Martina o i sentimenti delle foglie

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Quando pensiamo ai sentimenti e alle emozioni, subito ci viene in mente l'essere umano o, al massimo, un qualche altro animale. Mai pensiamo al mondo vegetale! Ma perché? Anche le piante hanno sentimenti, no?

Proprio in questo racconto parlerò di piante, di una foglia, precisamente. Martina, infatti, non era una bambina né una ragazza né tanto meno una donna, Martina era una foglia. Martina era in vita da poco più di 8 mesi quando, a metà novembre, scoppiò per la prima volta in lacrime. Va specificato che solitamente le foglie vivono poco, eh. Infatti, di solito nascono a marzo, vedono il fiore della vita a giugno e se ne vanno quando il vento le stacca intorno ad ottobre.

Martina era anziana e aveva visto morire tutte le sue amiche. Nonostante ciò,le foglie superstiti decisero di organizzarle una festa per festeggiare il suo onomastico, l'11 novembre. con una vita così breve, ogni momento era buono per festeggiare. Quel giorno doveva essere felice e invece Martina piangeva. Il giorno precedente, una folata di vento portò via Sara, la sua migliore amica e la povera Martina stava fissando il suo corpo disteso sul marciapiede martoriato dai passi di persone impegnate nella loro vita e totalmente indifferenti. Nessun rispetto per le foglie! Passano la vita a regalarci ossigeno e questo è il nostro ringraziamento?

Tornando a Martina, le amiche rimaste stavano cercando di consolarla quando un violento soffio di vento ne portò via una manciata. Avete presente quei fischi che si sentono quando tira il vento? Sono le urla delle foglie strappate dagli alberi! Martina chiuse gli occhi e un'altra volta riuscì a sopravvivere, ma quando li riaprì non poté credere alla devastazione che le si presentò davanti: erano sopravvissute altre tre o quattro foglie oltre a lei e nei rami più alti non c'era più nessuno. Le amiche di Martina se ne erano andate senza preavviso, portate via dalla stessa Natura che aveva dato loro la vita. Immersa nel dolore, la mente di Martina la riportò a giugno e a luglio, i mesi più felici. Si ricordò di Irene, il suo piccolo fiore che in pochi mesi si trasformò in una bellissima mela la quale venne presto raccolta dalle manine di un piccolo bambino ad agosto.Nonostante tutto, poteva dire di aver vissuto una bella vita.

Martina morì poco dopo. Non fu necessario il vento, perché la saggia fogliasi staccò spontaneamente dondolandosi su e giù. Arrivata a terra,sempre con un sorriso nostalgico, rivolse lo sguardo alle foglie superstiti, chiuse gli occhi e il piede di un innocente ragazzino pose fine definitivamente alla sua vita.

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