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7.40
Oh cazzo.
Sono in ritardo.
Corro per tutta la casa cercando di vestirmi e mi accorgo che c'è anche quel coglione a dormire.
Sveglio anche lui e cominciamo a vestirci.
Siamo usciti di casa senza nemmeno fare colazione, ma fa nulla, la faremo alle 9.00.
Siamo arrivati a scuola giusto in tempo.
Entriamo in classe e per fortuna, la prof non c'è ancora.

"Hey"

Saluto il mio compagno di banco, Lorenz.

"Hey."

"Come stai?"

"Bene, tu?"

"Bene"

Rispondo.

"Karoline.."

"Si?"

"Ho la possibilità di organizzare un ballo, ma, non so se farlo o meno."

"Oddio si!!"

Rispondo quasi urlando dalla felicità.

"Vabene, allora lo faccio. Ma mi puoi aiutare ad addobbare un po' la scuola e fare tutti gli inviti e cercare qualcuno che cucina?"

"Certo, gli addobbamenti ce li ho nel garage, a cucinare ci penso io, me la cavo direi molto bene nella cucina e a fare tutto il resto mi aiuteranno anche Candy,Heppynes e credo Ariana, la ragazza che ho conosciuto alla festa."

Rispondo pensandoci su.

" ok, grazie mille. Ci vediamo stasera alle 20.00 a casa mia, così organizziamo tutto, anche la data. Più tardi ti scrivo la via"

"Perfetto!"

Rispondo alzando le braccia al cielo.

"Posso una domanda?"

"Certo"

"Perché sei quasi gentile?"

"Io? Ehm. No. semplicemente voglio il ballo, ma tranquillo, continuerò a prenderti per il culo tesoro."

Rispondo,quasi agitata.
Ma quella "uscita" in terrazza e quel suo fottuto sorriso mi sta facendo impazzire.

-
Finalmente finite queste ore. Quanto odio andare a questa fottuta scuola.

"Ciao"

Dice una voce roca, una volta uscita fuori.

"Levati"

Rispondo, camminando a passo svelto.

"Ah,no. Perché dovrei scusa? Se voglio restare qui?"

"Allora me ne vado io,Hemmings."

"E io ti seguo."

"Ma che vuoi? Dimmi."

"Andiamo."

Dice, tirandomi per il polso.
Lo seguo guardando le mie scarpe. Mh, interessanti.
Entriamo in un piccolo bar, non entra mai nessuno qui, che strano. Perché mi ha portato qui?

"Ti va di uscire domani sera?"

Comincia.

"È un appuntamento Hemmings?"

Chiedo,ridacchiando.

"Tu vuoi che lo sia, Ferdinand?"

"Oh,no. Assolutamente no."

"Allora no."

"Non sei più arrabbiato con me?"

"Si che lo sono."

Rendimi felice.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora