Newtmas nowadays

Capitolo 3

Thomas Pov's
<<Hey Pive, ci si rivede! Thomas, giusto? Come te la passi? Ti piace questa città?>> <<Ehm, si certo, è molto...carina>> rispondo impreparato. Non so perché, ma sono nervoso. <<Quelli sono i miei amici>> dice indicando i ragazzi sul muretto <<Ti va di unirti a noi? Così te li faccio conoscere>>. Non ho molta voglia di andare con i suoi amici, ma non faccio neanche in tempo a rispondergli che Newt, notando la mia incertezza, mi prende il braccio trascinandosi verso la nuvola di fumo <<Coraggio Pive, sono simpatici! E poi prima o poi dovrai farti dei caspio di amici! Almeno inizi a conoscere un po' di gente>>. Forse ha ragione. Non so quanto mi fermerò in questa città, ma nessuno mi vieta di farmi degli amici. <<Ragazzi, questo Pive è Thomas, è nuovo>> Osservo il gruppo: ci sono quattro ragazze e quattro ragazzi, più Newt. Mi stanno guardando tutti e sono imbarazzato. <<Ehm..ciao...>> saluto io. In risposta sento svariati <<Ciao>> <<Benvenuto Pive>> <<Piacere di conoscerti>>. <<Bene, è il momento delle presentazioni. Lui è Minho, il mio migliore amico>> mi spiega Newt indicando un ragazzo asiatico <<Poi ci sono Teresa, Sonya, Harriet e Brenda>> prosegue indicando le quattro ragazze <<e poi Aris, Jorge e Ben>> conclude facendo un cenno verso gli ultimi tre ragazzi rimasti. Noto che il nome di Ben lo pronuncia in modo diverso, quasi imbarazzato, e in più è stato l'unico che non ha guardato in faccia mentre lo indicava, quasi si vergognasse. Mi siedo tra Aris e Teresa, che comincia a farmi domande su di me, studiandomi attentamente, e non posso fare a meno di notare che è molto carina. Così passo un'ora abbondante seduto al parco a chiacchierare. <<Caspio, si è fatto tardi>> dice improvvisamente Newt. <<Pive, io vado. Ci si vede>>. Così decido di andare anche io. Saluto tutti e mi incammino verso casa. Faccio la strada con Newt, che ho scoperto abita proprio di fronte a casa mia. Durante il percorso non parliamo molto, poi ci salutiamo e torno a casa, ripensando a Newt e i suoi amici.
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~qualche giorno dopo~
Mi rigiro più volte nel letto, non riesco a dormire. Guardo l'orologio: sono le 23.47, e domani è il primo giorno di scuola. Sono nervoso, è la terza scuola che cambio, e ormai dovrei averci fatto l'abitudine, ma sono ugualmente agitato. Magari questa volta le cose andranno diversamente, magari mia madre troverà un lavoro fisso, io mi farò davvero degli amici e vivrò felice in questa piccola cittadina. Ma per il momento non posso far altro che sperare.