parte 9

3K 163 0
                                    

Arrivo a roma alle 11 di sera
Ho preso il primo volo disponibile
Chiamo Irene e gli dico che sto per raggiungerla

Non appena arrivo in ospedale, mi spiega che Rebecca è stata operata d' urgenza perche rischiava la peritonite , che ha provato a chiamarmi, ma io non gli ho risposto

< mi dispiace >

< sono stufa di sentire ogni volta che ti dispiace >

< sono qua>

Scuote la testa e sospira

Sto per rispondere, ma poi la porta si apre e viene fuori un medico

< tutto è andato bene, fra poco si sveglierà e poi potete vederla>

Alzo gli occhi al cielo e ringrazio dio , per averla sorvegliata

••••••

< ciao tesoro>

Le accarezzo il mento con il pollice e le bacio la fronte

< p-papa' sei qua>

< si tesoro , sono qua >

< non andrai più via vero?>

Abbasso la testa e chiudo gli occhi
Quando li riapro e torno a guardarla, mi sorride

< lo so , andrai via , ma tornerai presto>

< stavolta è la verità, appena avrò finito, tornerò e staremo per sempre insieme >

< torneremo ad essere una famiglia?>

Sposto lo sguardo su Irene e vedo i suoi occhi lucidi e pieni di lacrime

< amore , noi saremo sempre una famiglia, io e mamma ti vogliamo bene, anche se non staremo nella stessa casa , tu non sarai mai sola >

< ok , quindi siete amici >

Sorrido e annuisco

< siamo amici>

Il dottore ci avvisa che è arrivata l ora dei controlli, quindi ci invita ad uscire

< dove andrai a dormire?>

< mi fermerò in qualche hotel >

< vieni a casa, e anche la tua>

Non so se sia una buona idea , ma vista l ora , decido che forse per una notte potrei fare questo sforzo

Salutiamo Rebecca, e la lasciamo con la nonna
Durante tutto il tragitto Irene non dice una parola

Quando arriviamo a casa, e come se fossi un estraneo , eppure ogni cosa è come l ho lasciata io
Ma non la sento più mia

< vuoi mangiare qualcosa?>

< no grazie è tardi e preferisco fare una doccia e andare a dormire , starò nella camera di Becca , così non ti disturbero'>

< puoi anche restare qua in salotto , non mi disturbi >

Incrocia le braccia al petto e abbassa la testa , saltellando da un piede all altro

< come va?>

Fa spallucce e si mette seduta

< va' >

Poi però è come se stesse cercando di dirmi qualcosa

< cosa c'è che non va?>

< ho conosciuto un uomo >

Cazzo , sapevo che c'era qualcosa che non andava , ma non pensavo che potesse essere una cosa del genere

< non dici nulla?>

< cosa dovrei dirti , sono felice per te>

Mi guarda scuotendo la testa e sorride

< certo , e io che pensavo che avrei suscitato qualche tua reazione >

< cosa vuoi Irene , tra noi è finita e tu sei libera di rifarti una vita , non vedo perché dovrei dirti qualcosa>

< infatti , tranquillo non dire nulla , io salgo su a mettermi il pigiama, ci vediamo domani mattina , a che ora devi tornare a lavoro?>

< parto domani pomeriggio, ho il volo alle 5 del pomeriggio >

< ok , a domani allora>

Dopo aver fatto una lunga e rigenerante doccia calda , raggiungo finalmente la stanza della mia bimba e mi sdraio sul suo maestoso letto , odorante di buono

Attacco il naso al cuscino e ispiro profondamente, fino a quando non chiudo gli occhi e sento le lacrime rigarmi il viso

Penso a quando è nata , a com'era piccola , avevo paura a tenerla

Non c'ero al suo primo dentino
Alla sua prima parola
Ai suoi primi passi
Non sono mai stato presente , e questo non me lo perdonero' mai

Il mio cellulare emette un bip e lo prendo

Agata : mi manchi , avrei preferito dormire con te

Rispondo al suo messaggio

Domani staremo insieme e ti garantisco che non dormirai per niente

Spengo il cellulare e provo ad addormentarmi , non passa tanto, perché dopo solo 10 minuti sogno capelli biondi , labbra rosa e zucchero filato

••••••

Il giorno seguente dopo aver passato mezza giornata con Rebecca, avermi accertato che stia bene, riparto per Palermo
Ho avuto per tutto il tempo il telefono spento, ora mi aspettano domande su domande

Infatti non appena arrivo a casa, fuori ad aspettarmi c'è uno degli uomini di Lillo

< ti abbiamo cercato come i pazzi, dove sei stato?>

< mia madre , mia madre è morta >

Le mie parole sembrano convincerlo e lo seguo fino a casa

< ma dico ti pare normale sparire così senza dire nulla?>

< ho avuto delle cose da fare>

< tu lavori per me, ed io devo senpre sapere dove vai >

Annuisco silenziosamente e lo seguo

< andiamo al porto , il carico d' armi è arrivato , poi andremo a portarli in campagna>

Non appena partiamo dal porto , una strana sensazione si attanaglia sul mio stomaco , non so di preciso cosa sia ma , ne rendo conto , quando vieniamo coinvolti in un vero e proprio agguato

Uomini incappucciati sbucano fuori dal nulla , vogliono il carico e sono pronti ad ucciderci

Inizia un fortissimo scontro a fuoco , i proittili mi sfiorano quasi la pelle , ma poi per proteggere la vita di colui che voglio resti vivo , preso da una audacia assurda , vengo colpito

Un colpo solo, dritto e deciso mi perfora lo stomaco

Barcollo all indietro ed inizio a sentire le voci che mi circondano in maniera ovattata

Chiudo gli occhi e penso che nemmeno io sono immortale , che anni e anni di addestramento, non serviranno a portarmi in vita

E poi il forte tonfo del mio corpo che arriva a terra , il buio...

Un infiltrato speciale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora