Rendimi felice.

20.

Ash mi prende per mano e mi porta in cucina.

"Ma che ti prende? Me lo spieghi per favore?"

Chiese,agitato.

"Niente,assolutamente."

Risposi, impassibile.

"E allora perché la scenata che hai fatto? Me lo spieghi? Perché io non ti capisco. Non ti capisco proprio Karoline. Sei per caso fuori di testa? Sei malata? Non so,dimmi tu,ti porto al manicomio? DIMMELO PERCHÉ CAZZO NON TI CAPISCO"

Dice,quasi urlando,gesticolando.
Ed ecco che,per la prima volta,mi scendono le lacrime.
Due lacrime sulle guance.
Mi sento bruciare dentro.
Voglio esplodere.
Lo guardo soltanto,senza rispondergli.

" che cazzo hai adesso? Cazzo piangi?"

Chiede lui,seccato e incazzato.

"Amico,calmati."

Dice Michael avvicinandosi.
Vedo che anche Calum sta arrivando per vedere che succede.

"Calmati sto cazzo. Questa è mezza drogata."

Dice,Ashton.

" Oh,abbassa il tono. Cosa cazzo hai detto,scusa?"

Si intromette Calum.

"Ho detto che la tua amata sorellina non sta bene con la testa. Portata ogni tanto da un bravo psicologo."

Rimango scioccata dalla sue parole.
Ma che li prende? Che prende al mio Ashton?
Al vecchio Ashton...
Continuo a piangere sempre di più.
Calum gli tira un pugno nello stomaco.
E io non resisto più, corro subito su, sugli occhi della troia soddisfatta, Luke seduto con la testa tra le mani.
Corro su,e mi richiudo in camera.

"Apri."

Ordina,Michael.
Ma nessuna risposta da parte mia.

"Apri. Questa. Porta. Karoline."

Bussa lui,pronunciando queste parole,scandendole bene,cercando di mantenere la calma.
Ma non rispondo. Prendo una piccola lametta,ricominciando a fare gli errori precedenti.
Un piccolo taglio,non tanto profondo.
Quello è per Luke.
Un taglio più largo,più profondo.
Quello è per i miei genitori.
Un taglio largo,molto più profondo.
Quello per Ash.

" APRI STA CAZZO DI PORTA!!!"

Urla dall'altra parte Michael, che quasi spacca la porta.
Ma che mi succede?
Perché sono diventata così con Ash?
E perché si è comportato così con me?
Quando ho voglia del suo bacio.
Di quelli unici.
Sento che si è avvicinato Calum a Michael, che cerca di calmarlo dicendo di lasciarmi un po' sola.

" ho paura che faccia boiate.."

Dice lui,in un sussurro.
Veh,che ti sento.

POV'S MICHAEL
Ho davvero davvero paura di quello che possa fare lì dentro.
È cambiata negli ultimi anni,ma è solo una maschera. È rimasta la stessa,la stessa Karoline. La mia Karoline.
Se solo potessi dirle che è la ragione della mia vita. Che l'amo ormai da tanto. Che voglio solo lei nella mia vita.
Ma purtroppo non posso, non mi ama. Non ama nessuno. Pensa di non avere sentimenti, solo una botta e via. Ma io so,che non è così. La conosco fin troppo bene.
Ashton è stronzo,e credo che Karoline ha quel piccolo invisibile filo che la lega ad Ashton. Spero solo che non sia amore. Perché non potrei stare senza lei.

POV'S LUKE
Non so cosa sia successo esattamente qui dentro,so solo che ha a che fare con quel bacio.
Quell'orribile bacio.
Ma perché mi preoccupo?
Beh... forse dovrei ammetterlo.
Mi piace Karoline.
Non l'amo,mi piace solo.
Ma la voglio mia. Non di qualcun altro.
Tipo,una mia proprietà.
No,è brutto dire così.
Basta,io ci rinuncio.

POV'S KAROLINE
Non ci riesco più,davvero.
Stanno bussando di nuovo alla porta, ma questa volta nessuno parla,quindi nemmeno io.
Bussano di nuovo.

"Chi è?"

Chiedo,scocciata.
Non risponde nessuno.

" ma vattene affanculo."

Urlo.

"Già,me lo merito."

Dice quella voce.. la sua voce.
Quella di Ashton.
Ma che mi succede? Forse dovrei davvero andare al manicomio.

"Ci sei?"

Sussurra lui,dall'altra parte della porta.
Mi alzo,delicatamente per non farmi sentire e mi appoggio sulla porta.

"Lo sai che ti sento,vero? Lo sai che lo sento, che mi sei vicino,vero?"

Dice lui,sempre in un sorriso.
Ma io non rispondo.

"Scusa..."

Dice,appoggiando la testa alla porta,e dando una piccola pacca ad essa.

" non so cosa mi è preso. Non ho pensato prima di parlare. Ma non è quel che penso."

Dice.

" e invece no, se l'hai detto,vuol dire che per almeno una frazione di secondo,ti è passato per la testa."

Dico io,sempre in un sussurro, con un filo di voce.

"Hai ragione.."

Dice, e dopo questo se ne va, e io ricomincio a piangere.