Capitolo 1

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Newt Pov's
Percorro una ventina di metri e giro a destra: sono arrivato a casa, finalmente. Giro la chiave ed entro, sento l'acqua del rubinetto che scorre: mia madre deve essere in casa. Salgo i gradini ed entro in camera mia, senza farmi sentire, lanciando lo zaino per terra e buttandomi sul letto. Sono distrutto, oggi ho fatto gli allenamenti per quattro ore. Ripenso al ragazzo nuovo che ho incontrato davanti al supermercato, sembra un tipo in gamba. Chiudo gli occhi: probabilmente mi sarei addormentato se proprio in quel momento non avesse squillare il telefono. Mi sta chiamando Minho. Non ho voglia di rispondere, ma devo. Avevo promesso a Minho che l'avrei chiamato più di un'ora fa.
<<Hey Minho>> lo saluto. <<Newt! Dovevi chiamarmi, non ti ricordi?>> <<Lo so Pive, ma oggi il coach mi ha prolungato gli allenamenti, e sono appena arrivato a casa>> mi scuso io. <<Senti Newt, stasera esci, vero? Ci sono anche Teresa, Brenda, Aris, Sonya e Jorge, mentre Ben e Harriet non possono venire>>. <<Mhh...veramente non ho molta voglia di uscire...tra l'altro non c'è neanche Ben>> gli spiego. Più o meno ho detto la verità. È vero che non ho voglia di vedere il gruppo, soprattutto se non c'è Ben, il mio ragazzo, ma è anche vero che ho bisogno di uscire e passare una serata più tranquilla. Come se mi avesse letto nel pensiero, Minho mi risponde: << Okay, se non vai tu non vado neanche io. Oggi usciamo io e te. Preparati, ti passo a prendere alle 9>> <<Grazie Pive>> <<A dopo amico>>.
Chiudo la telefonata e guardo l'ora: sono le 18, ho ancora un'ora per riposarmi prima di cena...finalmente chiudo gli occhi, faccio sprofondare la faccia nel cuscino e...<<Newt! Sei in casa? Aiuta tua sorella ad apparecchiare!>> Ecco, in questa casa non si può avere mai un minuto di riposo! <<Ma mamma, manca ancora un'ora alla cena!>> <<Newt! È da una settimana che lo ripeto! Stasera ho una riunione alle 9 dall'altra parte della città, e devo uscire di casa prima! Quindi scendi immediatamente e aiuta ad apparecchiare, perché fra dieci minuti si mangia!>> urla mia madre. Me n'ero completamente scordato. Uff, ma non si può mai stare tranquilli...beh certo, con una sorellina di 6 anni e un fratello di 10 la convivenza qui non è facile. <<Arrivo>> rispondo sbuffando, e controvoglia mi alzo dal letto per andare in cucina. Mi giro e vedo che mia sorella Page sta guardando la televisione in salotto, perciò capisco che toccherà a me apparecchiare.  <<Come è andata la giornata, tesoro? Ci sono novità?>> mi chiede mia madre. Sul momento mi viene da rispondere "no, nessuna novità", ma poi mi ricordo del Fagio, Thomas. << Si, c'è un nuovo ragazzo in città, Thomas. Si è trasferito qui da poco con sua madre, a quanto ho capito.>> <<Ah si, la signora è una nuova dipendente dell'ufficio. Lavorerà nel mio stesso reparto, inizierà fra qualche giorno, a quanto mi hanno detto. E dimmi, questo Thomas è simpatico?>> <<Si, ehm...sembra..mh..a posto>> <<Bene, la cena è pronta. Page! Alby! A TAVOLAAAAA!>>

Dopo cena finalmente mi riposo un po' e aspetto che arrivi Minho. Decidiamo di andare al parcheggio, dietro casa mia. Accendo una sigaretta. Non sono come quei drogati della mia scuola che si fumano dieci pacchetti al giorno, anzi, generalmente non fumo molto, ma ogni tanto capita. Passiamo, proprio come volevo io, una serata tranquilla. Parliamo un po', poi ci salutiamo e torno a casa. Mi addormento ripensando a quel nuovo ragazzo.

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