Prologo

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Thomas Pov's
<<Tom, aiutami con questi ultimi scatoloni!>> sento mia madre che mi chiama dall'uscio della porta, impegnata nel trasportare un grosso scatolone dentro casa <<Arrivo mamma>> rispondo sbuffando, uscendo dalla cucina.
<<Su, non guardarmi così>> dice notando la mia espressione <<Siamo solo a lunedì, abbiamo ancora una settimana per sistemarci e ambientaraci il più possibile in questa nuova città, poi inizierai la scuola e ti farai moltssimi amici, credimi>>. <<Si si, lo so>> rispondo con aria poco convinta.
È ormai la terza casa che cambio negli ultimi due anni: i soldi scarseggiano, e mia madre non riesce a tenere un lavoro per più di un anno. Per questo non ho amici, e con i pochi che mi sono fatto ho perso tutti i contatti da tempo. Mio padre ci ha abbandonato quando io avevo 6 anni, e per molti anni non ne ho mai saputo il motivo. Poi, due anni fa, quando avevo 14 anni, mia madre mi ha confessato che mio padre frequentava un'altra donna, e che quando l'ha scoperto ha cacciato mio padre di casa.
<<Beh, mi aiuti o no?>> mia madre nel frattempo sta prendendo un altro scatolone. Così raggiungo la macchina, parcheggiata davanti alla nostra nuova casa, prendo l'ultimo scatolone rimasto e raggiungo mia madre in cucina.
<<Tom, puoi andare a fare la spesa? Abbiamo già speso molti soldi per il trasloco, e non ho molta voglia di cenare al ristorante...e poi non abbiamo niente da mangiare domani a colazione...so che per te tutto questo è difficile, ma magari uscire un po' ti aiuterà. C'è un supermercato qui dietro l'angolo>> mi porge i soldi con un sorriso supplichevole stampato sulla faccia, così prendo i soldi ed esco di casa. Sono a metà strada quando sento il mio cellulare squillare: mia madre mi scritto un messaggio, dice "Grazie, ti voglio bene". È un classico di mia madre, cercare di consolarmi scrivendo messaggi sdolcinati. Fa così da quando mio padre se n'è andato. Non faccio in tempo a finire di scrivere un messaggio in risposta che sento qualcosa che mi urta la spalla. Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo, deve avere pressapoco la mia età. <<Scusami..>> farfuglio imbarazzato. <<Scusa...hey sei nuovo? Non ti ho mai visto in giro.>>
<<Si, mi sono appena trasferito con mia madre. Sono Thomas>> gli porgo la mano. Lui la prende <<Io sono Newt>>

Newtmas nowadays Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora