Sushi & Mates.

21 1 0
                                    

Andrea's pov.

I ragazzi mi avevano salvato da un vero e proprio incubo.

Erano, virtualmente parlando, le persone che ammiravo di più al mondo. Conoscerli dal vivo e avere un contatto così vicino in una situazione nel genere con loro mi aveva letteralmente sconvolto.

Mi lasciai guidare da loro, e dopo poco tragitto con il famoso furgoncino dei Mates ci trovammo in un locale che non mi era del tutto nuovo.

Una volta dentro, guardandomi attorno, notai che questo era il famoso ristorante delle 'fontane' di Sascha, cosa che mi strappò un enorme sorriso.

Mi voltai verso il ragazzo, e gli dissi:

"Oh dio ti prego, voglio vedere le fontane."

Sascha rise, e insieme a lui rise anche Stefano.

La cosa mi fece arrossire senza alcun motivo specifico. Il ragazzo era stato come paralizzato fino a poco prima, e il fatto che mi degnasse di una mera attenzione scaturì in me questa sensazione.

Giuseppe nel frattempo aveva già chiesto di far aggiungere un posto al loro tavolo.

Si può essere più gentili di così?

Ci trovammo seduti in questa disposizione: Sascha alla mia sinistra, Stefano capotavola, Giuseppe di fronte a me, con accanto Salvatore.

Ci fu un momento di imbarazzante silenzio. Ancora non riuscivo a spiccicare una parola sensata.

Avevo l'immagine di quell'uomo stampata davanti ai miei occhi.. che scomparve alla richiesta di Giuseppe:

"Vuoi coca cola, Andrea?"

Io scossi la testa, come a riportarmi finalmente sulla terra, e annuii vigorosamente.

Poi, dissi:

"Dovete..scusarmi. Mi sento come su un altro pianeta."

"Non credo che tu debba scusarti con noi, abbiamo visto praticamente tutto, stai tranquilla."

Si capisce perché lo chiamano papà Vegas. Ha un cuore di dimensioni spropositate.

Dopo aver bevuto un sorso d'acqua, Sascha mi picchiettò un dito sul braccio, e mi chiese, con voce acuta:

"Ma.. posso chiedertela una cosa?" Senza darmi tempo nemmeno di rispondere un ovvio 'si', mi disse: "Ci racconti chi sei?"

Il povero Anima si beccò delle occhiatacce tremende dagli altri. Ma io proprio a parlare di questo non avevo poi così grandi problemi! Alla fine era andato sempre tutto bene.

Fino ad ora.

Così, sorrisi leggermente e poggiai il mio iPhone sul tavolo.

Poi, alzai lo sguardo che concentrai sui ragazzi, e iniziai a raccontare.

Stefano's pov.

Mentre Andrea raccontava di sé, iniziai a perdermi nelle sue parole.

Parlava di tutto ciò che aveva passato nella sua vita con una naturalezza da far paura.

Alle domande di Sascha e Salvatore, lei rispondeva subito, in maniera tranquilla, e con un sorriso che mano mano stava nascendo lungo le sue labbra.

"In pratica è più o meno la stessa malattia di papà!" Esclamo Sascha come se avesse scoperto la Luna.

La ragazza annuì, e papà Vegas disse: "Però, a differenza mia tu hai un coraggio da leoni."

"Non è questione di avere un coraggio da leoni.. è questione che è questa è basta. Mi adatterò a tutto ciò che il futuro mi metterà davanti.

So che andrà alla fine tutto per il verso giusto."

"Ricordami dopo che ti devo un abbraccio." Disse Giuseppe alla mora, che ad un tratto ebbe le guance tutte rosse.

Era molto carina con le guance rosse.

Notavo che il suo sguardo spesso si soffermava su di me, ma cercavo di darle poca importanza –ci provavo.

"Stefano, ti seguo dallo Step VS Food con le nugget del Mc."

La sua voce era bassa e il suo sguardo timido, come a cercare di instaurare una sorta di.. dialogo, con me.

Non è che non parlavo perché non mi piacesse come tipo.. ero intimidito, sempre dalla situazione del parcheggio.

Lei aveva già raccolto tutti i cocci e stava cercando di rialzarsi.

"Oddio, veramente?" Era un video vecchissimo!

La ragazza annuì, con un sorriso ancora più ampio, per poi dire.

"Grazie a lui ho iniziato ad adorarvi tutti. A giocare a Mincraft grazie a Surry, ad adorare il gran cuore di Papà e a farmi tante risate con te, Anima."

Ci chiamò con i nostri nomi da youtuber o soprannomi, e la cosa fece sorridere tutti.

"L'atmosfera" venne rotta dal solito: Sascha.

"Lo so che parlo sempre io ma CHECIVOGLIAMOFARESONOCURIOSO.

Che lavoro fai?"

La ragazza rise, per poi rispondere subito a Sascha.

"Sono laureata in scienze della comunicazione, ho una triennale e mi occupo di quello che fa Alice con voi insomma.."

Gli occhi di Giuseppe si illuminarono di una luce speciale.

"Alice è in dolce attesa.. e noi siamo senza accompagnatore. Infatti senza di lei stiamo anche facendo meno eventi... magari potresti aiutarci tu, mi sembri una ragazza decisamente in gamba."

Sul volto di Andrea si estese un rossore non indifferente, e Sascha la canzonò immediatamente con un: "TUTTA ROOOSSA!"

Io ero senza parole. Papà prendeva decisioni così, da solo.

E una nuova ragazza sarebbe praticamente entrata a far parte della nostra vita. E della mia.


Savior of soul.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora