TAEYHUNG POV:
Mi sveglio, mi alzo dal letto e comincio a prepararmi, metto una playlist metal per cercare di svegliare un po' il mio cervello ancora incosciente.
Appena pronto, prendo lo zaino, il cellulare e le cuffiette e mi avvio verso lo stazionamento.
Esattamente 5 minuti dopo, arriva il pullman che doveva portarmi a scuola, ci salgo e mi siedo, vicino al finestrino.
Metto le cuffiette e comincio ad ascoltare musica, dopo qualche canzone, giro la testa tristemente, sospiro e accenno un piccolo sorriso.
Quella canzone.
Mi ricordava lei, ormai sono anni che é andata via, ma ogni giorno sembra mancarmi di più, la sua morte ha sconvolto totalmente, in negativo, la mia vita. Mia madre aveva lasciato un vuoto incolmabile nel mio cuore e in quello di mio fratello. A mio padre non è sembrato importare tanto, i soldi gli avevano dato alla testa, ormai non era più presente nella nostra vita, tornava a casa alle 3:00 ogni singola sera, era sempre ubriaco, sembrava un adolescente. Intanto arrivo a destinazione, la scuola è davanti a me, cammino lentamente verso l'ingresso, poi all'aula di storia.
Una parte del mio cervello, pensava a quanto mi avesse fatto male la perdita di mia madre, l'altra parte, pensava a Jungkook, il ragazzo incontrato il giorno precedente.
Attendevo impazientemente la fine delle lezioni per correre da lui.
Giunto finalmente l'intervallo scappo via flash dalla classe di storia, per poi informarmi riguardo agli orari di Jungkook.
In quell'ora sarebbe dovuto essere nell'aula di fisica. Speriamo....
Morivo dalla voglia di rivedere quel ragazzo che mi aveva fatto perdere la testa in poche ore.
Arrivo finalmente all'aula di fisica, mi sistemo i capelli e tiro un sospiro. Non mi aspettavo di trovarlo lì, anche perché era ricreazione, sarebbe potuto benissimo uscire in cortile a fare una passeggiata o cose simili.
Apro lentamente la porta e scorgo un inconfondibile figura, non potevo sbagliarmi, era lui.
"ehi..." dico con voce bassa e rauca richiudendo la porta alle mie spalle.
Posa il libro che stava leggendo sul banco con la grazie di un elefante incallito che corre su un filo.
"C-ciao Taeyhung"
Prendo una sedia e mi accomodo accanto a lui.
Scorgo sul suo braccio delle ferite preoccupanti...
"Cosa sono quelle?" dico prendendogli il braccio.
"N-nulla" mentre nasconde quei tagli con la manica della felpa larghissima nera che indossava.
Jungkook non stava bene.
Io dovevo aiutare quel ragazzo.JUNGKOOK POV:
"Ehi....sia chiaro....io non sono qui per giudicarti. Solo non comprendo perché un ragazzo così bello debba soffrire tanto, se vuoi parlare....io sono qui"
mi disse sorridendo. Fu il sorriso più bello che potesse esistere su questa terra.
Fece per andarsene, io rimasi imbambolato per qualche secondo "Un ragazzo così bello"
Mi vedeva bello...
"Tae!"
Si girò
"Taeyhung...non andartene"
Si sedette nuovamente accanto a me.
"non voglio fare l'esibizionista, non ho bisogno di uno psicologo e né penso tu voglia esserlo..ma..." Cercavo di essere serio e composto ma quando lui mi guardò fisso negli occhi mi sciolsi in un mare di lacrime e lo abbracciai, lui ricambiò il mio abbraccio stringendomi più forte.
"io sto male" riuscii a dire prima di ricominciare a piangere.
"Jungkook" prese il mio mento con due dita e mi guardò negli occhi nel vano tentativo di placare le mie lacrime, "ascoltami, tu non meriti del male"
Accennai un minimo sorriso e guardai in basso imbarazzato.
Mi diede un bacio casto sulla fronte per poi lasciare il mio mento.
Intanto era suonata la campanella che segnava la fine dell'intervallo, a momenti, sarei dovuto essere nell'aula di fisica e lui in quella di matematica, quindi ci siamo dovuti salutare, ci saremmo visti alla fine delle lezioni per tornare a casa insieme.
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•I need u• || vkook || (In Pausa)
FanfictionJeon Jungkook: Appena trasferito in città, nuovo a scuola, primo anno. Timido e introverso, è un ragazzo trascurato da sua madre, con una sorella che gli rende la vita a dor poco impossibile. Kim Taehyung: Terzo anno, studente modello, abbastanza po...