Stefano venne trascinato in macchina dal corvino.
Partirono...e dopo 3ore arrivarono ad una città che sotto gli occhi di Stefano era "la vita".
-Sascha! Ma vivi qui?-chiese scioccato Stefano.
-si...non ti piace?-chiese con gli occhi puntati sulla strada.
-certo che mi piace!-saltò dal sedile.
-emh...scusa...volevo dire pa-padrone- si corresse il piccolo,un po' intimorito dal superiore.
-no no...mi piace quando mi chiami Sascha,vabene- disse sorridendo leggermente. Cazzo quanto è eccitante quando mi chiama per nome con il suo accento fiorentino!? Pensò il corvino.
-oh ok!-sorrise a trentadue denti il piccolo.
Sascha scosse la testa,sorridendo a causa della brutale innocenza del ragazzo.
-siamo arrivati-disse soave Sascha.Il corvino fece entrare il piccolo in casa sua.
Era una grande villa,2 piani,piscina,giardino. Stefano era meravigliato dalla bellezza di quel gioiellino chiamata in modo molto semplice "casa".
-Wooooow-girò su se stesso per vedere "meglio" tutto ciò che lo circondava.
-Sascha ma è bellissima!-disse alzando le braccia in segno di grandezza.
A qual Sascha il corvino esplose,si avvicinò a Stefano mettendogli le mani sui finchi.
-emh...S-sasch...-non lo fece finire.
-Casa mia non è l'unica ad essere bellissima o meglio...Bellissimo-disse malizioso a pochi centimetri dalle sue labbra.
Subito dopo,il moro,venne spinto contro il muro. Sascha mise un ginocchio sotto il cavallo mente baciava e mordeva il collo del ragazzo.
-Sa-Sascha-a-balbettò arrossendo.
-shh...oggi si gioca-rispose malizioso mettendogli un dito sulle sue rosee labbra.
Stefano strinse quest'ultime,con gli occhi sbarrati annuì.
Vedendolo fare così,Sascha si buttò sulle labbra del piccolo, trascinandolo in un lungo e desiderato bacio.
Stefano si fece trascinare dalle labbra rosee del dottore.
Ad un tratto le loro lingue iniziarono a danzare,le mani del moro si intrecciavo nei capelli del tutore,invece quelle del corvino gli accarezzavano dolcemente la schiena.
Stefano si fece trascinare,si accavallò sul suo tutore,intrecciando le gambe dietro la sua schiena.
Il moro si staccò leggermente,ma Sascha era ancora in cerca delle sue labbra.
-n-non è sbagliato?-chiese innocente.
-se tu ricambi no...-rispose riprovando a baciare le labbra di quel ragazzo così dolce ed appassionante.
Il morto rivenne baciato dal corvino...ma poi fu Sascha a staccarsi.
-adesso voglio giocare...-sussurrò malizioso.Stefano avvampò.
-andiamo-disse prendendolo per mano e trascinandolo con se fino al piano di sopra...il corvino aprì una porta di legno scuro,all'interno era stupenda...una lussuosa camera da letto.
Appena furono dentro,Sascha chiuse a chiave la porta.
-allora? Vuoi giocare?-chiese iniziando a sbottonare la camicia.Wiiiii è cortissimo,ma 😏...
Comunque domani seconda parte😏❤️ avrei anche una domanda da farvi...ma nel prossimo capitolo
-ciuuaoo