In palestra...

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Aoki era appena arrivata in palestra, l'atmosfera era tranquilla e si poteva sentire l'eco di ogni singolo passo che la ragazza faceva, che si diresse nello spogliatoio e si mise velocemente la divisa composta da un pantaloncino blu corto, che arriva circa a mezzo polpaccio, e una maglia bianca a mezze maniche con lo stemma della loro scuola all'altezza del cuore. Si fece una coda di cavallo e cominciò inizialmente un po' di stretching per scaldare i muscoli del fisico asciutto e tonico che possedeva, per poi cominciare a giocare a basket dopo aver preso un pallone, facendo azioni e giocate solitarie ma degne di un professionista alle prime armi, anche se era così per molti sport che praticava, era quel genere di ragazza brava in tutto ma che non eccelle in niente. Fece un canestro perfetto, da manuale, quando udì da non molto lontano delle risatine femminili e una maschile, così corse via nello spogliatoio per farsi velocemente una doccia , aprendo il getto caldo per togliere il leggero strato di sudore che le imperlava la pelle, senza bagnare i capelli però, così da non perdere troppo tempo, mentre la voce ovattata del ragazzo che diceva qualcosa alle ragazze che ridacchiavano con fare da civettuole; non ci diede troppo peso ed uscì dalla doccia con un asciugamano attorno alla vita mettendosi poi alla ben meglio la divisa che le si appiccica ala pelle umida, ricordandosi poi del particolare forse peggiore della sua vita:

"Ho lasciato la borsa nel campo!!"

In quel momento cominciò a pensare per trovare un modo per riprenderla senza dare nell'occhio, quando percepì dalla palestra degli ansimi abbastanza inequivocabili, che la fecero arrossire per la situazione in cui si era impicciata. Come diavolo avrebbe fatto a prendere la sua borsa senza essere vista, o soprattutto vedere, le persone presenti?!

Ethan e le ragazze arrivarono in non poco tempo in palestra, dato che le stesse avevano cercato di strusciarsi sul ragazzo mettendolo contro al muro,ma il biondo le bloccò dicendo loro di andare prima alla palestra vuota per non essere scoperti da qualche professore, anche se la vera ragione era che il donnaiolo più bello della scuola...non si eccitava più come agli inizi per reazione fisiologica, ma aveva cominciato a diventare una sorta di eccitazione a comando, almeno, aveva cominciato a farlo da qualche anno a questa parte, trovando il sesso piacevole e rilassante, ma non trovando più in esso desiderio di godere mentre fa sentire bene la tua partner; da allora iniziò a volere più donne sotto i suoi tocchi esperti, per ritrovare quella voglia spontanea che gli mancava. Appena arrivati Ethan notò un paio di cose che non lo lasciarono indifferente: un rumore passi veloci che si allontanavano e un pallone che rotolava sul campo, come fosse stato appena usato, e in ultimo, ma non per importanza, una borsa in all'angolo della palestra; era ovvio che qualcuno fosse lì, ma non c'era traccia di anima viva al momemto, così ordinò alle ragazze di spogliarsi e mettersi a novanta sulla scrivania che di solito usano i professori in per scrivere durante la lezione. Mentre le osservava spogliarsi con fare provocatorio, sentì in sottofondo il rumore di acqua corrente, che attribuí alla doccia negli spogliatoi, anche se non seppe se erano quelli maschili o femminili,sta di fatto che la sua curiosità era aumentata mentre si avvicinava alle ragazze ormai nude che lo chiamavano. Cominciò a toccare loro il fondoschiena, facendole mugola mugolare di piacere, quando ad un tratto non riuscì più a sentire l'acqua che correva, ma non si fermò dal suo lavoro fino a quando non iniziò a stimolarle con le dita a turno, facendo echeggiare le loro voci per la palestra, mentre si eccitava a comando tanto era abituato....all'improvviso notò con grande stupore una chioma nera, che mostrava riflessi rossi con la luce del campo, che riconobbe essere la ragazza che era inseguita dal quel cane, quella mattina, e non poté esserne più felice, tanto che smise di dare attenzioni alle ragazze e prese la borsa, intuendo fosse sua, e ignorando le lamentele delle ragazze si avvicinò alla ragazza, di cui poté notare finalmente gli occhi...Uno di uno stupendo azzurro e l'altro di un dorato meraviglioso.

Aoki cercò di sbirciare il campo nella speranza di avere una qualche possibilità di prendere la sua borsa senza un effetto domino alquanto imbarazzante...Quando ecco che sente le ragazze mugugnare come bimbe a cui hanno appena tolto il giocattolo preferito, chiamando di continuo il nome di un ragazzo, "Ethan", alquanto insolito in Giappone accesso meno che non si tratti di uno straniero, americano forse. Scorge una testa bionda andare verso la propria cartella e le sale il cuore in gola, non solo perché probabilmente sa come andrà a finire, e non bene, ma anche perché è la stessa testa bionda che ha usato per saltare quella stessa mattina per sfuggire all'enorme cane che la seguiva inferocito; non credeva che avrebbe provato tanta ansia in una sola giornata. Il ragazzo le si avvicina porgendole la cartella, e nonostante provi a nascondere la sua diversità oculare, lo sguardo che vede in Ethan le fa capire che l'ha vista comunque, così afferra la cartella e col miglior tono freddo che riesce ad usare dice solo

-Grazie...-

Si gira e tenta di andare via ma qualcosa le afferra il polso...o meglio, qualcuno.

Sentire la sua voce era qualcosa di incredibile, anche se si era ripromesso di averla per sé, non poteva fare a meno di essere attratto da lei in ogni senso, voleva scoprire molte più cose: come sorride, cosa le piace, perché tutti parlano di lei in quel modo... Così appena la vide andare non riuscì a non fermarla prendendole il polso dicendo una semplice parola, che sentì fece irrigidire la ragazza che si voltò lentamente per guardarlo

-Aspetta...-

-Cosa....Cosa c'è? Vuoi guardare meglio la ragazza bicolorata-?

Quella domanda lo spiazzó completamente, perché in parte aveva ragione sul volerla guardare, ma non nel senso che intendeva la ragazza, inoltre le sembrò...spaventata? Possibile che avesse paura di una persona come lui, che era minaccioso solo in casi particolari? Allentó la presa dal suo polso sorridendole leggermente per rassicurarla

-no...cioè sì ma...non come credi, voglio conoscerti meglio...Se non ti dispiace-

Stava scherzando? Voleva conoscerla meglio? E non guardarla per dire cose come
"Ma allora sono veri, non usi le lenti"
"Accidenti che strani che sono..."
"Sicura di non avere una qualche malattia?"

Non riusciva a non pensare a quelle parole che le ronzavano in testa, però il suo sguardo ...Il suo piccolo sorriso..La fecero rilassare un minimo, e annuì senza nemmeno pensarci troppo, facendo ampliare il suo sorriso e illuminare i suoi occhi ancor più di quanto non lo fossero già...
Ma si sa che ogni bel momento ha una fine, è proprio in quell'istante le tre ragazze palesarono la loro presenza, facendo faccio schifate quando videro che il ragazzo più popolare della scuola le avesse abbandonate per quella ragazza

-è uno scherzo Ethan-chan?!-
-davvero la bicolorata?!-
-smamma mostro, lasciaci in pace!-

Parole che fanno male come pugnalate in pieno petto, dette con disprezzo e cattiveria, che la fecero tornare la ragazza fredda di poco prima e ritrasse il braccio a sé facendo mollare la presa sul suo polso, correndo poi via verso l'uscita posteriore della palestra sotto la leggera pioggerella che scendeva leggera; mentre cercava di tornare nell'edificio principale si scontró col gruppetto di cui facevano parte le tre di prima, tutte ben agghindate sotto il tettuccio per non bagnarsi, mentre pian piano così come aveva cominciato, così smise in poco tempo, il che diede possibilità alle ragazze di andare verso di lei...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 20, 2017 ⏰

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