Sascha's pov.
Stavo lanciando noccioline tra i capelli di Sabrina con un sorriso quasi malefico lungo il volto.Quando si sarebbe alzata se ne sarebbe accorta... dehehe.
"Si ma la nostra piccola cuoca e Stefano mancano da un po'. Che succede qua?" disse papà, rivolgendosi a Sabrina, che era stata l'ultima a parlare con Andrea.
E la mia ragazza, con finto tono innocente, disse: "Non sono stata io!"Scossi il capo e saltai in piedi, dicendo subito:"Vado io, mi sacrifico! Magari li becco bombare."
Tutti quanti si misero a ridere, o magari qualcuno scuoteva la testa contrariato, mentre io mi allontanai verso la stanza di Stefano.
Non si sentivano parole, solo silenzio.Io, noncurante, aprii la porta. Trovai una scena relativamente vomitevole...!
Stefano stava tenendo il viso di Andrea tra le mani, e lei era praticamente spiaccicata contro di lui (o forse sono io che vedo male le cose...?)
Quando i ragazzi mi videro si fermarono subito.La ragazza arrossì di colpo e abbassò leggermente il capo, mentre Stefano finse uno dei suoi soliti urli, che praticamente fu seguito dal mio.
Andrea si guardò intorno e sgusciò via dalle braccia di Ste, per superarmi a passo svelto e andare verso la cucina.
"steEEEFANO." L'espressione del mio amico era tra il corrucciato e l'odio profondo."Ho forse interrotto qualcosa?" Gli sorrisi, con un velo di malizia, e mi passai una mano tra i capelli.
Lo presi a braccetto, e arrivammo così nella sala da pranzo, dove era tutto pronto per la nostra cena.
Stefano's pov.
Non sono pazzo, vero?
Non l'ho sognato, no? Mi ha baciato seriamente, no?
Avevo questa domanda nel cervello, costante, per tutta la serata. Parlavo e scherzavo con tutti ma in realtà pensavo a quel momento.
Il momento in cui entrambi mollammo tutto e finimmo contro la parete della mia stanza, a parlare tramite le nostre labbra, a dirci probabilmente ciò che fino a quel momento non ci eravamo mai detti.
Finito anche il secondo, Salvatore esclamò:"Io ti ho voluto bene dal primo momento, dopo questa cena però ti adoro, Andre!" esclamò il ragazzo, facendo ridere anche la mora. Ai lati delle sue labbra spuntarono due fossette particolari, che fecero sorridere a testa bassa anche me.
Si alzò insieme a Sabrina, poi, per portare anche il dolce a tavola. Le ragazze avevano stretto amicizia e anche complicità da subito, era evidente.
Giuseppe, in loro assenza, ci stava spiegando dell'evento, che sarebbe stato ad un centro commerciale vicino Milano il pomeriggio dopo.Lo aveva organizzato Andrea, e per questo papà aveva portato una bottiglia di spumante.Per Giuseppe, ogni occasione è buona per festeggiare qualcosa. Festa è nel DNA di ogni napoletano.
Quando le ragazze uscirono dalla cucina, si sentì lo scoppio dello spumante, al quale seguì un urlo di sabri e un sussulto di Andre, e subito dopo Giuseppe disse:"Alla mia nuova figliola e alla nostra nuova organizzatrice di eventi!" Lei arrossì, e si mise a ridere, poggiando in tavola il dolce fatto da Sabrina.
Sarà stato l'avvenimento particolare successo tra noi, ma quella sera ero totalmente perso. La osservavo, la studiavo, cercavo di capire ogni sua mossa, ogni suo gesto.Notavo la sua felicità nel parlare con Sascha o con Salvatore, i suoi sorrisi uniti all'attenzione nel parlare di argomenti più seri insieme a Giuseppe, il suo fare quasi civettuolo nel cazzeggiare con Sabrina..
La ragazza del mio migliore amico mi passò una mano davanti al viso e mi disse:"Terra chiama Stefano, uoo, ci sei? La vuoi una fetta di dolce?"Scossi il capo violentemente, per poi annuire subito, e sorridere a Sabrina, senza però parlare.
Andrea's pov.
I ragazzi per mezzanotte andarono a casa. Sascha e Sabrina mi ringraziarono più volte, ed entrambi se ne andarono felici, dopo avermi abbracciato più volte.Mi scambiai il numero con Sabrina e le promisi che in caso di novità le avrei senz'altro scritto.
Giuseppe, invece, se ne andò per ultimo. Ci fermammo davanti alla porta a parlare.Mi disse che era fiero di me. Perché dopo l'aggressione non mi ero abbattuta ed ero andata avanti.Mi lasciò un bacio sulla guancia nel quale si trovava la cicatrice del segno di bottiglia della sera dell'aggressione, per poi salutare i ragazzi e andar via.
Quando mi spostai in sala, trovai Ste e Sal fare avanti e indietro tra piatti e robe varie per sistemare. Io mi stiracchiai e dissi ai ragazzi: "Avete da lavorare?" Entrambi annuirono con una certa leggerezza."Andate via, che finisco io.. passo a darvi la buonanotte." Gli sorrisi dolcemente, e dopo aver ribadito che avrei potuto finire da sola, lasciai che tornassero ai loro lavori.
Dopo circa cinque minuti, la voce di Stefano nel fare un intro arrivò fino alla cucina, e la cosa mi fece sorridere.
Mi sbrigai subito, caricai una lavastoviglie e, ancora vestita, mi appisolai sopra il mio divano-letto.Appisolai? Mi addormentai profondamente!Era stata una dura giornata, e quella dopo sarebbe stata durissima!
Stefano's pov.
Andrea non era passata... quasi mi saliva preoccupazione.Così, mi alzai per andare verso la sala, e vedere dove fosse. E dov'era? Si era addormentata sul suo letto, totalmente fuori dalle coperte. Aveva le labbra schiuse e rosse, probabilmente aveva freddo.
Allora spostai delicatamente la coperta e la coprii. Lei si mosse appena, e io le baciai d'istinto la fronte.Spensi tutte le luci, e la lasciai beata nel mondo dei sogni.Tornai con un sorriso ebete verso la mia stanza, e prima di chiudere Salvatore uscì dalla camera.
"Ma Andre?"
"Shhh, dorme." Dissi a voce bassa.
"Vieni qui, tu. Mi sa che devi dirmi qualcosa..."
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Savior of soul.
Fiksi PenggemarUn evento può essere qualcosa di meraviglioso. Però, una volta fuori, può succedere di tutto. Rischi di perdere tutto, perfino chi sei. Lasciare un marchio indelebile. Però può succedere che dal nulla arrivi qualcosa, o qualcuno, capace di cambiar...