa diventano qualcosa di vivo, insistente.
Cosa farò una volta che saprò dove trovare Ren e il suo gruppo? Cosa gli dirò?
Quando ci siamo visti, Ren ha recapitato forte e chiaro il messaggio, non vuole che mi immischi nei suoi affari.
Ma posso davvero starmene con le mani in mano mentre qualcun altro perde la vita? Ho questa specie di potere e mi rifiuto di credere che debba solo subirlo, ci deve essere qualcosa che posso fare.
Eppure, solo per il fatto che il gruppo di Ren non porta armi, non posso escludere del tutto che non sia coinvolto nella morte di Grant. Sì, il mio amico è morto per un colpo di pistola, ma fuori dal loro locale e ormai so dell'esistenza di un terzo gruppo coinvolto.
Che casino!
Sono ancora immersa nella formulazione d'ipotesi sui possibili collegamenti quando Lex mi richiama.
«Saranno a un party nei sotterranei stasera.» Uno spasmo più forte degli altri mi fa sussultare.
Un tempo amavo il Parco Nazionale di Oman e tutto ciò che rappresentava: il mistero, la natura selvaggia che fa da padrona, la sensazione di libertà assoluta nel perdersi tra i suoi sentieri. Non so esattamente quando il mio interesse sia svanito.
Un giorno c'era e quello dopo era rimasto solo il nulla e la sensazione che era meglio starci alla larga.
Nessun richiamo a spingermi ad addentrarmi nelle sue fitte foreste e proprio nessun interesse per i tunnel creati al di sotto di essa. Una sequenza infinita di cunicoli scavati nella roccia. La polizia continua a chiuderli perché c'è il serio rischio di perdersi, soprattutto se ubriachi.
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Deadly Night Shadows
Paranormal[Storia COMPLETA] Raya Whitmam non crede più nelle coincidenze, soprattutto quando il suo dono si risveglia pretendendo che lei ascolti. Le ombre infestano la sua esistenza dentro di lei così come fuori. All'esterno la conta dei morti è elev...