cap 2 - le lezioni...

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Le lezioni stavano per cominciare, e tutti gli studenti stavano entrando regolarmente... Tutti tranne Aoki, che era già in classe, seduta al suo banco in terza fila accanto alla finestra, con le gambe accavallate che leggeva un libro e ogni tanto guardava dalla finestra gli altri che parlavano tra loro. Lei pur di non incontrare qualche insegnante o compagno rognoso ed arrivava quando il cancello era chiuso, lo scavalcava ed entrava nella scuola da sola, come un fantasma, che a detta di tutti, professori compresi, quando la videro per le prime volte lì al terzo piano, che osservava tutti come un giudice di vita o morte, era tremendamente inquietante, dicevano che era uno sguardo di superiorità, anche se in realtà era uno sguardo d'invidia, perché anche lei avrebbe voluto degli amici come tutti, ma nessuno la voleva per quegli occhi maledetti...
Sospirò scacciando certi pensieri mentre la classe si riempiva, come il resto della scuola, e lei continuava a leggere fingendosi neutra ad ogni occhiataccia o bisbiglio su di lei.
Ad un tratto il rappresentante di classe entrò tutto trafelato, dicendo a tutti i compagni che c'è stato un blocco della metro e che molti professori non saranno presenti quel giorno, compreso i loro professori di storia e giapponese, che di norma stanno con loro le prime due ore, così mentre tutti chiacchierano contenti della notizia, lei chiude il libro creando un rumore ovattato, ma che riesce ad ammutolire tutti, che la guardano chi come per sfidarla a fare qualcosa di plateale, chi impaurito che possa averla fatta arrabbiare e avere contro di sé la sua furia. La ragazza tranquillamente mette il libro nella cartella e la prende con sé, uscendo mentre l'intera classe la fissa rimanendo immobili con la stessa intensità di come un gruppo di nuotatori rimane fermo in acqua per non farsi vedere da uno squalo pronto a mordere qualunque cosa veda in movimento, ma lei esce come se nulla di tutto ciò non la mettesse tremendamente a disagio, camminando per il corridoio; soltanto una persona, una ragazza più bassa della media che ad alcuni potrebbe sembrare una bambina, prende coraggio e con la sua vocina le parla

-A-Aoki-san*, dove stai andando?-

Era abbastanza sorpresa che qualcuno le chiedesse una cosa simile, più che altro la sua sorpresa era che qualcuno le avesse rivolto la parola direttamente, e ciò la rese davvero molto felice, anche se cercava di non mostrarlo, e senza nemmeno voltarsi le disse
-in palestra, non mi va di stare due ore senza far nulla...-
si voltò con naturalezza guardandola
-...vuoi unirti anche tu?-
Erano tutti spiazziati,credevano andasse a casa o che infuriata rispondesse in malo modo e invece... In più sapeva che a quell'ora nessuno usava la palestra, quindi conosceva gli orari di tutti? Nessuno poteva saperlo, sapevano solo che era uno scenario curioso quello in cui erano. La ragazzina con fare imbarazzato e impaurito pigolò
-N-No no grazie...-
Sentito ciò Aoki accennò un piccolo sorriso rivoltandosi e camminando verso la palestra con calma, sapeva che nessuno avrebbe distrutto il banco come facevano alle elementari, avevano troppa paura, e la cartella la portò con sé per pura abitudine ... In fondo aveva molto tempo e non sarebbe successo nulla di strano in palestra.... No?

Le lezioni sarebbero cominciate tra poco, e Ethan era in classe a sorridere con fare da donnaiolo ad alcune ragazze che arrossivano e ridacchiavano guardandolo, il tutto accompagnato da Azusa che osservava e sospirava

-non puoi proprio farne a meno eh?- disse all'amico che prontamente rispose con una piccola risata
-lo sai che è nella mia natura-
Sorrisero entrambi, sapendo che era così.
Un professore che in quel momento era libero, dato che metà dei suoi alunni era bloccato con la metropolitana, cosa stranissima in Giappone un simile blocco, insieme ad alcuni professori tra cui il loro, secondo i bisbigli generali della classe sentiti dai due nuovi arrivati, che vennero presentati abbastanza in fretta, lasciando così la classe da sola e l'insegnante libero di tornare nella propria di classe. Azusa e il biondino andarono in corridoio chiacchierando con alcuni compagni, fino a quando il moro fu chiamato dall'amico che assieme a tre compagne, a braccetto e con un sorrisino che la diceva lunga, gli disse

-Azusa io vado con queste dolci e gentili compagne a vedere la scuola, visto che si sono offerte-

Con un sospiro Azusa rispose prontamente

-attenti e non perdervi e a non farvi sentire, ci sono comunque alcuni professori in giro-

-Roger!- ridacchiò e andò con le tre verso un qualche luogo dove non vi fosse nessuno alle prime ore.
Azusa sospirò nuovamente, non cambierà proprio mai eh? Si voltò verso la direzione opposta vedendo qualcosa, anzi, qualcuno, che attirò particolarmente la sua attenzione, ovvero una ragazza coi capelli dal dubbio colore, tra il nero e il rosso e con gli occhi azzurri a quanto sembrava, che camminava verso una meta a lui sconosciuta; per lui era strano vedere una giapponese con capelli e soprattutto occhi di un colore tanto particolare, ma le battute dei compagni che usavano un tono alto, come se se ne fregassero di farsi sentire dalla diretta interessata, fecero svanire ogni dubbio su di lei

-Guardate c'è la ragazza bicolore!-
-ehhhh fa paura anche da qui-
-ma un occhiatina da vicini gliela darei pure se poi non mi manda all'ospedale-
Tutti e tre ridacchiarono alle cosiddette battute che fecero voltare di appena quel poco che bastava per far vedere ad Azusa l'occhio dorato assieme a quello azzurro della ragazza, che con sguardo serio li fulminò e continuò il suo cammino.
Azusa chiese a quei tre, ricordandosi improvvisamente dell'amico biondo
-Ethan e quelle ragazze dove sono andati di preciso?-
-ecco...credo vicino alla palestra, lì non passa mai nessuno-
-ma si può andare in palestra anche da dove è passata la bicolorata-
-tanto lei starà andando a casa conoscendola ahahaha-
A quelle parole, Azusa capì che forse, ma forse, qualcosa sarebbe potuto succedere, per fortuna o sfortuna che dir si voglia, mentre Ethan già pregustava l'idea di tre belle ragazze con cui fare sesso sfrenato per almeno due ore, perché andiamo.... Che cosa poteva scombussolare i suoi piani?

Macciao minna-san, come state? Spero bene e che il capitolo vi piaccia, scusatemi se le mie storie escono con lentezza ma alle volte ho dei vuoti di fantasia o il blocco da scrittrice ^^" in più la scuola non voglio certo trascurarla, così come la famiglia u.u. Comunque cosa ne pensate cari? Bello? Brutto? Da rivedere? Ditemi voi

Ah e per chi è appassionato lo sa ma noi po ripetiamo perché fa sempre bene
*Aoki-san= il san si può usare anche tra ragazze, anche della stessa età, come si può usare anche il chan ^^

Detto questo vi auguro tante belle cose😙
Ja nee~

Perversione D'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora