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Mentre si gira per cercare qualcosa per farmi male, riesco ad afferrare un martello e glielo data nelle parti non desiderate.
Cerco di aprire subito la porta, mentre lui, cerca di liberarsi dal dolore, quasi urlando. Soffre, si vede. E mi piace.
Mi metto a correre, entro a scuola, appena in tempo per l'inizio delle lezioni.
«signorina, di solito entra alle 8.00 precise e le lezioni iniziano alle 8.20 ma lei arriva dopo 3 minuti. C'è qualcosa che non va?»
Dice il mio professore, bravo con i calcoli, che palle.
« si vede che è un prof di matematica, geometria e scienze umane però eh.»
Dico io, scocciata.
«innanzitutto, professore.»
Dice correggendomi.
«poi, non si deve permettere di trattarmi in questo modo chiaro?»
Sai che me frega caro prof?
No, non mi è mai interessato della scuola e rispondo male quando sono scocciata, ma sono abbastanza brava negli studi. Ma non vado d'accordo con la gente. Ho un misero 6 in comportamento ed oltretutto è anche di incoraggiamento.
«si si, ok. Adesso continui pure la lezione vah »
Rispondo io.
Il prof si alza in piedi, con l'espressione abbastanza seria e arrabbiata.
«esci immediatamente. Non ti voglio nella mia ora.»
Dice.
«nelle mie ore.»
Correggo soddisfatta, dato che ne ha due.
«esci immediatamente! Alla fine delle mie ore, ti accompagno dalla preside! Disgraziata!»
Urla a squarciagola.
Io mi metto a ridere.
«ma non si usano questi termini su un alunna signore.»
Lo prendo in giro, ridendo sempre di più.
Lui mi prende per il braccio e mi caccia fuori, e io cammino con pigrizia, ridacchiando un po'.
Vado a farmi un giro per il corridoio, facendo amicizia con un bidello. Ma nessuno deve saperlo, non voglio farmi brutta reputazione.
Ridacchio un po' con il bidello e vedo che sta entrando un tipo sfigato nella mia classe, non l'ho mai visto, ma non me ne frega un bel niente.
Dopo mezz'ora circa, sto sfigato esce dalla mia classe e si dirige nel bagno.
Non pensavo fosse rimasto lì, perciò mi avvicino.
«ciao sfigato»
Si gira, mi trattengo dal ridere, per la sua espressione.
Si alza gli occhiali con un dito e stringe un po' gli occhi, alzando le sopracciglia e cercando di guardare.
«c.. chie..chiedo sc..scus..scusa.. io.. beh.. ehm.. io...non.. la.. beh.. ecco... non la conosco...»
Balbetta, abbassando lo sguardo. Ma che problemi ha sto mezzo drogato?
Scoppio a ridere e mi guarda dispiaciuto e va in bagno con la schiena abbassata.
No, non mi dispiace, anzi, adoro questo fatto. Anche troppo. Adoro prendere per il culo la gente che non c'entra niente. È divertente, ma lo sarebbe stato di più se sapesse risponde male. Ma va bene così.
Aspetto che esca e mi metto vicino la porta del bagno nel modo sensuale.
Quando esce, non sa che fare, si sente a disagio e disorientato. Cerco di non ridere. Lui corre subito in classe e io mi metto a ridere.
Adoro fare questo effetto, sopratutto a quegli sfigati.
Lo ammetto, lo ammetto, sono stronza. Ma è divertente e non riesco a smettere.
Finite queste due ore, rientro in classe ma il prof non sembra essersi calmato e perciò mi prende il diario e mi scrive roba varia mentre chiedo a tutti se hanno una cicca. Vedo che il biondino sfigato sta leggendo qualcosa e ridacchio un po'.
«perché stai ridendo?»
Dice Niall, il mio migliore amico.
«no nulla.. ehm.. che sfigato»
Dico ridendo.
«ehm.. non credo sia... ehm.. sfigato e secchione.»
Dice lui.
«ma stai scherzando vero?»
Dico mettendo la mano davanti la bocca per il troppo ridere.
«l'ho conosciuto un po' meglio.. il prof era talmente incazzato con te che non ha voluto fare nulla. Lui si è seduto qui e ci siamo conosciuti meglio.. mi sembra tipo un bad boy...»
No, lui sta scherzando. Cioè quel secchione lì è un bad boy? Sto per buttarmi a terra per il troppo ridere.
Ma non voglio fare la figura della psicopatica perciò vado direttamente in bagno.

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