"Wanna show you in so many ways 365 days.
I'll give you all my presents, boy, I'm for you not just on Christmas.
Baby, whether rain or shine.
Naughty or nice I'm by your side."
«...I just want you for my own, more than you could ever know! Make my wish come true: all I want for Christmas is you, yeeeeeah!» canticchiò Harry, a ritmo col cd, accelerando lungo la strada di casa. Louis lo guardò con un sorriso divertito sul viso e poggiò la testa al finestrino. Darcy, dai sedili posteriori, cantò, sbagliando parecchie parole, in coro col padre che sorrise nel sentirla così felice e rilassata, portando la mano libera a stringere quella di Louis, che ricambiò subito la stretta, sicuro, senza nessuna esitazione. «Papà alza il volume!» incitò Darcy, appena la famosa hit di Natale cantata da Mariah Carey finì venendo sostituita da Jingle Bells Rock di Michael Bublé. «Subito!» ribatté Harry, osservando la strada e svoltando a destra, intravedendo casa, finalmente, dopo quattro giorni in cui erano stati solo loro tre, in quella casa in montagna. Era così strano tornare alla normalità in quel momento, lasciarsi indietro i cellulari senza linea, l'essere completamente soli, fuori dal mondo e il poter fare ciò che si vuole quando e come si vuole, svegliarsi ad orari improbabili e bere cioccolata fino a scoppiare. Ma cosa più importante, tornare a casa avrebbe significato dover fare i conti con la realtà, ossia con Stan e con la pseudo relazione tra lui e Louis, fatta di tradimenti all'occorrenza. Harry non capiva come mai i due potessero essersi buttati in quella relazione quando entrambi erano coscienti di starla ignorando beatamente, il primo tradendo il secondo con chiunque e il secondo pensando alla famiglia perduta che desiderava recuperare. Il tutto era comunque molto triste, nel complesso.
Parcheggiò nel viale di casa e per poco non andò a sbattere contro il muro davanti a lui quando notò proprio Stan seduto sui gradini che precedevano il portico dell'abitazione, intento a rigirarsi il cellulare fra le mani, alzando lo sguardo non appena si accorse della presenza dell'auto del riccio. «Louis, controlla il cellulare.» ordinò Harry, scendendo poi dall'auto e sentendosi a disagio o addirittura di troppo appena Stanley si avvicinò all'auto con passo veloce e un'espressione che rasentava la rabbia più pura. No, probabilmente era proprio furioso. «Perché dovrei-» cominciò a chiedere Louis, spostando l'attenzione dalla custodia del cd natalizio tra le sue mani, alzando lo sguardo ed incontrando quello di Stan, che ignorò bellamente Harry intento a far scendere Darcy dall'auto. «Stan, ciao.» bofonchiò Louis, scendendo a sua volta dall'auto e facendo il giro, ritrovandosi faccia a faccia col ragazzo, che non disse una parola lanciando uno sguardo assassino a Darcy ed Harry, fermi al loro fianco occupati a spostare lo sguardo da Louis a lui senza alcuna vergogna. «Haz, potete aspettarmi dentro?» chiese in un sussurro Louis. Harry aprì la bocca con espressione contrariata, pronto a ribattere, ma Louis lo guardò implorante e si limitò ad annuire, prima che Darcy intervenisse chiedendo «Vieni con noi dopo, papi? Vero? Ti prego non andare via subito.» con voce ansiosa e triste. Louis annuì baciandole la testa e seguì i due con lo sguardo fino a quando non sparirono in casa, ritrovandosi a disagio e solo con Stan. Più propriamente il suo ragazzo, o ex ragazzo tra pochi minuti.
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Christmas and chill 》 L.S.
FanfictionHarry e Louis hanno preso strade diverse, ormai il loro amore è finito da tre lunghi anni. L'unica cosa che ancora li unisce è la piccola Darcy, una bimba di otto anni che hanno adottato quando ancora erano convinti di essere anime gemelle. Ma forse...