La mattina seguente...
Stefano si era svegliato,Lorenzo era accoccolato su di lui.
-buon giorno Lore...-disse provando ad alzarsi.
-mhh...no Sal,voglio dormire-mugolò con voce impastata il castano.
-peccato che io sia Stefano!-rise il moro.
-Stefano?!-si alzò di scatto. Aveva tutti i capelli scompigliati,le guance arrossate e gli occhi pieni di occhiaie.
-scusami...io...-disse guardandosi intorno.
-no no! Nessun problema,sei molto comodo,lo sai?-rise Stefano dandogli un leggero pugnetto sulla guancia.
-ma...come mai sono qui?-chiese Lorenzo alzandosi e andando a lavare le faccia in quel lurido lavandino.
-beh...non credo che tu voglia proprio saperlo-commentò Stefano giocherellando con un filo che pendeva dal letto superiore.
Lorenzo aveva già capito tutto dopo quel commento...si sentiva male...ma preferì passare oltre ciò che era successo,con la consapevolezza che non sarebbe stata l'ultima volta.
Ad un tratto arrivò Salvatore.
-buon di persone!-urlò con voce lirica.
-amore!-sorrise Lorenzo andando a salutare il suo amato.
-ogni giorno che passa vi vedo sempre più carini!-fece il romantico Stefano.
Salvatore sorrise e diete un leggero bacio sulle labbra di Lorenzo.
-allora, cosa dobbiamo...-il moro si fermò ed iniziò ad urlare,"come una femminuccia",saltando fra le braccia di Salvatore.
-aiuto aiuto aiuto! Che schifo CHE SCHIFO!-urlò aggrappandosi sempre di più.
-L-Lore calmari!-cercò di calmarlo il piccolo.
-Noo! AIUTO!-cercò si salire il più possibile su di lui.
-Lore ma che succede?-rise Stefano.
-un ragno! DIO SI MUOVE-continuò ad urlare con gli occhi spalancati dallo schifo.
Stefano sbiancò,Lorenzo non era l'unico aracnofobico.
-DOVE?!-si coprì per nascondersi.
-vicino il tuo letto. OH CRISTO- si nascose la testa dietro il collo del povero ragazzo gracilino.
Stefano saltò dal letto urlando.
-ahhh! Ci penso io!-Salvatore si avvicinò,buttò Lorenzo sul letto del moro e con il piede fece uscire il ragno.
-contenti?-chiese seccato il piccolo.Andarono in mesa insieme.
Stefano era a tavola che giocava con la tazza dei cereali e Lorenzo era accanto a lui che rideva vedendolo fallire nel suo intento di portare il lette alla bocca,lanciandolo con il cucchiaio.
Ad un tratto arrivò Sascha.
-bene ragazzi. Dopo,ovviamente, alcune visite...avrete la possibilità di uscire con i rispettivi tutori. Non tutte ne avranno la possibilità...-il signor. Burci iniziò a leggere una lunga fili di nomi,erano davvero tanti.Solo una cinquantina riuscì a passare la "prova".
Lorenzo riuscì a passare la prova,grazie alla sua tenacia mentale.
Stefano,per due motivi,primo perché era abbastanza controllabile,la sua pazzia aveva dei limiti. Secondo perché Il signor Burci stesso,aveva richiesto che Stefano fosse apposto.Stefano era scioccato che potesse uscire! Era in fila con Lorenzo,erano diretti alla cabina con all'interno i loro vestiti.
-Sono qui dentro da sei mesi circa e già posso uscire!?-rise Stefano rivolgendosi all'amico.
-beh...io sono qui da 2 anni. Sto con Sal da quasi un anno...solo adesso ho la possibilità di uscire. È rarissimo che il signor Burci dia il permesso.-Lorenzo si fermò,ma notando lo sguardo curioso del moro continuò-Mi ricordo l'ultima volta,ero dentro da 2/3 masi... aveva dato il permesso di uscire.
Il mio ex tutore si chiamava Leonardo...lui era innamorato perso di me,ma io non ricambiavo...poi fu trasferito,e conobbi Salvatore,lì,fu amore a prima vista.-sorrise il castano.
Stefano aveva ascoltato attentamente la storia di Lorenzo...
-ma chi è Greta?-si ricordò il moro.
-Greta è una ragazza che viene qui...soffre di depressione. Un giorno ho detto che era carina,sai ha i capelli rosa e corti,e Sal è diventato geloso!-rise il moro.
-ah! Ho anche una cotta per Selena Gomez...non dire niente a Sal!-sussurrò,dopo.
-fortunato....-abbassò lo sguardo Stefano.
-perché?-chiese stranito.
-beh...non ho mai avuto qualcuno che mi amasse veramente-si rattristì Stefano.
-hai avuto un ragazzo giusto?-chiese.
-si...ma mi ha solo sfruttato,in realtà lui era etero,aveva solo provato come si stesse con un ragazzo.-strinse i pugni il moro.Arrivò il loro turno.
-bene,ecco i vostri vestiti. Lorenzo Ostuni e Stefano Lepra?-chiese guardando le targhette.
-emh...Lepri-l'ho corresse.
-ragazzo come vuoi,basta che te ne vai!-disse seccato avvicinandogli i vestiti.Appena furono abbastanza lontani Lorenzo iniziò a ridere.
-Lepra! Bellissima-rise dandogli una pacca sulla spalla.
-ah ah...molto divertente--Lepri-l'ho chiamo freddo Sascha,vedendolo insieme a Lorenzo.
-Ciaoooo!-urlò Stefano, piombandosi da Sascha abbracciandolo.
-salve signor Burci-l'ho salutò Lorenzo
-Ostuni...da Cinquegrana adesso-disse freddo ed acido l'uomo.
Il castano tenne la testa bassa e fece come richiesto.-bene,tu vieni con me-sorrise malizioso Sascha rivolgendosi al moro.