5. Capitolo

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La settimana è volata. Oggi è giovedì, e dopo l'uscita con Hemmings non gli ho piú parlato. Fino a ieri.

Non so ancora chi, ma qualcuno gli ha dato il mio numero. Lo scoprirò. (😁)

Mi ha solo scritto "Hey, ti andrebbe di rivederci?".
Ovvio dire che non gli ho risposto.

Non so, ma Luke non mi entusiasma piú.

Comunque, oggi è giovedì e ho la verifica di tecnica, cosí passo l'intervallo a studiare con Steave, un mio compagno di classe.

🐾

Sono sfinita, ho appena finito la verifica. A mio parere è andata bene, ma non si puo mai dare niente per certo con la nostra prof.

Appena entra il prof di matematica, ci comunica che un ragazzo ha dovuto cambiare classe per motivi personali,e venire nella nostra.

Ultimamente il destino mi sta giocando brutti scherzi, ma quando vedo il faccino di Nicolas entrare in classe nostra, quasi sbuffo.

Dato che sono sola al banco, lui si mette vicino a me.

-Ciao.-,mi dice, ed io rispondo altrettanto. Resto attenta durante tutta l'ora, e vedo che lo è anche Nicolas. Prende molti appunti ed è ordinato, non me lo sarei mai aspettato. Ma l'apparenza inganna.

- Scusa, potresti prestarmi la tua penna? La mia si è esaurita.- mi chiede con molta calma.

- Si, tieni - gli do quella di riserva, poi aggiungo - Dovresti comprarne un' altra, nel caso ti capitasse di nuovo.- Lui aggiunge con un sorrisetto - Non credo, almeno non ora. Credo che la tua mi durerà un po'.-

Ha appena detto che se la terrà??

Provo a togliergliela, ma il prof mi riprende subito. - Signorina, la prego di fare amicizia con il suo compagno all' intervallo, se non vuole un richiamo sul registro.-

Provo a ribattere, ma il mio "caro" compagno di banco mi da un colpetto al piede, poi sussurra, - Non ti conviene aggiungere nulla, non vorrai mica un richiamo...-.

Non lo sopporto, è irritante, ed è qui da solo un' ora.

- Stai zitto, e ridammi la pen...- Il cambio dell' ora suona e il resto della frase non si sente. Nicolas fa subito lo zaino e se ne va, con un ghigno disegnato sulle sue labbra.

Le sue labbra.
Chissà che sapore avranno sulle mie...

No, devo smetterla con questi pensieri. Non so neanche come mi sono venuti. Io e Nicolas non saremo mai niente, non insieme.

🐝🐾

Durante l' intervabene vado in cortile, dove trovo Elisa.
- Ciao sorellina. -
- Ciao Elisa. -
- Com'è andata la verifica? - mi chiede.
- Ah boh, chiedilo alla prof! - scoppiano a ridere.

- Questo giorni non ci sei mai a casa, dove vai? - chiedo incuriosita.
- Da nessuna parte, e non sono affari tuoi. - conclude seccata.
- Scusa, ti ho solo fatto una domanda...  Con chi ti vedi?? - dico tutto d'un fiato.
- Bella! Fatti gli affari tuoi. - e pone fine alla nostra conversazione.

Io e lei non siamo le classiche sorelle inseparabili, neanche quando abbiamo perso nostro padre.
Mi ricordo solo una sera.
Ero seduta per terra con le ginocchia al petto,ero un mare di lacrime.
Lei è arrivata, si è messa vicino a me e mi ha detto: - Bella, non piangere. Papà non ci ha mai lasciate, è solo andato in un posto piú bello. Devi essere felice per lui, non farti vedere cosí. Lo farai stare male.
Lui ci guarda sempre e ci vuole ancora piú bene di prima. -
Poi mi abbracció e io piansi sulla sua spalla.

Dopo quella sera non ha piú dimostrato tale affetto. Certo mi vuole bene, peró non lo dimostra sempre.

- Bella, ti va di venire alla festa di Ashton venerdí? - mentre ero persa nei ricordi Eric mi si è avvicinato.
- Adori le feste, eh? -
- Già... -
- Certo che ci vengo! Ti stavo prendendo in giro. - scoppio a ridere e lui insieme a me.
- Ora vado, alla prossima ora ho una verifica... - Eric se ne va, e io insieme a lui.

"Bella" - || How don't love a rose ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora